Ad inizio luglio 2021, nella benefica fase di rilassamento delle restrizione confinarie tra Slovenia ed Italia dovute al Covid, sono state recuperate le sonde multi parametriche CT-Diver, poste in opera nello scorso settembre 2019, dedicate alle misure in continuo di temperatura e conducibilità dell’acqua e della pressione idrica, associate ad una terza sonda, barometrica posta in zona asciutta, per la compensazione delle misure batimetriche. Le sonde sono state recuperate presso l’ultimo stramazzo posto a –270m vicino al lago sifone del vecchio fondo (Meandro veneziano), e quello posto a –190m tra il meandro “TiheVode” e “dei Carbonari”.

L’abbinata disposta dei dati registrati in continuo delle sonde e la loro associazione a dei stramazzi di portata, permetteranno a breve di avere un quadro chiaro del comportamento idrodinamico del corpo idrico interno della cavità, oltre a capire i tempi di ricarica e scarico del flusso. In una uscita successiva volta alla verifica dello stato delle attrezzature in loco e di alcune incognite esplorative rimaste ancora in sospeso, è stato percorso nuovamente il bypass (la Porta di Nena); questo passaggio, frutto di una impegnativa arrampicata–traverso, sul tetto della parte finale del “meandro veneziano” ha fatto scoprire, a fine 2019, il quinto e più cospicuo ramo sia pervastità che per estetica, con ambienti drenanti la maggior portata idrica di questo “sistema ramificato“ caratterizzante la grotta.
2 l inizio del grande traverso verso la porta di Nena 2019 (Foto I. Ardetti) Il collettore finale, la Via di Susy 2020 (Foto I. Ardetti) forme di erosione in meandro veneziano (Foto L. Torelli) tracciamento nel sifone a -280 2018 (Foto L. Torelli) tracciamento nel sifone a -280 2018 (Foto L. Torelli) tracciamento nel sifone a -280 2018 (Foto L. Torelli) tracciamento nel sifone a -280 2018 (Foto L. Torelli)
Sabato scorso, 10 luglio, alla base del P.35 dopo il bypass, è stato sceso un pozzo inesplorato rimasto in attesa, vista la giustificata eccitazione esplorativa precedente rivolta al collettore principale.
Il risultato è stato inaspettato e gratificante: gli speleo sono atterrati probabilmente sulla sponda del lago “a valle” del vecchio sifone di -280m, quello tentato da Matej Mihailovski, speleo sub e profondista dello Speleo Club Železničar di Ljubljana, il 17 febbraio 2014, (Progressione n°61 lug-dic. 2013, pg. 90)
Il collettore in uscita percorre un tratto acquatico breve ed entusiasmante, in ambiente attivo di grandi ed articolate dimensioni, allargando lo spettro esplorativo nella frana d’uscita della “Via di Susi”, ramo in cui si immette: alcune condotte occhieggianti ad alcuni metri dallo specchio dell’acqua incitano a future azioni esplorative.
Un bel enigma che piano piano va dipanandosi, con topografia aggiornata alla mano, nella grotta più divertente e mai doma che ci sia capitato di esplorare nell’ultimo decennio.
Ringraziamo tutti i soci ed amici CGEB per l’apporto dato in Davorjevo Brezno, e gli ultimi graditi amici che hanno fattivamente collaborato tra cui Daria Kolar del DZRJ di Ljubjiana, Sebastiano Taucer e Tiziana Pizzale del G.G.S.G. di Trieste.
Louis Torelli, Riki Corazzi
Foto
N° 1 Peter Gedej
N° 2 e 3 Igor Ardetti
Dalla N° 4 alla 8 Louis Torelli