Durante la campagna per il monitoraggio della portate d’acqua di alcuni dei principali corsi d’acqua all’interno del Davorjevo brezno è stato possibile sviluppare parallelamente l’osservazione d’un fenomeno poco conosciuto seppur diffuso in tutto il mondo: le termo oscillazioni di marea o maree atmosferiche.
Al fine di compensare le letture delle sonde installate sui corsi d’acqua è stato posizionato un datalogger di pressione atmosferica e temperatura ambientale. Sfruttando l’occassione ho deciso d’analizzare i suddetti dati con l’aiuto del professor. Andrea Bussani nel tentativo di valorizzare ulteriormente la campagna di misura da poco conclusa.
Dai dati registrati da metà settembre 2020 a fine marzo 2021 è stato possibile verificare sia le variazioni giornaliere caratteristiche delle maree atmosferiche che il meno conosciuto, e pertanto curioso, sfasamento tra queste.
Per farla brevissima le maree atmosferiche sono l’effetto diretto del riscaldamento dell’atmosfera per l’azione del sole (il contributo maggiore), potete approfondire l’argomento ai seguenti link dove troverete esaurienti spunti in merito all’osservazione in grotta, splendido lavoro portato avanti dal Professor. Andrea Bussani:

Il grafico rappresenta le curve normalizzate dei valori medi orari di Pressione atmosferica e Temperatura ambientale su tutto l’arco dell’osservazione, o meglio è l’andamento con cui queste due grandezze variano mediamente e periodicamente all’interno della giornata. Lo sfasamento risulta estremamente interessante, già osservato da Bussani alla grotta Doria e all’abisso di Trebiciano con le seguenti conclusioni:
Concluderei col dire che i risultati ottenuti meriteranno un sicuro approfondimento futuro, ma ciò che ancora di più dovrebbe stuzzicare la nostra fantasia è che una sonda posizionata a circa -190m dal piano di campagna ad una distanza dall’ingresso di oltre mezzo chilometro tra strettoie, pozzi , caverne e meandri allagati è riuscita a registrare quello che si può chiamare il “canto del sole”, ciò fa pensare sul come l’atmosfera interna della grotta sia legata al sole nonostante questa non sia mai stata investita direttamente dalla sua luce.
Pertanto l’atmosfera interna di una grotta come il Davorjevo brezno risulta molto dinamica con variazioni giornaliere di pressione e temperatura, quindi sbagliamo a considerarle come giganti lenti e dormienti ed un ritmo simile risulta molto accattivante se condendo il ragionamento con bizzarre teorie si possa credere che esista qualche esserino biologicamente triggerato su queste variazioni.
Igor Ardetti