Biografie di speleologi del passato

BIOGRAFIE

La storia è costituita da un susseguirsi di eventi causati, vissuti o subiti da persone, per cui la storia di qualsiasi disciplina, territorio o struttura sociale non può prescindere da quella delle persone che vi hanno avuto un posto come attori, comprimari o anche semplici comparse. La loro storia si concretizza nelle biografie, tanto più utili quanto più complete di dati e informazioni.
Pur essendo questo sito una finestra sull’attività e sulla vita della Commissione, nell’elenco di biografie che segue ci sono anche nomi si speleo che non sono mai stati suoi membri.
Riteniamo che, ai fini della conoscenza storica, l’appartenenza ad una od altra organizzazione sia soltanto uno dei dati che vanno a comporre la scheda biografica, senz’altro abbastanza importante, ma non essenziale e comunque non discriminante. In questa parte del sito la Commissione Grotte intende offrire all’utente tutte le informazioni possibili su quanti si sono dedicati, nel nostro ambito territoriale, alle ricerche speleologiche intese nella loro accezione più ampia: grottisti, speleologi, carsologi, geografi, geologi, entomologi, botanici, studiosi di folklore, viaggiatori, lavoratori delle grotte / grottenarbeiter, fino ai villici che hanno legato il loro nome a qualche grotta (come nel caso di Lazzaro Jerko, un villico carsolino della prima metà dell’Ottocento che ha involontariamente legato il suo nome ad una importante cavità).
Del pari non si ritiene possa essere una discriminante, in questa panoramica sugli speleologi del passato, il tempo di permanenza nell’ambiente speleo o l’apporto concreto fornito. A fianco di studiosi e appassionati che hanno dedicato la loro vita alle grotte, accanto a speleo fortissimi, che per uno o due lustri nei decenni passati sono stati le colonne della speleologia esplorativa (il cui ricordo è/era conservato soltanto nel cuore degli amici con cui avevano condiviso quella temperie) ci sono stati uomini che si erano accontentati di molto meno.
Troviamo, quindi, accanto ai nomi di coloro che hanno dato lustro alla speleologia di questa regione quelli di grottisti ormai dimenticati o del tutto sconosciuti: è opportuno ricordare che un palazzo è formato non soltanto dalle colonne marmoree che sostengono gli architravi o la trabeazione, ma anche dalle umili pietre che, ben sepolte nel terreno, ne costituiscono le fondamenta e dai mattoni con cui son costruite le pareti.
In diversi casi la scheda è completata dall’elenco delle pubblicazioni in cui è possibile ricavare ulteriori informazioni sul personaggio tratteggiato; di parecchi è riportato l’elenco degli scritti di interesse speleologico. Nel caso di bibliografie troppo corpose – studiosi come Boegan, Gortani, Feruglio, De Gasperi per fare solo alcuni nomi, hanno lasciato centinaia di scritti – al fine di non appesantire eccessivamente il testo un rimando permette di accedere al reparto “Bibliografie”.
A fianco di biografie frutto di accurate e approfondite ricerche ve ne sono altre riportanti soltanto la maggior parte degli elementi essenziali atti a delineare la figura ricordata: di alcune non si sono potute trovare le date di nascita o di morte, di altre notizie sulle grotte trovate, esplorate o rilevate.
Il presente Lexicon, che si auspica possa essere arricchito anche con contributi biografici provenienti dall’esterno, è completato con la ripresentazione di quanto nel corso di oltre un secolo è stato pubblicato per segnalare o ricordare la scomparsa di consoci e amici cari; sono testi stilati quasi sempre “a caldo”, spesso sull’onda di un’emozione che ha privilegiato il sentimento scosso dalla perdita e messi in secondo piano gli elementi biografici necessari per un preciso inquadramento storico. Sono infatti anche presentate tutte le biografie, i necrologi e i ritratti relativi a quanti hanno dedicato la loro vita (o parte della stessa) ai fenomeni carsici ipogei ed epigei pubblicati sia sulle riviste sociali (Progressione, Alpi Giulie, Atti e Memorie), sia su altre testate, speleo e non. Anche se in questo caso si tratta più di necrologi che non di biografie vere e proprie, riteniamo possano costituire un punto di partenza per lo storico ed il ricercatore e, nel contempo, un ulteriore anche se tardivo omaggio alla memoria di coloro che hanno calcato questi sentieri prima di noi.
Il nostro impegno è raccogliere, e fermare nel tempo, notizie sul più alto numero di speleo possibile, opera gravosa ma non impossibile: come disse qualcuno molto tempo fa, ogni marcia comincia sempre dal primo passo. E’ un percorso che si può fare assieme: eventuali rettifiche e integrazioni, per le quale sin d’ora si ringrazia, saranno prese nella dovuta considerazione dalla redazione del sito.
                                                                                                             Pino Guidi