La messa fuori produzione dell’ormai famoso e collaudato DISTO-X derivato con alcune modifiche elettroniche dall’originale distanziometro LEICA, ci pone oggi, in attesa di una nuova versione del DISTO-X, di ricercare sul mercato degli strumenti sostitutivi per il rilievo digitale in grotta di primo livello.
Certo l’utilizzo dei droni di ultima generazione con sistemi di protezione antiurto giroscopico e l’evoluzione dei sistemi LiDAR anche con applicazioni per smartphone, sta certamente rivoluzionando velocemente il panorama del rilievo digitale in grotta con effetti alle volte fantascientifici per la restituzione 3d che riescono a dare.
Ciononostante il rilievo esplorativo in ambienti severi, profondi, stretti e con presenza anche di zone allagate, pone un grosso problema all’utilizzo di queste nuove metodiche rendendo a mio avviso ancora attuale il rilievo digitale eseguito con un solo strumento portatile, robusto e di minime dimensioni ancora oggi quale miglior compromesso tra praticità, velocità di esecuzione e restituzione adeguata della realtà grotta.
Per quanto sopra ci si è rivolti al mercato cercando soluzioni strumentali che più si avvicinassero al vecchio e caro DISTO-X scoprendo, grazie alla rete e ad alcuni siti specializzati, il BRIC4 sul quale però poche sono le recensioni pubblicate e meno ancora le esperienze sul campo.
Pubblichiamo pertanto la presente recensione a valle dell’acquisto di questo nuovo strumento per il rilevo digitale:
Innanzitutto dobbiamo dire che l’acquisto è possibile solo tramite il sito ufficiale del produttore americano: https://www.caveexploration.org/gear/bric4 senza nessun problema di fornitura a valle dell’acquisto eseguito dalla pagina eCommerce del produttore. Attenzione che il prezzo offerto non prevede nè l’IVA nè le tasse di importazione che dovranno essere aggiunte al momento dell’ingresso dello strumento in Italia se spedito per i normali canali distributivi che ammonteranno ad ulteriori 197,00 € (ma dipendono dal prezzo di acquisto del momento dichiarato alla dogana Italiana).
Lo strumento arriva senza alcuna custodia protettiva nè viene offerta dal produttore quale accessorio e pertanto per preservare l’involucro in policarbonato da urti e graffi durante il suo trasporto in grotta bisogna ingegnarsi adattandone uno. Si può autocostruire con neoprene foderato incollato e cucito e saldato con colla per mute da sub (“Acquasure”).
Lo strumento benchè certificato IP67, andando a visitare il sito del produttore del contenitore (PELICAN modello 1015 Micro Case series), questo indica che il contenitore non è indicato per le immersioni in aderenza alle specifiche tecniche previste per la classificazione IP67 (norma EN60529 e CEI 70-1) che garantiscono per i contenitori di questo gruppo la protezione “totale contro l’ingresso di polvere, sabbia e in generale di qualsiasi corpo solido di piccole dimensioni e dall’ingresso dell’acqua con immersione fino a 1 m di profondità per massimo 30 minuti”.
Lo strumento con l’involucro integro e perfettamente manutenuto, sarà quindi trasportabile anche in ambienti umidi e con necessità di brevi e poco profonde immersioni.
Quale accessorio, è dotato di un vite maschio da ¼” per il suo collegamento ad un cavalletto per misure più stabili ma di norma i cavalletti fotografici hanno anch’essi il collegamento maschio da ¼” e pertanto si necessita dell’acquisto separato di un adattatore femmina/femmina.
Facili ma non immediate, le procedure di calibrazione che permettono di settare tutta la parte di acquisizione dati (telemetro, magnetometro e accelerometri) con report consultabile sullo strumento e con memoria storica per tenere sotto controllo il buon funzionamento nel tempo.
I manuali disponibili sono solo in inglese o in spagnolo per cui proponiamo una traduzione in italiano liberamente scaricabile dal link sottostante per una più facile ed immediata consultazione. Dobbiamo osservare che il manuale disponibile sul sito del produttore è datato e non aggiornato rispetto lo strumento oggi commercializzato (luglio 2022) per cui alcuni menù strumentali non sono presenti nelle istruzioni ed anche la procedura per l’aggiornamento dei firmware, qualora necessaria, non è attuabile per i nuovi strumenti in quanto è stato implementato un menù che automatizza la procedura manuale riportata nelle istruzioni, che però non è stata testata e quindi non possiamo dare giudizi in merito alla sua funzionalità.
Ottima l’interfaccia con i principali software in circolazione e l’accoppiamento tra BRIC4 e l’APP Topodroid è immediato e veloce. Anche con il BRIC4, come per il DISTOX, andranno fatte 3 misure sullo stesso punto per la battuta della poligonale e poi le singole battute per lo Splay; poi sarà Topodroid a marcare i punti della poligonale e le battute laterali in modo diverso e riconoscibili.
Interessante e molto utile la funzionalità del BRIC4 che segnala a display le misure errate o poco precise che consentono una immediata valutazione.
Buona la funzioanlità che le misure dopo essere state scaricate da Topodroid restano memorizzate nello strumento e si possono cancellare solo manualmente attraverso il menù interno “Cancella memoria”. Lo strumento tiene poi memoria delle misure scaricate così che interfacciandosi con Topodroid ogni volta scarica solo le nuove misure e non quelle vecchie che invece possono essere recuperate dallo strumento che viene visto dal PC come unità esterna utilizzando un normale cavetto USB ed accedendo alla scheda di memoria interna dove troveremo le misure memorizzate per data in singoli file con estensione CSV che poi si possono importare p.e. in cService.
Lo strumento se durante le misure viene accoppiato con Topodroid in modalità scarico dati l’interfaccia BLE scarica i dati dal BRC4 allo smartphone misura dopo misura.
PROBLEMI DI SCARICO DATI
Il BRIC4 si interfaccia bene con la App Topodroid ma può accadere che il log dati del BRIC4 vada in bug e nonostante che il pulsante che indica lo scarico dati assuma il colore rosso, non avvenga alcun scarico. Siamo risuciti a risolvere il problema collegando il BRIC4 al PC con il cavetto USB, e cancellando tutti i file presneti nella directory DATA, dopo averli prima naturalmenet salvati su altro supporto. Il problema si è risolto a condizione che la connessione Bluetooth sia stata attivata correttamente.
A concludere il BRIC4 a nostro parere al momento risulta essere una valida alternativa al vecchio e caro DISTO-X e non comporta per gli speleologi un cambiamento sostanziale delle modalità di uso strumentale in grotta essendo immediatamente utilizzabile senza specifico addestramento. Anche la sua robustezza al momento appare adeguata all’ambiente grotta in quanto il contenitore in policarbonato da buone garanzie di resistenza agli urti e il grado di protezione IP67 risulta sufficiente per l’utilizzo in ambienti molto umidi con brevi immersioni, cosa questa non possibile con il DISTO-X se non inserito in un contenitore stagno.
Paolo Toffanin
Manuale aggiornamento Firmware_BRIC4