INDICE GENERALE VOLUME XVIII – 1978
Trieste 1979
01 – M. MASOLI – F. FORTI – M. PRIVILEGGI – N. PUGLIESE : il «Liburnico» nel carso Triestino
Le ricerche finora svolte sui termini cretacici e terziari del Carso Triestino ha portato come logica conseguenza ad affrontare lo studio del Liburnico, compreso fra i termini suddetti. A questo scopo sono state studiate 19 successioni stratigrafiche nei diversi punti di vista petrografico, paleontologico, cronostratigrafico e paleoecologico. I risultati ottenuti hanno consentito di raggruppare i 9 litotipi rinvenuti in 3 complessi non formali, indicati con le lettere A, B, C. Ad essi sono state attribuite, rispettivamente, età senoniana, eretacico-paleocenica, montisno-thanetisna. Si è potuto, inoltre, verificare la divisione tripartita proposta da G. Stache (1889) per il Liburnico, anche se le attribuzioni cronologiche sono differenti. I risultati petrografici e -paleontologici hanno permesso di proporre ipotesi paleo-geografiche dettagliate riguardanti l’evoluzione subita dal bacino del Carso Triestino.
02 – F. FORTI – R. SEMERARO – F. ULCIGRAI: Carsogenesi e geomorfologia dell’abisso di Trebiciano (Carso Triestino)
E’ stato eseguito uno studio carsogenetico dell’Abisso di Trebiciano (Carso Triestino, long. 1°22’53”; lat. N 45° 41’06”) basato sul rilevamento geomorfologico molto dettagliato della cavità.
03 – F. FORTI – R. SEMERARO – F. ULCIGRAI: I concetti di «potenziale carsogenetico» e di «energia carsogenetica»
Negli ultimi tempi lo studio del carsismo epi ed ipogeo ha superato la primitiva concezione naturalistica della pura descrizione e classificazione delle «forme», per rivolgersi piuttosto alla definizione dei fattori predisponenti e delle cause determinanti d’instaurarsi e l’evolversi del carsismo.L’Istituto di Geologia e Paleontologia dell’Università di Trieste, diretto dal Prof. Giulio Antonio Venzo, ha da tempo indirizzato l’attività di un gruppo di ricercatori proprio su queste tematiche svolgendo una serie di indagini programmate e condotte secondo il «metodo della ricerca integrale sul carsismo». Nel continuo approfondimento delle ricerche i risultati di questi studi hanno portato a proporre nuove terminologie o alla necessità di precisare con maggior chiarezza il significato di termini già adottati in letteratura. In questo contesto si inquadra la presente nota che propone l’introduzione dei concetti di «potenziale carsogenetico» ed «energia carsogenetica» quali sono emersi alla luce delle nostre più recenti ricerche.
04 – F. CUCCHI – F. FORTI – R. SEMERARO: Indizi di neotettonica in cavità della val Rosandra (Trieste)
Alcuni «indizi di neotettonica» rilevati in una cavità carsica presso Trieste indicano come in seno alla compagine rocciosa si siano verificati movimenti di alcuni centimetri a seguito di spinte geodinamiche conseguenti a sollevamenti avvenuti negli ultimi 22.000-15.000 anni. Anche altri fenomeni anomali rilevati in cavità della zona troverebbero così spiegazione.
05 – FABIO FORTI: Fenomeni paracarsici – precisazioni morfogenetiche
In merito ad una proposta di Cigna A. A. (1978) su di un nuovo significato di «fenomeni paracarsici», applicato alla dissoluzione di rocce in cui Intervengono due componenti in fase di equilibrio (nel senso chimico del termine), viene illustrata la successione delle ragioni geomorfologiche ed idrogeologiche per cui detto termine di «fenomeni paracarsici» è stato finora usato con altro significato. Partendo dal concetto delle «rocce semicarsiche», di quelle rocce cioè che danno luogo a manifestazioni morfologiche ridotte, atipiche, si discute sul significato e la validità del termine «paracarsico» per i fenomeni che interessano i complessi rocciosi dotati di solubilità carsica bassa ma dove è possibile forte erodibilità; fenomeni che perciò non possono definirsi «carsici».
06 – FULVIO GASPARO: Nota preliminare sulle ricerche della Commissione grotte «E.Boegan» nel comune di Cassano allo Jonio (Cosenza)
Vengono descritti i principali risultati delle spedizioni speleologiche, organizzate nel 1977 e 1978, a Cassano allo Jonio (Cosenza), durante le quali sono state rilevate 16 cavità carsiche.