VOLUME XVII – 1977

INDICE GENERALE VOLUME XVII – 1977

Trieste 1978

01 – FABIO FORTI: Studio geomorfologico delle «solcature a meandro» (màanderkarren) sulle rocce carbonatiche calcaree dell’altopiano del monte Canin (Alpi Giulie Occidentali)

Vengono descritti i risultati di uno studio morfogenetico delle «solcature a mean­dro» (Màanderkarren), «piccole forme di corrosione» tipiche del carsismo superficiale d’alta montagna, legate alla dissoluzione operata da acque di fusione della neve. Le osservazioni sono state fatte sugli affioramenti carbonatici del «Calcare del Dachstein» degli Altopiani del Monte Canin  (Alpi Giulie Occidentali).

02 – FULVIO GASPARO: Nuove osservazioni sull’inghiottitoio mi dei Piani di S. Maria (monte Alburno – Appennino Lucano)

Viene descritto l’Inghiottitoio III dei Piani di S. Maria (profondità m 422, sviluppo m 1510), una delle maggiori cavità carsiche del Monte Alburno (Appennino Lucano), con particolare  riferimento alla  «Galleria del Torrente», lunga m 500. Quest’ultimo ramo, che corrisponde alla parte più profonda della grotta, è stato esplorato completamente nell’estate 1977; vi scorre un corso d’acqua con portata in ma­gra di circa 10 1/sec. Nel lavoro si avanza l’ipotesi che si tratti dello stesso torrente che percorre la vicina Grava del Fumo.

03 -PINO GUIDI – TULLIO TOMMASINI – ANGELO ZORN: Ricerche speleologiche della commissione grotte «Eugenio BOEGAN» in Iran

Nel presente lavoro vengono descritte due campagne di ricerca condotte nell’Iran nord-orientale dalla Commissione Grotte “Eugenio Boegan» della Società Alpina delle Giulie, Sezione di Trieste del Club Alpino Italiano, negli anni 1976-1977, campagne che hanno portato all’esplorazione ed al rilievo di 29 cavità. Nell’introduzione sono illustrati i motivi che hanno portato a questa decisione di ricerca (ampliamento delle conoscenze sui fenomeni carsici, confronto dei carsismi di zone poste a latitudini e altitudini diverse) e che hanno orientato le ricerche sull’Iran (paese dotato di enormi risorse potenziali, con vaste aree sedi di possibili fenomeni car­sici). Vi sono ancora esposti i limiti delle ricerche ed i positivi fattori di collaborazione instaurati  tra  la  Commissione  Grotte ed  il Dipartimento  Iraniano dell’Ambiente. Nel capitolo seguente vengono esaminate le aree carsiche visitate nel corso delle due prospezioni, e cioè quattro Parchi dipendenti dal Dipartimento (Regione Protetta Jahan Nama – Parco Nazionale Mohammed Reza Shah – Area Protetta Parvar – Rifugio per Animali Selvatici Kosh Yeilagh) e due piccole zone al di fuori dei Parchi (una a Sud Shahrud e l’altra ad Est di Semnan). Di ogni zona visitata viene dato un cenno di inqua­dramento geografico ed una descrizione dei fenomeni carsici rilevativi. Particolare atten­zione viene dedicata alla descrizione di alcune zone carsiche del Parco Nazionale Mo­hammed Reza Shah, Parco che sembra poter ospitare fenomeni carsici degni di rilievo. Nel capitolo conclusivo sono riportati i dati catastali e brevi descrizioni delle grotte esplorate, grotte che sono elencate secondo un sistema di catalogazione, concor­dato con il Dipartimento, e che prevede la siglatura e la numerazione divise per Regione (Ostan). Questo sistema di catalogazione, ove adottato in maniera generale e continua­tiva, permetterà allo studioso di essere sempre aggiornato sui progressi delle conoscenze sul fenomeno carsico ipogeo dell’Iran. La descrizione completa delle grotte con i rilievi delle stesse è stata inviata al Dipartimento e potrà costituire la base di questo lavoro. Chiudono questo capitolo — ed il lavoro — un elenco di 15 grotte segnalate ma non visitate per mancanza di tempo, cenni descrittivi su sette stazioni probabilmente preistoriche individuate ed una breve nota sul folklore delle grotte iraniane.

04 – PINO GUIDI – TULLIO TOMMASINI: Bibliografia speleologica dell’Iran: primo contributo

II sempre maggiore diffondersi della speleologia extraeuropea, dovuto in parte all’esaurirsi dei problemi esplorativi di casa, e soprattutto al desiderio di accrescere le conoscenze sullo sviluppo, morfologia e genesi del fenomeno carsico di territori con caratteristiche climatiche, geologiche ed ambientali del tutto di­verse, ha portato come esigenza primaria la necessità della compilazione di biblio­grafie speleologiche dei paesi o territori presi in esame.

05 – MAURIZIO GUIDO PAOLETTI: Isopodi del Friuli-Venezia Giulia

Vengono esaminati alcuni Isopodi terrestri, specialmente Trìchoniscidae, prove­nienti da Grotte del Friuli-Venezia Giulia. Tra questi, si tratta di una specie probabilmente nuova di Hylonìscus, proveniente dalla Grotta di S. Giovanni d’Antro.

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