INDICE GENERALE VOLUME VII – 1968
Trieste 1969
ALFRED BOEGLI: la corrosione per miscela di acque
Le cavità carsiche sono dovute soprattutto alla corrosione. Come è noto dalla formula convenzionale ben conosciuta, ci vuole sempre la presenza del COV Questo tipo di dissoluzione ci spiega solamente l’azione corrosiva dell’acqua in circolazione libera e, con qualche riserva, in condotta forzata nella zona vadosa. Tutta la corrosione che si svolge nella zona freatica ne è esclusa, salvo qualche caso assai raro nella parte superiore della zona stessa. La corrosione per miscela di acque di tenore differente in bicarbonato interessa invece tutta la zona carsificabile, dalle parti più basse della zona freatica fino alla superfìcie. Le morfologie che provano l’esistenza di questo tipo di corrosione sono frequenti. A quanto sopra esposto si può aggiungere inoltre l’azione corrosiva dovuta al raffreddamento e alla miscela di acque a temperatura differente ma, all’infuori di qualche caso eccezionale (p. es. sorgenti termali), quest’ultimo tipo di effetto corrosivo è molto ridotto.
CARLO D’AMBROSI: Alcune precisazioni sulle più‘ recenti vedute riguardo l’origine e l’evoluzione del carso di Trieste propriamente detto
Nel presente studio 1’A. descrive in sintesi le vicende geologiche che hanno portato il Carso di Trieste propriamente detto al suo assetto attuale epi ed ipogeo, secondo le più recenti vedute, fornendo con ciò un quadro completo della sua origine ed evoluzione.
FABIO FORTI: Particolari forme carsiche del carso Triestino corrosioni e concrezioni asimmetriche
Il drenaggio delle acque meteoriche in un terreno carsico avviene attraverso le soluzioni di continuità della roccia che sono le fratture, le fessure ed i giunti di stratificazione quando questi hanno una giacitura non orizzontale. Vengono presentati due casi in cui la circolazione idrica d’interstrato provoca delle asimmetrie corrosive e di concrezionamento litogenetico unilaterale che riguardano rispettivamente un fenomeno carsico epigeo nelle « doline asimmetriche » ed un fenomeno carsico ipogeo nel concrezionamento unilaterale nelle cavità verticali ed in quelle orizzontali se la loro direzione coincide con quella degli strati.
TULLIO TOMMASINI: Indagine termometrica alle risorgive del Timavo a San Giovanni di Duino ed alle sorgenti del vallone di Moschenizze (carso Triestino) – anno 1968
Si espongono i dati termometrici settimanali, raccolti nel corso del 1968, di sei risorgive carsiche sgorganti al margine occidentale del Carso Triestino. Scopo del lavoro è di conoscere il regime termico delle acque carsiche profonde le quali, nel caso del Carso Triestino, sembrano essere alimentate principalmente, oltre che dalle precipitazioni atmosferiche sul Carso stesso, dall’apporto idrico del Timavo Superiore e, in via subordinata, dalle perdite che il Vipacco e l’Isonzo subiscono al contatto con i terreni calcarei.
TULLIO TOMMASINI – PAOLO CANDOTTI: Due campagne meteorologiche per la conoscenza del clima profondo nella grotta di Padriciano n° 12 V.G.
Nel presente lavoro vengono esposti i dati sul clima ipogeo rilevati nel corso di due campagne di ricerca alla Grotta n. 12 V.G., sul Carso Triestino. Scopo principale della ricerca è stato di indagare che influenza abbiano le variazioni climatiche di superficie sul clima della grotta a notevole profondità. I dati di temperatura, umidità, tensione vapore, stillicidio e correnti d’aria, rilevati più volte al giorno sia esternamente che internamente alla cavità, vengono esposti in tabelle, e i risultati sono brevemente commentati.
ALFREDO RIEDEL: I mammiferi domestici della caverna dei Ciclami nel carso Triestino
Gli scavi nella caverna dei Ciclami nel Carso triestino hanno messo in evidenza una sequenza di livelli, ben datati, che vanno dal mesolitico all’età del bronzo. L’autore esamina e descrive i resti delle faune, in particolare quelli dei mammiferi domestici del neolitico, dell’eneolitico e dell’età del bronzo.
ALFREDO RIEDEL: Nuovo contributo alla conoscenza della fauna domestica neo-eneolitica della grotta delle Gallerie
L’esame dei resti dei mammiferi domestici d’età neolitica ed eneolitica della grotta delle Gallerie nel Carso Triestino, mette in evidenza una fauna simile a quella già studiata nella stessa regione nella Caverna dei Ciclami e permette di confermarne le caratteristiche.
ALFREDO RIEDEL: I mammiferi domestici del castelliere di Nivize nel carso Triestino
Studio dei mammiferi domestici del castelliere dell’età del ferro di Nivize nel Carso di Trieste e descrizione dei resti di cavallo che vi sono stati scoperti.
BENNO BENUSSI – MAURO MELATO: Considerazioni su alcuni ritrovamenti in brecce pleistoceniche sul carso
Gli autori tracciano un saggio di cronologia, assoluta e relativa, dei riempimenti di cavità del Carso di Trieste, per quanto riguarda le associazioni di faune quaternarie contenute; fra cui ossa fossili di pachidermi, attribuibili all’interglaciale Riss-Würm o alla fase finale dell’anaglaciale wurmiano.
ALBERTO OSENDA: Relazione sul rinvenimento di una stazione romana e di una preistorica nei pressi della risorgiva di Moschenizze (carso Triestino)
Si comunica la scoperta, nella parte superiore del vallone di Moschenizze, presso Trieste, di una stazione romana e si descrivono i reperti ivi rinvenuti. Si rende inoltre nota l’esistenza di un abitato preistorico venuto alla luce durante i lavori di sbancamento del fondovalle.
PINO GUIDI: Bibliografia speleologica della commissione grotte Eugenio Boegan anni 1963-1968