VOLUME XLVIII – 2018

Esce il 48° Volume di Atti e Memorie della Commissione Grotte “E. Boegan: otto articoli di natura scientifica, 15 autori, 118 pagine, molte illustrazioni.
La relazione di attività della CGEB apre il volume con una accurata descrizione degli eventi del 2017, dalle esplorazioni agli studi, comprendendo le attività museali, turistiche e didattiche.
Paolo Forti e Josè Calaforra (testo in inglese) ci offrono un favoloso prospetto degli speleotemi individuati e studiati nella Grotta Natuturingam (Puerto Princesa – Filippine). Un quadro riassuntivo sulla genesi di questi nuovi speleotemi, mai prima esaminati, e che fanno della cavità tra le più interessanti del pianeta per questa peculiarità.
Renato Colucci, Emanuele Forte, Pietro Gutgesell, Simone Pillon ed Andrea Securo sono gli artefici di un doppio articolo riguardante le Grotte di Ghiaccio ed il Progetto C3 (Cave’s Cryosphere and Climate), progetto finanziato e supportato dalla Commissione Grotte. La prima parte riguarda l’evoluzione della superficie topografica di un deposito di ghiaccio di grotta
utilizzando le tecniche fotogrammetriche. La seconda parte tratta del deposito di ghiaccio presente nella Grotta Paradana (Slovenia).
-Laura Sanna e Salvatore Cabras (testo in inglese) ci offrono i risultati di un esperimento di contaminazione eseguito mediante test di tracciamento artificiale nell’area centro-orientale della Sardegna, con immissione di Na-fluorescina nella Grotta Dorgheddie – canyon di Gorropu. Uno studio utilissimo perché consente di prevedere, per questa area, provenienza, trasporto e tempi di percorrenza di ipotetici agenti inquinanti.
-Enrico Merlak affronta il tema discusso e non totalmente risolto dei rapporti tra sedimenti, suoli, terre rosse e residuo insolubile dei calcari dell’area del Carso classico, Istria, nord Dalmazia e Croazia nord-occidentale: con un compendio sugli studi geochimici specifici condotti nel tempo dalle Università di Zagabria e di Trieste.
-Graziano Ferrari (testo in inglese) ci offre una sintesi dell’attuale capacità di gestire, attraverso le tecnologie digitali, l’enorme quantità di informazioni, dati, scritti, mappe e rilievi in ambito speleologico, elencando le risorse disponibili e descrivendo alcuni prototipi di archiviazione.
-Pino Guidi e Serena Vitri ci ricordano la speleologia del passato attraverso una analisi storica del lavoro di Angelo Ceron (Trieste, 1893-1948), socio dell’Alpina delle Giulie e con una attività particolarmente interessante svolta nel ventennio 1910-1930.
-Rino Semeraro con una elegante descrizione delle opere di Caspar Wolf in una critica sottile dei dipinti dello stesso autore, detto “il pittore delle Alpi”. Wolf, seguendo la traccia dei naturalisti dell’epoca, fu uno dei primi a penetrare nella natura geologica del sottosuolo.
-Carla Braitenberg ha voluto dedicare alla memoria di Maria Zadro (1933-2018) un articolo che ricorda il lavoro della studiosa subentrata allo scienziato Antonio Marussi e che ha rappresentato un pezzo della continuità della tradizione della ricerca scientifica a Trieste. La Commissione Grotte ha ritenuto doveroso presentare l’articolo con una breve descrizione che illustra le ricerche compiute nell’ambito della Stazione Geodetica della Grotta Gigante.

Il Volume è distribuito in territorio nazionale ed all’estero e sarà disponibile in rete nel sito della Commissione Grotte. Gli interessati possono farne richiesta, fatta salva la disponibilità di copie.

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