UN SECOLO DI ESPLORAZIONI SOTTERRANEE: GLI UOMINI DELLA COMMISSIONE
Pubblicato su PROGRESSIONE 100 – Anno 1983
In un’altra parte della Rivista sono stati ricordati i presidenti della Commissione Grotte: però nessun presidente, per quanto capace, potrà essere in grado di portare avanti il lavoro di una società senza l’aiuto e la collaborazione dei membri della stessa. In cent’anni di storia i responsabili della Commissione hanno potuto contare sull’opera e sull’appoggio di 482 soci e di quasi 400 simpatizzanti; alcuni di questi si sono fermati nell’ambito speleologico sociale un anno o due – il tempo di conoscere il mondo sotterraneo e poi via -, altri ne sono rimasti legati per tutta la vita. Una delle caratteristiche salienti della Commissione è infatti l’alto tasso di «longevità sociale» di molti dei suoi uomini (Bruno Boegan 62 anni, A. Steffè 60, Eugenio Boegan 45, A. Beraní 42, A. Bongardi 55, G. Cesca 45, C. Finocchiaro, G. Perotti e B. Gabrielli 48, G. Coloni 46, ecc.), con numerosi casi di ritorno dopo assenze – dovute a svariate cause – di anni o financo di decenni (A. Purini, B. Cosmini, L. Medeot, B. Gabrielli, F. Gherbaz, tanto per fare alcuni esempi).
Se talune di queste permanenze o di questi rientri è soltanto un fatto puramente affettivo (molti soci hanno sempre considerato un onore far parte di questa compagine speleologica) che tutto sommato non può non far piacere, nella maggior parte dei casi si tratta di meditate scelte di impegno e di lavoro: B. Boegan ha ricoperto incarichi di notevole impegno e valore sino a qualche anno fa, G. Cesca ha partecipato ad escursioni speleologiche sino a poco prima di morire in un incidente stradale, Steffè, Coloni, Perotti sono tuttora attivi in seno al gruppo (e non solo), e così dicasi per tantissimi altri che sarebbe troppo lungo elencare.
In occasione del compiersi del centesimo anno di attività della Commissione riteniamo cosa giusta ricordare gli uomini che sotto le sue bandiere hanno lavorato, raggruppati nei tre grandi periodi che hanno caratterizzato la sua vita.
PRIMI 33 ANNI (DALLA FONDAZIONE ALL’INIZIO DELLA GRANDE GUERRA)
Nel corso di questo periodo della vita della Commissione Grotte (Comitato alle Grotte sino al 1891, poi Commissione Grotte) hanno operato, ufficialmente, 119 speleologi, fra cui anche E.A. Martel, associatosi nel 1895. In questo primo trentennio i membri della Commissione venivano designati dalla Direzione della Società Alpina delle Giulie, eleggevano nel proprio seno un Presidente, un Segretario ed un Economo e rimanevano in carica due anni, salvo riconferma e sempre che non contravvenissero al deliberato del Comitato del 14 febbraio 1887 disponente che «i soci del Comitato inattivi per tre assenze consecutive alle sedute e alle escursioni vengono espulsi dal Comitato». Sulla Rivista sociale venivano pubblicati gli elenchi dei facenti parte delle varie Commissioni; in qualche caso gli elenchi pubblicati non contengono i nomi di tutti i componenti la Commissione di quel periodo in quanto qualcuno poteva essere decaduto per vari motivi nell’intervallo intercorso ha la nomina e la pubblicazione della Rivista.
Nei suoi primi anni di vita il «Comitato alle Grotte» procedeva un po’ a rilento e comunque senza avere la possibilità di programmare lavori che impegnassero uomini e mezzi per più anni; mentre già nei primi mesi del 1883 si formava un nucleo di esploratori e studiosi di grotte (Cimadori, Doria, Grablovitz, Marcovich, Paolina, Tribel, Valle) – e ne fanno fede i denari spesi in quell’anno per l’acquisto di attrezzature e le pubblicazioni apparse successivamente – appena nella primavera dell’anno seguente la denominazione «Comitato alle Grotte» diviene ufficiale, tale poi rimanendo sino al 1891. La struttura di «gruppo» – intesa nell’attuale accezione del termine – venne a consolidarsi appena nella seconda metà dell’ultimo decennio del secolo, in concomitanza con l’arrivo degli uomini del disciolto «Club dei Sette» prima e con la presidenza dell’ing. Guido Paolina poi. Con l’entrata in Commissione del giovane Giuseppe Sillani – anima romantica, audace e scanzonata, che doveva poi perdere la vita nella prima guerra mondiale – arriva all’Alpina anche quel certo spirito, quel certo modo di sentire la natura e la speleologia che – di generazione in generazione – è giunto sino ai nostri giorni.
A parte casi come quello di Eugenio Boegan, entrato a far parte della Commissione nel 1894 e rimastovi fino alla morte (avvenuta nel 1939) la palma per la maggior permanenza spetta a Umberto Sottocorona con 23 anni, seguito da Nicolò Cobol con 22, Edoardo Taucer con 21, Silvio Cobau con 19, Giuseppe Sillani con 18, Giuseppe Jancich, Antonio Marcovich e Alessandro Tribel con 14, Carlo Martinolli e Mario Zey con 12, Guido Timeus con 11 e quattordici altri soci con un periodo variabile fra i sei ed i dieci anni. La permanenza media in questo periodo – calcolo che si è potuto fare con una certa precisione grazie al possesso di dati pressochè completi (l’Austria era un paese ordinato) è stata di poco più di quattro anni, anche se la permanenza media reale del socio attivo (quello cioè durato più del consueto anno o biennio di rodaggio) è stata ben superiore.
In questo periodo hanno preso parte, fra gli altri, all’attività della Commissione anche i signori: G. Agnani, Mario Bencich, Anna Boegan, Aldo Boiti, Francesco Dal Piero, Augusto de FeIzegy, Ruggero De Vernecia, Demetrio Economo, Giovanni Franellich, Emilio Gentille, Euro Giani, Lodovico Jeroniti, Pietro Marchesi, Orlando Orlandini, Giuseppe Piacentini, G. Pigatti, Andrea Pigatti, Ricciotti Rossi, Edoardo Sauli, Giuseppe Scalettari, Ermanno Sttickler, Umberto Zennaro.
SECONDO PERIODO (1919-1945)
Se per il primo periodo è stato relativamente facile ricavare l’elenco dei membri della Commissione (grazie ai dati pubblicati su Alpi Giulie, integrati con estratti dei verbali della Direzione della Commissione stessa), molto più arduo è stato il lavoro relativo al periodo successivo – 1919/1945 – in quanto non è stato possibile reperire i libri contenenti i verbali della Direzione e soltanto alcuni numeri di Alpi Giulie hanno riportato gli elenchi dei soci; l’ultimo elenco pubblicato si trova sugli atti del 1 Congresso Nazionale di Speleologia, tenuto a Trieste nel 1933, e di cui la Commissione è stata considerata, in blocco, «Comitato Ordinatore». Questi dati sono stati completati sia con notizie desunte da un manoscritto inedito di E. Boegan contenente i nomi dei membri della Commissione a tutto il novembre 1935, sia con alcune liste dattiloscritte reperite negli archivi della Commissione; per gli anni che vanno dal 1935 al 1945 si è dovuto ricorrere ai libri delle relazioni ed alla memoria di alcuni dei protagonisti del periodo (Bruno Boegan, Giorgio Coloni, Bruno Cosmini, Carlo Finocchiaro, Ado Steffè).
Rimane ancora da dire che si è voluto chiudere questo periodo con il 1945 in quanto l’ultima notizia ufficiale sull’attività che si possiede è una richiesta di carburo per la Grotta Gigante – fatta alla Camera di Commercio – avanzata appunto nel settembre di quell’anno. Dopo, per un paio d’anni, l’attività verrà svolta da singoli soci che non hanno relazionato sui libri ufficiali il loro operato.
Nei ventisette anni considerati hanno prestato la loro opera 208 speleologi (di cui 16 – Battelini, Berani, Eugenio Boegan, Cobol, Daneo, Giaccioli, Guido Timeus, i fratelli Puppis, ecc. – avevano già iniziato la loro attività nell’anteguerra), con una permanenza media di oltre sei anni; fra quelli che operarono con più costanza, rimanendovi per oltre vent’anni, ricorderemo i fratelli Bruno e Giordano Alberti, Raffaello Battaglia, Antonio Berani, Eugenio e Bruno Boegan, Alessandro Bongardi, Saverio Culot, Michele Daneu, Attilio Devecchi, Edi Dreossi, Antonio. Iviani, Eligio Gortan, Aldo, Giorgio e Romano Radivo, Orseolo Pieri, Angelo Purini; su 208 membri 46 vi durarono più di 11 anni e 28 fra i 6 ed i 10. Hanno fatto attività con la Commissione, pur non risultando negli elenchi dei soci i signori: Avanzo Lucio, Anelli Franco, Avezzu Alessandro, Blason, Battistutta, Brainovich Anita, Brainovich Elvira, Brainovich Lucio, Brena, Brenich, Cante, Cappelletti, Cappelli, Catalan Nino, Corrini Livio, De Santolo, De Candido, Flego, Fornasari Antonio, Guastalla Sergio, Gualtieri, Gulich Mario, Krainz, Lang Marucci, Lang Paolo, Milich, Marini Edoardo, Maitzen, Muller Riego, Novach Umberto, Perugini, Pieri Piero, Pregari, Riosa Alfredo, Roitz Gino, Scocchi, Sterzai Umberto, Sinigaglia Ettore, Sommaviva Bruno, Spangaro Maria, Spangaro Umberto, Tamburlini R., Tiberi, Veronesi Paolo, Ruggero Vianello, Zotti Germano e Giovanni.
DAL DOPOGUERRA AD OGGI (1945 – 1983)
Nei primi anni del dopoguerra l’attività viene svolta da alcuni soci in via quasi privata, per tutta una serie di considerazioni (non ultima il fatto che il Carso non era allora, forse, considerato uno dei posti più sicuri). Normalizzata un po’ la situazione, nel 1948 una trentina di vecchi soci ridanno vita alla Commissione, stilando programmi di esplorazione e di studi adatti alla nuova realtà politica e finanziaria (la perdita delle Grotte di San Canziano é stato un colpo non indifferente); dal 1955 i soci vengono, finalmente, segnati su di un registro, mentre dal 1963 i loro nomi sono pubblicati annualmente sulla rivista sociale, Atti e Memorie.
In questo terzo periodo di vita della Commissione, ormai diventata Commissione Grotte «Eugenio Boegan», i nuovi soci vengono accolti – su loro istanza – dal Direttivo, dopo un periodo di prova e previo consenso degli altri soci. Vengono invece considerati dimissionari in seguito a prolungato periodo di inattività e di palese disinteresse verso la Società, o in seguito a dimissioni (dalla Commissione o dalla Società Alpina delle Giulie, sezione di Trieste del C.A.I., di cui la Commissione è una realtà operante). Negli ultimi anni entrano a far parte della Commissione le prime donne (due, su un numero molto più alto di appassionate delle esplorazioni sotterranee, come risulta dagli elenchi di quanti hanno fatto attività con la Commissione senza esserne soci); sempre nello stesso periodo sono stati nominati, fra quanti hanno contribuito ai successi della Commissione, alcuni «soci onorari».
Nei 36 anni di attività considerati, i nuovi soci effettivi sono stati 171, con una permanenza media di 12 anni. Alla chiusura del centesimo anno di attività i membri della Commissione in carica sono 85, di cui due con sessanta o più anni di permanenza (Bruno Boegan e Ado Steffè), quattro con oltre quaranta anni (Giorgio Coloni, Bruno Cosmini, Carlo Finocchiaro, Giulio Perotti), sei con trenta o più anni di onorato servizio (Francesco Calligaris, Fabio Forti, Franco Legnani, Dario Marini, Bruno Oio, Orseolo Fieri), e dodici con più di vent’anni (Natale Bone, Benno Benussi, Antonio Guidi, Adalberto Kozel, Luciano Filipas, Bruno Alberti, Marcello Delise, Augusto Diqual, Sergio Duda, Mario Galli, Mario Gherbaz, Pino Redivo).
Nel terzo periodo hanno preso parte all’attività della Commissione pure i signori (e le signore):
Abrami Ennio, Abrami N., Abbona Isabella, Adam G., Alessio S., Amodeo S., Sandri Livio, Apollonio Mario, Auria Gianpaolo, Auteri Marino, Avian Massimo, Bacchia Flavio, Bader Ergio, Badaracchi Mauro, Balzarelli Adriano, Bainat Nino, Barbarossa Antonio, Barbarossa Roberto, Baschiera Ugo, Basilisco F., Baxa Massimo, Belsasso Fulvio, Benedetti Fabio, Bencina Bruno, Benvenuti Bruno, Benvenuti Livio, Bertoli Claudio, Bertoli Franco, Bessi Fabio, Bestiaco G., Boccali Fabio, Bone Gianpaolo, Borghi Stefano, Bortoluzzi Giovanni, Borgnolo L., Bortuzzo Luigi, Bozzer R., Bozich Luciano, Bozzini Silvano, Bowman Robert, Bressan Tullio, Bisiacchi Ennio, Busetti, Busulini Enzo, Calza Vinicio, Camporeale Saverio, Canu Edi, Carini G., Carosi Roberto, Casson Giorgio, Carpani Giorgio, Casagrande Mauro, Castelli Luigi, Cattaruzza Lorena, Cergol Luciano, Cerin Nadia, Ciak Gianna, Clarich Giorgio, Cobol Giorgio, Cociani Roberto, Colla Claudio, Colognatti Mauro, Concia Fabio, Corrado Marco, Corrado Giampaolo, Corsi Luciano, Costa Umberto, Costantini Bruno, Corvini Armando, Covacich Fabio, Cumani Dante, Danieletto, Dapretto Fabio, De Candussio Arduino, Deboni Margherita, De Facchinetti, Degrassi Libero, Del Ben Mauro, De Jaco Furia, Del Rosso Renato, De Martini Luigi, Delneri Aldo, De Monte Corrado, De Monte Stefano, De Monte Tiziana, De Palo Gianni, De Ponte, Derossi Sergio, Deschmann Maurizio, Dessenibus Furio, De Visintini Renzo, Dinon Giordano, Dolzani V., Dragovina Aldo, Elzeri Elda, Emili Giorgio, Escher Mario, Fabic Mario, Fabbro E., Fabec Franco, Fabbri Silvano, Favara Rocco, Faucella Pietro, Favento Luciano, Ferluga Sergio, Ferraro Gastone, Fiorentin Paolo, Finocchiaro Furio, Fonda Giorgio, Fonda Paolo, Forti Paolo, Franceschini Franco, Frau Fulvio, Frausin Renzo, Fridio, Frisi Gianfranco, Furian Giorgio, Furlan Renato, Furlanetto Roberto, Furiani, Galvani Armando, Gambetti Nino, Gasparo Renato, Gherbassi Franco, Giannini Ferruccio, Giberna Paolo, Giacomini S., Giannini Giorgio, Giaccone Carmelo, Giacomini Anita, Giovannini S., Giurassi Roberto, Glavina Maurizio, Ghersa, Godini G., Goruppi Tullio, Gongakis Demetrio, Gracogna, Gregori Luciano, Gregoric Walter, Guidi Valentina, Guidi Nicoletta, de Henriquez Alfonso, lavazz o Berto, Jelincich Dusan, Jelincich 7latko, kemperIe Patrizia, Lanza Caterina, Lazzarini Alberto, Lantschuer Ermanno, Lazzaro Paolo, Lenardon Attilio, Leuzzi, Leuz Remigio, Lizier Valdo, Loberto Daniele, Lub C., Lugli, Luisa Luciano, Luisa Paola, Magliacca Fulvio, Maglie Franco, Marega, Mayer Mario, Mangiagli Gianni, Marin, Marengo Marco, Marolla Michele, Marolla Silvio, Marzari, Martiello Vincenzo, Marconi Alfredo, Mattinuzzi Laura, Marson Paolo, Martini Maurizio, Masè Aldo, Masson G., Marzolini Giorgio, Mestroni Enrico, Melato Mariella, Meiorin G., Meiorin R., Miniussi Alessio, Messina Walter, Milani Riccardo, Mitri Adriana, Millo Mario, Minisini Giacomo, Miot Livio, Minucci Gianni, Monticco, Moro Giorgio, Moretti Bruno, Moschin Bruno, Mottola Silvano, Muzzolin Giuliano, Nagliati Giorgio, Negrisin Fabio, Dio Alessandro, Olenik Claudio, Orlando Luciano, Pacor Pierpaolo, Padovan Nevio, Parenzan Paolo, Parisi Ferruccio, Parmesan Ernesto, Parovel Paolo, Paulini Piero, Persoglia, Petri M., Petronio Franco, Petronio Marino, Pezzolato Paolo, Pianigiani Silvio, Pilar Liliana, Plet Gianfranco, Predonzan Vincenzo, Pregi Claudio, Premoli Dario, Prester, Primosi Romano, Pristavec Claudio, Poggi Luigi, Pontoni Arturo, Postogna Luciano, Puzzola Davide, Quadrini Livio, Quarantotto Paolo, Radivo Massimo, Raini Claudio, Ramani Giorgio, Ramani Marisa, Ravalli Alessandro, Reggente Gilberto, Reddi Massimo, Riavini Massimo, Rognoni Fulvio, Romani F., Rossini Sergio, Rovati G., Rugo Diego, Rute Guglielmo, Ruzzier Pino, Sader Gianni, Savi Gualtiero, Savio Annamaria, Schiavato Mario, Schillani Alfredo, Schurrer Oscar, Schurrer Mario, Segalla Wilma, Segolin Roberto, Semec D., Semorile Cristina, Serra Marino, Shaw Trevor, Silli Fulvio, Simonis Giulio, Sincovich Roberto, Sitta Pietro, Skerli Dusco, Sossi F., Spinella Gianni, Stabile Marino, Stanta Giorgio, Staza G., Steiner Paolo, Stibelli, Strappo Giorgio, Strasser Dieter, Strasser Helmut, Stulle Giorgio, Tasca Pino, Tedeschi Riccardo, Tizianel Antonella, Todero Roberto, Toffanin Paolo, Toffoli Nevio, Tomasin Giorgio, Tonon Claudio, Torrenti Fabio, Tositti Luciano, Trampus Massimo, Travan Mauro, Travan Paola, Trevisan G., Tuccino Nicola, Vascotto C., Vascotto Gianpaolo, Vascotto L., Vasta Roberto, Vatta Edvino, Vatta Furio, Variala Mario, Vellani Carlo, Vertelli Carlo, Vianello Giuliano, Viezzoli L, Vignoli, Vincenzotti Bruno, de Visentini Renzo, Vogrig Alessio, Vojtissek Giordano B., Zaccaria Aldo, Zadro Aldo, Zari Livio, Zambon Marino, Zarli Fulvio, Zay Mariapia, Zecchini Virgilio, Zolle Piero, Zorn Bruno, Zuccheri Mario, Zucculin Claudio,.
Se nei primi 60 anni di vita della Commissione hanno collaborato con i suoi soci effettivi, partecipando ad esplorazioni e ricerche, più di sessanta persone, ben maggiore (oltre 300) è il numero di quanti, non soci, hanno preso parte alla sua attività nel dopoguerra. Molte potrebbero essere le ragioni dell’aumento di quest’attività collaterale, non vincolata anche se talvolta di grande rilievo, ma non crediamo sia questa la sede per un approfondito esame: siano venuti in grotta con l’Alpina per amicizia, per curiosità o altro non conta. Conta soltanto, in quest’occasione, ricordare che con la loro presenza e la loro opera hanno spesso contribuito al raggiungimento dei fini sociali per cui cent’anni or sono l’Alpina è stata fondata.
Rimane ancora da dire che questi quasi 400 nomi (elencati nelle tre liste precedenti) sono stati desunti dai libri delle relazioni degli anni 1886-1914 e 1935-marzo 1983, integrati per gli anni mancanti da relazioni e cronache pubblicati sulla rivista sociale «Alpi Giulia» o su altri periodici; non sono stati riportati i nomi di tutti quelli che sono andati in grotta con l’Alpina (si sono esclusi gli ospiti occasionali, i partecipanti a feste sotterranee, cerimonie, gli allievi – oltre 500 – dei 18 corsi di speleologia locali e della decina di corsi nazionali). Il fatto di doversi basare sui libri di attività ha comportato talvolta la necessità di indicare per taluni il solo cognome (c’è chi è andato in grotta per alcuni anni mettendo sul libro solo quello), o questo seguito dall’iniziale del nome: questi elenchi sono quanto di meglio si sia potuto fare: chi, scorrendoli, riscontrerà qualche inesattezza porti pazienza, e perdoni. Non dimenticando, comunque, di segnalarci l’errore, in modo da poter rimediare in occasione del prossimo anniversario.
Pino Guidi