CORDILLERA DE LA SAL – ATACAMA
Diario di viaggio
Notizie del giorno 25.11.2010
Quasi non so come cominciare ma vi dico che siamo arrivati ieri e oggi dopo aver deciso il programma, abbiamo iniziato a cercare le grotte che pensavamo piu vicine e dopo un paio di grottine abbiamo trovato la grotta dell´Arco della Paciencia inoltratoci per almeno 700 metri ci siamo fermati davanti ad una risalita di 4 metri e comunque prosegue. Non vi dico la emozione nel vedere concrezioni mai viste e inoltrarmi in un percorso lastricato da un pavimento di sale bellissimo. Domani abbiamo in cantiere il rilievo e la continuazione dell’esplorazione della grotta che ci fa pensare alla grotta più importante della Cordillera de la Sal in atacama (se cosi fosse potrebbe diventare se non la prima la seconda grotta al mondo nel sale)
Notizie del giorno 26.11.2010
Non era un miraggio del deserto di Atacama, la grotta oggi ci ha regalato ben 1030 metri di sviluppo rilevato e senti senti finisce (il ramo esplorato) come il ramo principale del Buso della Rana con una sala rotonda formato da un camino pozzo dalla misura di 32 metri (dati da disto laser). Abbiamo tralasciato alcuni arrivi e domani cercheremo di trovare un ingresso alto che ci porti all’imbocco del pozzo dato che non abbiamo la possibilità di risalirlo, vedi mancanza di trapano ma sopratutto età inoltrata poi se saremo ancora in forma abbiamo induividuato un paio di quebrade che di certo ci porteranno piacevoli sorprese e manca ancora la grande grotta per la quale siamo venuti qui allora a domani con le foto del salone terminale (grandioso con una lama che divide in due il camino) e di altre bellezze dalla Cordillera de la Sal Atacama Cile.
Abbiamo rilevato per piu di 100 metri anche un’altra cueva e anch’essa si ferma in un arrivo dall’alto con un pozzo esterno imponente. Sopra 25 metri continua la galleria e anche qui cercheremo di esplorarla dall’alto. Abbiamo anche rilevato il meandrino dei capelli di sale per 60 metri e siamo fermi di fronte a una salita di circa 5 metri e la galleria prosegue in alto con una notevole circolazione d’aria. Hanno partecipato a questa parte di esplorazione Galliano e Elio mentre l’esperto dei deserti mongoli …Roberto Ive…….camminava sopra le nostre teste ad una temperatura di 36 gradi con un sole cocente e una aria che ti fa essicare come una mummia comunque senza fortuna cerchiamo una possibile via per arrivare alla nostra meta prima un cavernone che dovrebbe portare a una grotta ancora piu grande di quella che abbiamo trovato ma non disperiamo. Domani per fare un po di riposo andremo a vedere la grotta dei vasi per vedere se veramente ci sono ancora o se se li sono proprio sgraffignati e cercherò di mandarvi alcune foto; adesso sono un po in coma grazie all’abbondante cibo e bevuta di pisco sauer in onore dei successi ottenuti e allora che dire a domani e buena suerte.
Notizie del giorno 29.11.2010
Giornata intensissima visto che e iniziata alle 4 della mattina per poter arrivare nel posto del deserto dove avevamo deciso di lasciare la macchina e metterci in cammino alla ricerca della quebrada (gola formata nel sale dall’acqua) vista in GOOGLE e meta di uno dei nostri obiettivi. Arrivo al punto alle 6 e partenza dopo esserci divisi due e uno io e Roberto saliamo sulla sommità dell’altopiano mentre Elio sale di traverso un pò più avanti. Cerchiamo un punto che abbiamo sui gps e arriviamo alla meta io e Roberto dopo giuste 3 ore di marcia e prima che il sole salga cosi alto da cuocerci. Elio lo avevamo visto solo per la prima ora camminare molto più in basso e avanti di noi poi nulla. Il punto gps non ci porta in nessun posto se non nella sconfinata piana salata ma un 600 metri dopo troviamo quello che avevamo visto in internet una notevole quebrada che da lontano sembra sprofondare con un gran canalone. Raggiuntala troviamo un crollo mastodontico e la galleria che doveva far parte di una grotta notevole tutta collassata; scendiamo tra penitentes di sale e arriviamo alla base della quebrada ma di grotta niente. Intravvedo piu in basso la prosecuzione e ci accorgiamo di una grottina _pozzetto che può darci una buona protezione dal sole ormai gia alto e cocente. Decidiamo che Roberto mi aspetti in quel fresco posto e io mi precipito ancora più giù tra penitentes sempre più alti e pareti sempre piu ripide arrivando cosi dopo 100 metri di dislivello sopra un pozzo di circa 18 metri con arrivo in una sala a cielo aperto da dove a sinistra si intravede la partenza di una notevole galleria impossibile per me comunque arrivarci. Non siamo in grado di darci la giusta sicurezza per non farci male e ritorno da Roberto per rilevare il buchino e risaliamo la quebrada per vedere a monte cosa c’e dopo il crollo prima intravisto. Troviamo la maxi ma la grotta si apre quasi sulla cima dell’altopiano ed e grandiosa ha una volta di 12 metri per 18 e inizia con un cavernone lungo piu di 25 metri.
Ragazzi che spettacolo entriamo e lo esploriamo, è colmo di grandissimi “sassi” blocchi di sale di crollo e poi sul fondo a sinistra troviamo la continuazione. Dobbiamo lavorare con la mascherina dato la quantita incredibile di polvere che è accumulata per terra e copre tutto; Roberto mi fa sicura e io mi calo su corda per il primo pozzetto poi tra un dedalo di massi ritrovo la prosecuzione in un altro pozzo ma più profondo del primo (13m) con un piccolo ballatoio all’inizio che mi consente di vedere la prosecuzione in basso di una galleria con lo viluppo stimato (misurato con disto laser) di 28 metri. Non posso proseguire e facciamo allora il rilievo e aspettiamo poi le 4 del pomeriggio per ritornare sui nostri passi sperando di farcela e di non farci bruciare dal sole. Arriviamo alla macchina alle 19,00 circa sfiniti quasi disidratati ma felici. Elio e li che ci aspetta e con grosse novità; lui con un percorso più diretto è arrivato alla stessa quebrada ma dall’altra parte dello spartiacque pertanto da quel altopiano partono due quebrade che si ingrottano ma in versanti opposti. Anche lui a trovato degli ingrottamenti rilevanti che ha poi percorso e siamo rientrati in pensione alle 23.00 stremati ma felicissimi.
Notizie del giorno 30.11.2010
Oggi dopo una grande dormita un pò di calma e di ricerca dei punti comuni per capire meglio come poter usare ancora questi giorni che ci rimangono.
PRIME IMMAGINI DELLLA SPEDIZIONE – ATACAMA
Notizie del giorno 01.12.2010
hola a tutti
allora continuamo con le informazioni dopo una mezza giornata di riposo la mezza che avanza l’abbiamo persa al museo e ieri siamo andati al contrario del previsto alla ricerca di un paio di posti ancora più a sud dell’ultimo punto esplorato. Abbiamo deciso questo grazie alle più favorevoli condizioni del fondo di sale del deserto normalmente in questo periodo poco transitabile e rilevatosi invece abbastanza percorribile. Fatto quattro punti gps ci avviamo molto presto a vedere cosa ci riserva ancora la fortuna e cominciamo con il più a sud e ci accorgiamo che non e proprio vero che sia proprio ben percorribile la pista individuata dopo circa un milione di scossoni e salti arriviamo vicini al punto. Lasciata l’auto ci avviamo a piedi verso la quebrada e troviamo una cueva bellissima di piu di 400 metri di sviluppo con un arrivo alto dato da uno scivolo a cielo aperto di circa 16 metri che porta in un salone molto bello.
Il fondo di tutta la grotta e bianchissimo con sedimentazioni di sale molto consistenti sopra si aprono come del resto anche nelle altre fino ad ora scoperte, grandi vani e gallerie primordiali alla fine la chiameremo cueva del rio blanco. Dopo il rilievo aspettiamo le 3 del pomeriggio per spostarci all’altra quebrada intravista e meta delle nostre ricerche anche qui la fortuna ci arride e troviamo subito refrigerio all’interno della cueva; dentro soffia un vento fortissimo che quasi ci fa venire freddo; la percorriamo tutta e ci accorgiamo subito del perchè di tutta quell’aria: la galleria principale in diversi punti, molto in alto di sicuro nei rami superiori a quello attuale, si apre in curiosi oblo che danno al soffitto della fievole luce e rendono la cueva magica. Anche essa e concrezionata nel pavimento ma meno della prima e abbiamo pensato di chiamarla cueva de las ventana (finestre).
Rilevata ci ha dato poco meno di 400 metri di rilievi speditivi e con una bussola da pazzi. Oggi abbiamo dato il giusto riposo ai nostri corpi portandoli ai 3580 metri delle terme di Puritama dove ci siamo deliziati delle acque termali che escono da una colata lavica alla modesta temperatura di 32,5 gradi; domani ultime ricerche e abbiamo in mente di vedere gli ultimi due punti in sospeso e magari anche, se ce la facciamo, a trovare l’ingresso alto della cueva dell’arco de la paciencia per poter cosi arrivare dall’alto sopra il pozzo di 35 e fare il congiungimento ampliando cosi ancora di più la grotta più lunga del Cile.
Notizie del giorno 03.12.10
Rieccoci, allora oggi abbiamo deciso che e stato l’ultimo giorno di esplorazione e al contrario di come avevamo pensato l’altra sera abbiamo deciso di esplorare quelle quebrade che avevamo visto da Google lasciando cosi ai posteri la possibilità di aggiungere ancora metri alla grotta più lunga del Cile e alzatoci di mattino presto siamo partiti implorando come sempre contro la maledetta pista
di 40 kilometri che ci porta vicino alle grotte. Arrivati a meta delle quebrade viste abbiamo lasciato il fuori strada e ci siamo incamminati verso la più vicina; all’inizio non ci sembrava gran che ma poi ci ha regalato anche questa circa 400 metri di rilievo in un kanjon bellissimo con poi un camino non risalito per carenza di fisico. Spostatici di alcune centinaia di metri – “fuori dalle quebrade si va a una temperatura di circa 38 gradi”, entriamo nella gemella e la esploriamo per 400 metri circa anche essa bellissima quest’ultima con sul finale un camino che va verso l’esterno molto articiolato e arrampicabile. Rilassatoci dopo quest’ultimo rilievo e dopo aver mangiato pan e fornaia ci addentriamo nell’ultima quebrada del giorno che si rivela molro stretta e tortuosa ma ci porta dopo varie deviazioni ad una grottina che abbiamo percorso per circa 60 metri lasciando, vista la dimensione, ai posteri la continuazione.
Che dire ancora domani ci immergiamo nel Cile turistico e alla fine dei compiti rilievi, foto e altro cercheremo di vivere questo mondo magico in un altro modo. Basta speleo.
Ha, si non vi ho ancora parlato della grotta dei vasi e allora vi aggiornerò alla prossima; sapere tutto in un colpo può far male he he he he !!!!
Notizie del giorno 8.12.10
Allora ciao a tutti continuiamo il resoconto della spedizione che si avvia al
termine io domani parto per cuba e Elio ritorna a Calama dove con Roberto ritorneranno in Italia.
Sabato ci siamo separati da Roberto perchè noi siamo andati a parlare con la giornalista per via dei vasi che avevamo trovato nell’altra spedizione e ci eravamo lasciati qualche giorno fa con la promessa delle novità sulla storia dei vasi:
allora quando siamo andati in grotta per vedere se c’erano ancora abbiamo notato che come supponevamo non c’era più nulla. Bene siamo andati al museo e l’archeologa che avevamo accompagnato al sito non lavora più in quel museo ma sembra sia all’Universita di Santiago comunque non sanno niente dei vasi e dopo varie domande e richieste ci dicono che i vasi sono stati prelevati dal posto e portati nel magazzino e che con il tempo verranno studiati.
Noi l’altro ieri siamo andati ad Iquique città sull’oceano pacifico dove conosciamo per vie traverse una giornalista e abbiamo parlato con lei che già era informata dell’evento e visto che fa parte anche della redazione giornalistica della tv locale e nazionale ci ha promesso che farà una ricerca per poter tirane fuori una inchiesta; la tipa e tosta e noi ci fidiamo speriamo bene allora.
Cosi si conclude la spedizione in Cile di certo con un grande successo; scoperte esplorate e rilevate 9 grotte con il fiore all’occhiello della grotta più lunga del Cile il tutto per uno sviluppo totale di molto superiore ai di tre chilometri di gallerie. Che dire siamo felicissimi e ora partenza per Cuba da dove continuerò a mandarvi notizie sulla mia attività ma solo quella che non faro con Adriana
un fuerte abrazo
Galliano, Elio e Roberto Ive