Almarindo (Dino) Brena

ALMARINDO (DINO) BRENA – (TRIESTE 23.03 1912 – TRIESTE 12.02.1992)

Testo di Dario Marini  pubblicato Progressione 27: 94-95, dicembre 1992
Provo un senso di imbarazzo a parlare del “Vecio”, nel dubbio legittimo di non averlo conosciuto abbastanza per illustrare degnamente una figura che ha raccolto in sé i valori più autentici di quel fenomeno esclusivo che è stato il grottismo triestino, del quale arde ancora una fiammella proprio nel gruppo di cui egli è stato fondatore e simbolo al tempo stesso. Almarindo (Dino) Brena infatti – come del resto anch’io e pochi altri – non ha mai preteso di essere uno speleologo, preferendo anzi la definizione di grottista che distingue chi con il mondo sotterraneo vive un rapporto non occasionale o speculativo, avendo delle grotte una visione romantica non inquinata da bramosie metriche.
Su questa rivista ho ricordato qualche numero fa Claudio Schilan – “el Furlàn” – riandando all’epoca dell’incontro con il Gruppo Grotte “Carlo Debeljak”, allora di recente formazione e Brena, allora poco più che quarantenne, era già “el Vecio” che nei convivi domenicali del dopo grotta sedeva tra uno stuolo di giovani attenti ad ogni sua parola, un patriarca circonfuso da un’aura fatta di autorevolezza, devozione e rispetto. Il Gruppo sembrava piuttosto una grande famiglia pervasa di buoni sentimenti ed esente da formalismi e rivalità, per la quale le grotte erano solo un motivo in più di aggregazione, la cui mancanza non ne avrebbe pregiudicato l’esistenza. Confesso che fui sul punto di cambiare bandiera ed in seguito ho avuto spesso modo di pentirmi di non averlo fatto.
Si può ben dire che al Gruppo Brena ha dedicato ogni risorsa, comprese quelle finanziarie, fino ad ospitare per parecchi anni la sede in casa sua. Da quando Carlo gli era morto fra le braccia all’Abisso Zulla aveva rinunciato a scendere in grotta, per assumere il ruolo di factotum esterno e son certo che nessun presidente ha seguito con altrettanta assiduità l’opera dei suoi uomini, in tutte le stagioni dell’anno. Già avanti con l’età trascorreva giornate intere nel rigido clima del Carso invernale spazzato dalla bora in attesa dell’uscita degli esploratori, come si vede nella foto che ho scattato fuori dell’Incompiuta (5131 VG). Per quanto le occasioni di stare assieme siano state poche, c’era tra noi la confidenza di chi avverte una sintonia d’ideali ed infatti sono stato tra gli invitati del 23 marzo,data della sua nascita, quando radunava in una trattoria carsica un’eletta brigata di amici che lo festeggiavano nei modi più affettuosi e divertenti.
Brena, uomo incapace di finzioni, era uso esprimere il suo pensiero con una schiettezza che sconcertava chi è abituato agli eufemismi ed alle mezze verità della diplomazia, e per questo non avrebbe potuto guidare un gruppo diverso dal “Debeljak”, al quale ha saputo conferire un’anima che valeva più dei nostri soldi e che tutti in segreto gli invidiavano. Con lui è scomparso un altro pezzo di quel mondo che per molti è stato una  splendida scuola di vita tra gli anni ’50 e ’60, un periodo in cui il grottismo di qui toccò l’apice della sua purezza prima di cedere alle lusinghe del consumismo e dei media per divenire quella speleologia di cui velleitariamente ci si compiace senza sapere a volte il preciso significato etimologico.
A Jure, Pia, Nidia, Mocolite ed agli altri che hanno voluto bene al “Vecio” chiedo scusa per una rievocazione che poteva essere migliore. Altre cose avrei voluto dire, ma anche per il dolore ed il rimpianto deve restare un angolo solo per pochi.

Ulteriori notizie su Almarindo Brena si possono trovare in:

  • 1992: Si è spento Brena il pioniere degli speleologi, Il Piccolo, 19 febbraio 1992
  • Bourlot A., 1992: E’ morto Brena, “cavaliere” delle grotte, Il Piccolo, febbraio 1992
  • Ferlatti C. et al., 1991: Profilo biografico di Almarindo Brena, XI Premio S. Benedetto Abate, 1991: 4-5

 Bibliografia speleologica

  • 1968: Prefazione, Ricerche e scoperte speleologiche, Anno 1967, Trieste 1968
  • 1969: Prefazione, Ricerche e scoperte speleologiche, Anno 1968, Trieste 1969
  • 1970: Prefazione, Ricerche e scoperte speleologiche, Anno 1969, Trieste 1970
  • 1971: Prefazione, Ricerche e scoperte speleologiche, Anno 1968, Trieste 1972
  • 1982: Prefazione, Ricerche e scoperte speleologiche, Anni 1979 – 1980 – 1981, Trieste 1982
  • 1982: Dedicato a Pretner , Ricerche e scoperte speleologiche, Anni 1979 – 1980 – 1981, Trieste 1982
  • 1987: Ricordando, cronache di tempi passati ed attuali, Ricerche e scoperte speleologiche, anni 1984-1985-1986: 19-24