GROTTA PRESSO L’ ANTICA
Pubblicato sul n. 37 di PROGRESSIONE – anno 1997
Non è una grande cavità questa (ventiquattro metri di profondità su di uno sviluppo planimetrico di 26) ma è una grotta che merita due righe di descrizione per le sue caratteristiche e per il modo in cui è stata trovata.
IL FATTO
Nell’estate 1997, dopo i perigliosi lavori nella zona di Bristie che hanno dato varie cavità più o meno simpatiche – quali la Grotta dell’infartuato, l’Abisso Zar, il Pozzo dei Pomigadori – i vecchietti della squadra scavi, a cui s’era aggregato il giovanissimo Gianni Cergol, s’era spostata a battere zona nella pineta presso Prosecco ove aveva trovato un orifizio soffiante che alla fine di scavi onerosi si rivelava essere un buchetto di pochi metri. Scornati dal risultato veramente deludente (anche il muretto eretto con il materiale di scavo presso l’ingresso non era gran cosa) su suggerimento di Glauco ci si è spostati verso Campo Sacro ove una decina d’anni prima avevamo iniziato uno scavo poi abbandonato per altri buchi più promettenti e quindi dimenticato. Si trattava di un accenno di cavernetta delimitato da un solido muro, ormai ricoperto da una patina verdastra, I sabati d’agosto sono stati impiegati nei lavori di vuota-mento del pozzo d’accesso (pp. 1-2), un paio di quelli di settembre per allargare alcune strettoie (pp. 3 e 4) e per stendere il rilievo, operazione a cui hanno contribuito un po’ tutti. Ai lavori (agosto settembre 1997) hanno partecipato Bosco Natale Bone, Furio Carini, Gianni Cergol (il giovanissimo che rovina la media dell’età), Pino Guidi, Roberto Prelli, Glauco Savi.
SITUAZIONE
L’imbocco della cavità, un pozzetto di pochi metri delimitato su due lati da un muricciolo a secco, si apre sul versante occidentale di una minuscola depressione (parte di una dolina di maggiori dimensioni, da cui è separata da una masiera ed è sito otto metri a SE dell’ingresso della Grotta Antica, 3965 VG, una grotta profonda 23 metri e lunga 72 rilevata una quarantina d’anni fa. Il tutto E pochi metri, a sinistra, dalla carrareccia che da Prosecco (monumento ai partigiani) conduce oltre Campo Sacro.
DESCRIZIONE
Un pozzo scivolo di pochi metri (p. 1) porta ad un minuscolo vano da cui un breve salto (p. 2) mena ad un cunicolo concrezionato che prosegue verso NE sino ad uno slargo (p. 3). Qui si risale sino ad un ambiente piuttosto basso da cui si scende in una cavernetta in cui si può finalmente stare tutti in piedi (pp. 4 e 5); la grotta prosegue da due parti: ad Est uno pseudo meandro di alcuni metri termina con un pozzo profondo una dozzina di metri (p. 6), molto stretto verso il fondo, che prosegue ancora almeno per qualche metro. A Ovest si risale in una saletta formatasi fra materiale di crollo cementato dal concrezionamento e ricoperto da abbondanti depositi sabbioso-argillosi; una serie di piccoli vani concrezionati mette quindi fine alla parte per ora visita-bile della cavità. La visita della grotta, graziosamente concrezionata, è resa simpatica dalla presenza di numerosi restringimenti (non proprio strettoie) che costringono ad una certa ginnastica; durante i lavori di scavo e di rilevamento è stata notata una leggera corrente d’aria sia in prossimità del P. 12, sia nelle salette del ramo Ovest, che risultano svilupparsi sotto la dolina di crollo in cui s’apre la Grotta Antica. Pino Guidi
Dati catastali
GROTTA PRESSO LA GROTTA ANTICA 6043 VG
CTR 1:5000 Prosecco; pos. 130 43″ 37” 3 450 42 51” 2;
quota ingr. m 240; lung. m 26; prof. m 24, pozzo est. m 4, i. m 2,5 – 3,5 – 12.
Ril. Guidi, Carini, Prelli 6.9.1997 e Bene Savi
13.9.1997.