Progressione n. 70

Dopo il numero precedente monografico, dedicato alla memoria del Presidente Carlo Finocchiaro,
Progressione 70 ritorna alla sua consueta veste di cronaca delle attività della CGEB.
Il numero si apre con la riflessione di Pino Guidi sulle motivazioni che spingono oggi gli
speleologi nelle loro esplorazioni: ludico-sportive, curiosità, studio: una speleologia che guarda
se stessa e non le grotte.
Per il Carso domina la ricerca del Timavo, con i lavori del 2022 e del 2023 nella 87 VG,
con una nuova speranza all’Abisso della Volpe, con il ricordo – è il venticinquesimo anno della
scoperta del Timavo alla Lazzaro Jerko. Conclude il capitolo Carso la ricerca della mitica e
perduta Grotta Nera.
I due articoli più corposi riguardano la spedizione di sette soci in Paraguay. In collaborazione
con Enti governativi paraguaiani è stato avviato uno studio di tutela ambientale, con
l’intento di rendere turistiche alcune grotte all’interno di un territorio pesantemente sfruttato
dall’attività mineraria ormai dismessa, nell’ottica di migliorare le condizioni socio-economiche
della popolazione. L’altro articolo riguarda l’aggiornamento catastale di una quarantina
di grotte in Slovenia.
Ma non solamente di esplorazioni tratta questo numero: E. Polli ci parla della speleo
flora nel Baratro degli Orsi, E. Merlak di un particolare tipo di conglomerato rinvenuto in Val
Rosandra e A. Giorgi informa sui primi risultati di una nuova metodologia per il rilievo geomorfologico
in grotta. La ricerca si integra con la Didattica: dal 12 al 14 maggio si è tenuto,
presso la Grotta Gigante, il “Corso avanzato di geomorfologia carsica ipogea applicato alla
fase esplorativa, documentativa e di rilevamento topografico in grotta” della SNS del CAI,
realizzato in partnership dalla Commissione Grotte “E. Boegan” con il Laboratorio speleologico
e di tecniche fluorimetriche APS ETS di Farra d’Isonzo (GO). Nell’agosto si sono tenuti
a Trieste gli esami per Istruttore Nazionale e Istruttore della Scuola Nazionale di Speleologia,
organizzati dalla CGEB insieme al Gruppo Grotte della Associazione XXX Ottobre.
La Grotta Gigante è presente in questo numero con un servizio sui quarant’anni delle
calate della Befana e sulle due mostre fotografiche tenute nel suo Museo (Antonio Iviani
(Ivancich), Carlo Finocchiaro).
Ricca la parte dedicata alla storia con contributi di Merlak, Sello, Padovan e Bone: la
rievocazione di un’esplorazione all’inghiottitoio di Slivie (allora in Jugoslavia), il ricordo di Luciano
Medeot, le avventure dei Cinesi della CGEB e le birichinate dei fratelli Bone come pure
nutrita la rassegna bibliografica.
Come d’uso le ultime pagine – purtroppo molte – sono dedicate al doveroso, triste, ricordo
dei nostri morti.

Per la redazione Serena Senes