Marjan Wilhar

MARJAN WILHAR – (1984 – 2020)

Marjan Vìlhar sì avvicina alla speleologia in veste di guida alle famosissime grot­te del suo paese natale; qui conosce alcuni soci del gruppo grotte di Postumia, il “Luka Cec” che lo introducono nel 2006 alla speleologia attiva. Da subito si distingue per eccellente preparazione fisica, capacita tecnica spirito di squadra. Carattere aperto, curioso avventuroso, inizia ben presto a uscire dai geografici della Slovenia per scoprire nuovi luoghi e conoscere nuove persone. Nel 2008 partecipa ad una spedizione speleologica slovena in Montenegro e, l’anno successivo alla   spedizione ItaIo-Slovena (CGEB – Federazione Speleologica Slovena), dove vengono riprese le esplorazioni della cavità “Shpella Zeze” e nelle zone carsiche adiacenti. Date le fortunate prosecuzioni scoperte e il grande potenziale carsico di Zeze i due gruppi tornano in Albania con cadenza annuale e Marjan è sempre presente. Nel 2017 coordina senza indugi le esplorazioni con la sua mini-squadra in zone remote e, grazie anche a un buon lavoro di topografia, rendono Shpella Zeze la grotta più estesa del paese. Partecipa inoltre a delle spedizioni in Laos, Nuova Zelanda e Australia, con il Gruppo Grotte Brescia, (2017); nel 2019 partecipa alla internazionale dell’United States deep Kaving Team al sistema Chevè in Messico (- 1488 m). In Slovenia negli ultimi anni è presente come speleo di spicco in numerosissime punte esplorative sia sulle Alpi Giulie Egidio-Veliko Sbrego (-1398 m) Skaòarja (– 911 m) e il recente Macola (- 1016 m) sia sul carso classico Bojanova – Jama-Predjamski system (13,9 Km). Nel 2012 entra nel soccorso speleologico Sloveno (JRS): doti fisiche e rapida capacità di apprendimento lo portano a divenire soccorritore a pieno titolo nel 2013 è responsabile della stazione JRS di Postumia nel 2019. Durante la sua militanza nel soccorso partecipa a più di cento eventi tra interventi ed esercitazioni ed è sempre presente a quelle congiunte con la II delegazione dell’FVG del CNSAS. Oltre alla speleologia è un appassionato di torrentismo e corsa in montagna dove si cimenta spesso in competizioni di ultra-rail e ultra marathon. Un infortunio al ginocchio durante una di queste gare lo porta ad avvicinarsi alla mountain-byke; al rientro da una escursione in bici, in località Strmca (vicino a casa), si scontra con un’automobile decedendo immediatamente a causa delle gravissime lesioni. Viene cosi a mancare una rara figura di fortissimo esploratore al contempo mite e umile, sempre altruista e in prima fila per aiutare anche chi rimaneva indietro, in grotta, in montagna e nella vita di tutti i giorni. Lo salutiamo commossi con una immaginaria manata sulle spalle e un largo sorriso, come eravamo abituati a salu­tarci, finite le spedizioni albanesi, sapendo, in realtà, di rivederci presto: “addio Marjan” sapendo che questo amaro addio rimarrà stavolta immutabile.

Riccardo CORAZZI