ATTIVITÀ PALACELAR 2018

Quest’anno l’attività è iniziata con la pri­ma funivia a luglio. Abisso del Pero: Giannetti assieme a vec­chie e nuove leve ha riarmato e rilevato col distoX fino -250 e ora bisogna tornare a finire fino -550 . Quest’abisso, collegato con il Net 10, è molto interessante per il cambio d’aria che c’è a -550: da questo punto abbiamo ar­rampicato per 50 metri e ormai ci mancano solo 5 metri per superare lo specchio di faglia ed entrare in una ventosa finestra. A fine agosto tra una pioggia e l’altra ho avuto giusto il tempo di portare la gioven­tù fresca di corso a far pratica di meandri e sacchi in Zeppelin per  sostituire le corde fino -120 (7 ore di gimcana stile spartan race) e iniziare l’armo dell’abisso Amore Quanto Latte.

In quest’ultimo, una strettoia “inesi­stente” nel 1997 (in 21 anni sono cresciuto un po’…) mi ha visto impegnato in un torneo di turpiloquio e grazie ai giusti epiteti divini sono riuscito a passarla. Purtroppo non tutti hanno sussurrato le parole giuste e sono ri­masti dall’altra parte. Deciso a risolvere il problema torno ad allargare il passaggio con l’aiuto di Ultimo e Lorenzo. Adesso si passa comodi e in due punte armo fino al vecchio fondo di -597 consta­tando che il sifone terminale non è altro che una pozzanghera impraticabile e che il livello dell’acqua (fine dicembre) non è sceso di un millimetro e anzi si vedono ancora le scritte dell’estate 1997… Adesso mi rimane da vedere il fondo di -610 prima di concentrarmi sul meandrone che porta al fondo di -745. Ricordo che Amore Quanto Latte è un abisso scoperto nell’estate 1997 e noi del­la C.G.E.B. esplorammo la via del fondo di -745 senza essere mai stati nei primi due fondi fatti dagli amici bresciani e veronesi. Al momento non c’è ancora un fondo ufficiale e lo Zeppelin scorre là sotto… Con la scoperta delle nuove zone lonta­ne dello Zeppelin mi sono intestardito nel trovare una via più semplice per raggiun­gerle e Amore Quanto Latte è in un’ottima posizione e spero ci regali qualche soddi­sfazione.

Sifone fondo -597 (foto M. Sticotti)

In Gronda Pypote invece siamo riusciti a bypassare il vecchio fondo di -735 ferman­doci purtroppo in frana a -810… ma per que­sto vi consiglio di leggere l’articolo del buon Giannetti. Infine con Lorenzo abbiamo sceso un vecchio buco C.G.E.B. dei primi anni ’80 caduto nel dimenticatoio dove una condotta ventosa a -100 necessita di una piccola di­sostruzione. Questa grotta si trova all’ inizio del canale del Lavinal Lung e più sotto scorrono le zone più remote dello Zeppelin…. Direi che un po’ di carne sul fuoco c’è… come sempre sono graditi ospiti perchè in 2 non si riesce mai a finire tutto!! Hanno contribuito: Commissione Grotte Eugenio Boegan: Gianni Giannetti Cergol, Cristina Michieli, Alessio Cavatappi Busletta, Tom Kravanja, Adriano Balzarelli, Lorenzo Marini, Patrizia Pacia Squassino, Spartaco Scrat Savio, Pa­olo Totò Bruno de Curtis e Paolo Scrooge Gabbino Società Alpina delle Giulie: Marco Armo Armocida, Mauro Norbi Norbedo, Vincenzo Enzo Caruso, Domagoi Ultimo Korais e Car­lo Karlovacko Milos. Zgur a tutti.

Marco Cavia Sticotti

                                   (foto P.B. De Curtis)