Libero Boschini (1935-2019)

Pubblicato su Progressione 66

Sullo scadere dell’inverno 2018-2019 la Commissione Grotte ha perso uno dei suoi più vecchi e affezionati membri: Libero Boschini jr. detto Bibi.

Aveva cominciato a fare la sua attività con la Boegan dalla seconda metà degli anni ’80, aspettando poi una decina d’anni prima di entrarvi ufficialmente. Ma il suo ingresso nel mondo delle grotte risale a parecchi decenni prima.

Nato a Trieste il 20 agosto 1935, aveva cominciato ad andare in grotta nei primi anni ’50 con il G.T.S. – Gruppo Triestino Speleologi, in quegli anni considerato uno dei più forti sodalizi speleologici d’Italia. Nel 1953 era diventato loro socio e con loro partecipava nello stesso anno in Lombardia all’esplorazione della Grotta Guglielmo, definita La Terribile, una delle grotte considerate allora delle più difficili. Nel luglio di tre anni dopo prendeva parte in Piemonte alla spedizione del G.T.S. al Gaché, ostico abisso nelle Alpi Marittime, impresa funestata dalla tragica morte del suo amico Lucio Mersi, amico che ricorderà – qualche mese più tardi – in Sardegna – al 7° Congresso Nazionale di Speleologia e con un necrologio sulla rivista Rassegna Speleologica Italiana. Sempre con il G.T.S. nel 1959 è in Friuli alla Grotta di Viganti, 66 Fr, nella spedizione in cui viene raggiunto il lago finale e completato il rilievo (non portato a termine nella esplorazione del 1952); due anni dopo segue il Gruppo impegnato nell’esplorazione della Grava di Vesolo in Campania, nell’ambito della grande spedizione organizzata dal vulcanico e poliedrico speleologo polese Pietro Parenzan. Ancora con il G.T.S. nel 1969 rileva nel cividalese la Grotta dei Gatti, 1016 Fr.

Diplomato all’Istituto Nautico di Trieste, si impiega quale ufficiale di macchina, ma dopo aver girato il mondo per alcuni anni su vari bastimenti, trova lavoro sul continente, in particolar modo in Piemonte e nel Veneto. In Piemonte, fra il 1964 e il 1966, fa attività con il Gruppo Speleologico Piemontese, di cui è membro aggregato (voragine del Giaset); nell’agosto 1965 prende parte, con la squadra di soccorso torinese, al recupero della salma dello speleologo Gianni Piatti, precipitato nell’ultimo pozzo della Grotta Guglielmo. Nel Veneto aveva fatto base a Padova, città in cui ci raccontava di avere costituito un piccolo Gruppo Grotte con cui andare in grotta.

La sua collaborazione con la Commissione Grotte risale al 1986, anno in cui è sul Canin con Franco Gherbaz a posizionare con il tacheometro le maggiori cavità dell’altopiano. Dopo l’esperienza del Canin stringe un fraterno sodalizio con Gherbaz, speleologo e abile e preciso rilevatore negli anni ’50, poi alpinista accademico del C.A.A.I. e da poco restituito alla speleologia. Con lui una buona metà degli anni ‘90 è in Val Rosandra a scavare in varie grotte fra cui alla Curta de Lucio, 5800 VG (nuovo e più comodo ingresso della chilometrica Grotta Gualtiero, 5730 VG); nel 1993 è con Roberto Barocchi ad aprire grotte nella cava di Sistiana, nel 1994 torna nuovamente in Val Rosandra con Franco Gherbaz, con cui collabora nella campagna di scavi che portano alla realizzazione del piccolo complesso “Pepi de Botazzo”, sistema costituito dal collegamento di tre cavità (Grotta sopra Bottazzo, 3971 VG, Grotta Pepi de Botazzo, 5843 VG e Ciaspa’s Passage, 5844 VG). Nel 1994, oltre a proseguire i lavori al complesso Pepi de Botazzo, partecipa agli scavi che portano al raddoppio dello sviluppo della Grotta Ferroviaria, 4352 VG, e contribuisce alle ricerche alla Grotta di Fünfenberg, 5846 VG. Negli anni seguenti è sul Carso con il gruppo di scavatori della Commissione che colleziona una ventina di grotte nuove ed è anche alla Grotta Gigante per le prime ricerche di nuove diramazioni.

Infine, fra il 1997 ed il 1999 fa parte dello “zoccolo duro” (con cui colleziona quasi un centinaio di presenze) degli scavatori che raggiungeranno il Timavo ipogeo sul fondo della Grotta Lazzao Jerko, 4737 VG. Il gruppo di scavatori ricorda – oggi con commozione – quando, giunti nella Sala del Picchio, primo ambiente naturale dopo l’ottantina di metri di scavi nella frana, tira fuori dallo zaino una bottiglia di spumante e sei bicchieri ‘flute’ per brindare all’arrivo, finalmente, alla fine degli scavi fra massi instabili, in una grotta vera.

Dopo la conclusione degli scavi alla Lazzaro Jerko, lungi dall’abbandonare la speleologia come aveva confessato di voler fare, nel gennaio 2001 è alla Gigante ove collabora con Maria Pia Zay nei lavori di esplorazione e rilievo di un ramo già visto dai grottisti del Club Touristi Triestini alla fine dell’Ottocento presso l’Ingresso Alto, ma non rilevato e poi dimenticato e riscoperto solo un secolo dopo. Anche la Grotta delle Geodi, in cui nel 2004 Luciano Filipas aveva iniziato una dura campagna di scavi, vedrà l’apporto dell’anziano grottista che, incanutito ma non domo, parteciperà nel 2007, ormai settantaduenne, ai lavori per l’apertura di Arva 3, ovvero Via Augusta, l’ingresso alto della Grotta Impossibile, 6300 VG.

Ma il contributo di Bibi alla Commissione Grotte non è limitato all’attività sul campo. Oltre ad aver operato nella redazione di Progressione dal 2002 al 2007, ha dato una mano alla gestione della pubblicità per la Grotta Gigante, girando per più anni con il furgone sociale carico di materiale pubblicitario – volantini, manifesti – da consegnare ai campeggi e alle aziende turistiche lungo la costa Adriatica.

Presente a quasi tutte le manifestazioni socioculturali – congressi, incontri, meeting – del mondo speleologico locale e nazionale, Bibi è stata una delle anime della mostra celebrativa dei 120 anni di vita della Commissione Grotte, mostra che ha poi voluto portare a Casola in occasione dell’incontro annuale della speleologia italiana (non chiedendo neppure il rimborso dell’albergo: per i quattro giorni della manifestazione ha dormito, assieme al consocio che lo accompagnava, nel furgone sociale …).

Gli ultimi anni della sua movimentata vita li trascorre, con il fisico ormai minato, in una casa di riposo. Chiude gli occhi, per l’ultima volta, il 12 marzo 2019.

L’estremo saluto glielo ha dato, assieme ai famigliari, un gruppo di amici il mattino del 23 marzo 2019, in una serena e ventilata giornata di primavera.

Pino Guidi

E’ stato membro della Commissione Grotte dal 2000 al 2016

Notizie su Libero Boschini si trovano in:

  • 1964: L’Assemblea di fine anno, Grotte, Boll. del G.S.P., 25: 3-4, Torino 1964
  • 1965: Notiziario, Grotte, Boll. del G.S.P., 27: 9-10, Torino 1965
  • Barocchi R., 2019: Bibi cuoco, Cronache ipogee, 3/2019: 3, Trieste marzo 2019; pure su Sopra e sotto il Carso, a. 8, 3: 56, Gorizia marzo 2019
  • Bottegal M., 1996: I nostri soci, 50 anni di attività del Gruppo Triestino Speleologi, Trieste 1996: 94-95
  • Guidi P., 2019 – Boschini Libero, Alpi Giulie, a. 113, n. 1/2019: 91-92
  • Guidi P., 2019 – Anche Libero Boschini se ne è andato, Cronache ipogee, 3/2019: 3, Trieste marzo 2019; pure su Sopra e sotto il Carso (Libero Boschini silenziosamente se ne è andato), a. 8, 3: 55-56, Gorizia marzo 2019
  • Guidi P., 2019: Anche Libero Boschini, Bibi per gli amici, se ne è andato, Scintilena, 25 marzo 2019
  • Marini D., 2001: Le grotte del Carso triestino dalla preistoria ai giorni nostri, Gruppo Spel. Flondar ed., Duino Aurisina, vol. II, pp. 184
  • Mosetti C., 1972: Venticinque anni di attività del Gruppo Triestino Speleologi, Trieste 1972: 3-49; ristampato nel 1996 su “50 anni di attività del Gruppo Triestino Speleologi”, Trieste 1996: 5-39 (foto di gruppo con L. Boschini alle pagine 24, 28 e 29)
  • Pozzo R., 2006: Un incidente speleologico in Piemonte (in ricordo di Lucio Mersi), Grotte Boll. del G.S.P., a. 48, n. 145: 60-62, Torino gen.-giu. 2006

Scritti speleologici di Libero Boschini

  • In ricordo di Lucio Mersi, Atti del 7° Congr. Naz. di Spel., Sardegna 1955, Mem. III di Rass. Spel. Italiana, Como 1956: 71
  • Lucio Mersi, Rass. Spel. Italiana, 8 (1): 36, Como marzo 1956
  • Recensioni, Grotte, a. 8, n. 27: 52, Torino mag.-ago. 1965
  • Ricordo di cinque grottisti degli anni ’50, Progr. 39: 88, Trieste, dic. 1998
  • Il fondo di Piaggia Bella” di Giovanni Badino, Progr. 41: 63, Trieste, dic. 1999
  • In memoria di Lucio Pipan (27.10.1921 – 16.8.1999), Progr. 41: 70, Trieste, dic. 1999
  • Festeggiati a Verona i cinquant’anni della Società Speleologica Italiana, Progr. 42: 41, Trieste, giu. 2000
  • Lazzaro Jerko. Il Pozzo Bibi, Progr. 43: 44-45, Trieste dic. 2000
  • La Grotta meravigliosa di Lazzaro Jerko. In mostra a Rupingrande, Progr. 43: 80, Trieste dic. 2000
  • Serata culturale sul Carso Isontino, Progr. 43: 81, Trieste dic. 2000
  • Trent’anni del Gruppo Grotte Sacile, Progr. 44: 50, Trieste giu. 2001
  • Odissea nel Corchia 2001, Serravezza Lucca 1-5 novembre 2001, Progr. 45: 81, Trieste dic. 2001
  • Presentato il libro sulle testimonianze romane alle foci del Timavo, Progr. 45: 82-83, Trieste dic. 2001
  • Timavo, fiume misterioso, La Rivista del Club Alpino Italiano, 122, 4/2001: 71-75, Milano mar.-apr. 2001
  • La meravigliosa grotta di Lazzaro Jerko, La Rivista del Club Alpino Italiano, 122, 10/2001: 69-73, Milano set.-ott. 2001
  • Ittioliti, Progr. 46: 59, Trieste giu. 2002
  • La Valle dello Judrio, Progr. 46: 60, Trieste giu. 2002
  • 22° Triangolo dell’Amicizia, Progr. 46:61, Trieste giu. 2002
  • Barcis 2002, Progr. 46: 62, Trieste giu. 2002
  • Centro visite Doberdò, Progr. 47: 53, Trieste dic. 2002
  • Montello 2002, Progr. 47: 54, Trieste dic. 2002
  • XXV Congresso di speleologia francese, Progr. 48: 80-82, Trieste giu. 2003
  • Gigante e Bavisela, Progr. 48: 84 giu. 2003
  • Tavola Rotonda sulla salvaguardia delle acque, Progr. 49: 70, Trieste dic. 2003
  • Assemblea soci della SSI, Progr. 51: 87-88, Trieste dic. 2004
  • Il fenomeno carsico delle Alpi Carniche (Friuli), Progr. 51: 89, Trieste dic. 2004
  • Proteo, Progr. 51: 91, Trieste dic. 2004
  • Agosto in Gigante, Progr. 51: 95 dic. 2004
  • Targa in ricordo di Lucio Mersi, La Gazzetta dello speleologo, 105: 2, Monfalcone ago. 2005
  • 25  26  27 giugno 2005. Triangolo dell’Amicizia, Progr. 52: 83, Trieste gen.-dic. 2005
  • Agosto 2005 in Grotta Gigante, Progr. 52: 89, Trieste gen.-dic. 2005
  • Il XX Congresso Nazionale di Speleologia, Progr. 54: 105-106, Trieste gen.-dic. 2007
  • Addio a Giulio Cappa, Progr. 63: 190, Trieste gen.-dic- 2016

Pino Guidi