ALBANIA 2016 – PERR e BOSHIT
Pubblicato sul n. 63 di PROGRESSIONE anno 2016
Passa un anno e siamo di nuovo qui! In furgone, destinazione Albania. Alla squadra si sono aggiunti Tom e Silvia, per Tom è la seconda volta alla “Perr e Boshit”, c’era già stato con i soci Marini e Balzarelli alla ricerca del sentiero più agevole per raggiungere la grotta, per Silvia invece è la prima volta. Dopo le solite interminabili ore di viaggio arriviamo al passo sopra la valle di Thet e dopo tre quarti d’ora di sterrato la raggiungiamo. Speravamo che la strada fosse migliorata, la troviamo invece peggiorata, con buche sempre più profonde ed un guado che al ritorno ci costringerà a più di un tentativo per essere oltrepassato. Passiamo il primo giorno a Thet a preparare tutto il materiale, contrattare per i muli e chiacchierare con Rosa e Paska, madre e figlia gestrici del rifugio. L’indomani siamo svegliati dal rumore della pioggia, aspettiamo un paio d’ore incerti prima di capire se i mulattieri arriveranno ma alle 10 di mattina finalmente li vediamo, tiriamo un sospiro di sollievo e cominciamo a stivare il materiale sui “basti”. Dopo una breve pausa alla malga “Fushi Denelit” a base di formaggio di pecora, caffè e latte acido ci dirigiamo verso il passo di quota 1900. Poco prima del passo siamo costretti ad abbandonare i quadrupedi e trasferire il loro carico sulle nostre spalle, il sentiero qui si fa troppo pericoloso per essere affrontato da loro. Dopo un paio d’ore di cammino, con le ultime luci finiamo di montare il campo e finalmente possiamo goderci il panorama che dà sulla valle di Curraj Eperm. Nei giorni successivi ci siamo divisi in più squadre viste le numerose diramazioni della grotta, ma solo nell’ultima giornata di esplorazione è stata trovata, con una arrampicata artificiale, una condotta di discrete dimensioni, lunga 180 metri che si affaccia su di un salto valutato 30 metri.
Questa scoperta è stata molto importante perché esaminato il rilievo si è potuto constatare che questo pozzo di 30 metri si dirige verso il grande ambiente oltre la frana del ramo a monte della grande galleria, sicura prosecuzione della stessa.
Purtroppo per l’esaurimento del materiale non siamo potuti scendere in questo ambiente, cosa che ci motiva per una prossima esplorazione. Durante la spedizione è stato rilevato un chilometro di nuove gallerie e in una battuta di zona sulla cresta sommitale del monte Boshit sono stati individuati diversi pozzi, di cui uno profondo una cinquantina di metri, molto promettente. Hanno partecipato alla spedizione Adriano Balzarelli, Rocco Romano, Tom Kravanja, Lorenzo Marini, (CGEB), Silvia Foschiatti, Eugenia Mattiello, Sandro Tarsi (SAG).
Rocco Romano