Resoconto spedizione Commissione Grotte “Eugenio Boegan” in Cile 2014

 

Resoconto spedizione Commissione Grotte “Eugenio Boegan” in Cile 2014

Le esplorazioni principali si sono svolte con l’organizzazione di due campi nel deserto del Salar di Atacama. Il primo campo è durato tre giorni (22-23-24 novembre 2014), orientato a completare le esplorazioni della “Grande Quebrada” (scoperta ed esplorata nelle precedenti spedizioni) e per tracciare una strada comoda per raggiungere i pianori in alta quota; la speranza dei primi giorni era di uscire sugli altipiani di quota 2500slm tramite la “Grande Quebrada”, evitando le faticose camminate sotto il sole tra i 40° e 50°. Purtroppo tutte le uscite alte (ingressi in quota) finivano in zone impraticabili, tra frane e guglie di sale. Dopo questi primi tre giorni passati velocemente nel deserto, siamo tornati alla base nel paese di San Pedro, spendendo due giorni al riposo e organizzando il prossimo campo. Alla mattina del 27 novembre, alle 5, siamo ripartiti puntando gli altipiani della “Cordillera de la Sal”, raggiungendo la meta dopo tre ore di fuoristrada e altre tre ore abbondanti a piedi. Verso mezzogiorno siamo giunti al campo all’interno della cavità denominata “Gola Profonda” (giusto in tempo prima del picco solare). Da qui sono riprese le esplorazioni lasciate l’anno precedente riprendendo in prima battuta l’ amonte della cavità, che purtroppo non ha dato “ingrottamenti” di rilievo. Dopo una notte freddissima ci siamo spostati ad esplorare una gola parallela, il cui ingresso è molto suggestivo, una enorme depressione costellata da guglie di sale. Con semplicità è stato raggiunto il piano inferiore di scorrimento idrico dove delle gallerie ci hanno permesso di congiungerci verso valle con “Gola Profonda”, mentre amonte la galleria, dopo svariate centinaia di metri ci ha fatto raggiungere la base di un grosso pozzo (64mti) con alla base un bellissimo lago salato: qui finiscono le esplorazioni della giornata, 64mt di pozzo da arrampicare in artificiale con 40° sono un po’ troppi, meglio andar cercare un ingresso più alto. All’indomani il pozzo ipotizzato non si è fatto di tanto attendere: saltino di 12mt e via di nuovo in condotte e gallerie verso nuovi vuoti sconosciuti…spuntiamo alla luce del sole e dopo pochi metri eccolo, proprio lui, il bel pozzacchione del giorno precedente. Verifichiamo che verso monte la grotta riprende e a un certo punto sbuca in una grande gola con pareti alte anche più di 50mt; alla nostra destra una caverna con una condotta fortemente ventilata…non esitiamo, ci tuffiamo dentro. Proseguiamo ad esplorare e a rilevare ad ogni passo, seguendo la forte corrente d’aria presente che ci indica la strada della superficie…davanti ai nostri occhi un scenario extraterrestre..”Benvenidos su Marte!!!”

Sarà questo il nuovo nome d’ingresso del sistema carsico della “Codellera de la Sal”. Davanti a noi un scenario spaziale, esoterico… non c’era nulla di prezioso ma solo sale e polvere a rendere quella porzione del nostro pianeta così interessante. Da questo nuovo punto raggiunto, si è potuto constatare che il sistema continua verso nuove zone d’assorbimento, non ancora indagate. In ogni caso ritorniamo ancora sul ramo principale della cavità e come già visto dalla superficie esterna, il sistema s’ingrotta nuovamente verso l’ignoto; il sole è al tramonto e mette pure fine a questa giornata esplorativa ricca di emozioni e nuovi orizzonti.

Grazie all’impegno dei nostri soci nel corso degli anni precedenti, oggi si e riusciti a far conoscere e esplorare la zona carsica più interessante del “Salar” e il suo sistema idrico, formato per il momento dai quattro principali ingressi del sistema che sono “Quebrada Lago Salado – Quebrada Gola Profonda – Quebrada Benvenidos su Marte, – Pozzo Dario Cressi”

Quest’anno lo sviluppo planimetrico rilevato ha superato i 3km, che associati ai 1,9km dell’anno precedente, fa assumere al “Sistema Dario Cressi” i 5km rilevati (l’esplorato attende ancora centinaia di metri da rilevare), diventando la terza grotta più lunga nel sale nel mondo: non ci resta che sognare fino al prossimo anno.

Federico Deponte

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