Renato Timeus

 

Renato TIMEUS – Trieste 01.02.1888 – Trieste 04.02.1981

Di famiglia triestina benestante (era nipote del chimico e idrologo Guido Timeus) frequenta il Ginnasio Comunale nella città natale conseguendo la matura nel 1906; laureatosi in Giurisprudenza a Graz consegue poco dopo la patente di Segretario Comunale. Dal 15 maggio 1911 al 6 novembre 1912 (con sette mesi di interruzione per il servizio militare) lavora come praticante legale presso il Tribunale Provinciale.
Inizia la carriera nel Comune di Trieste il 16 febbraio 1914 ove è assunto con la qualifica di Diurnista di concetto. Allo scoppio della guerra espatria e si arruola volontario nell’esercito italiano: rimarrà al fronte tre anni, tre mesi e sette giorni, tornando a casa con una croce al merito di guerra. Finita la guerra riassume servizio nell’amministrazione comunale con la qualifica di Segretario Magistratuale; nel frattempo diventa legionario dannunziano, partecipando alla marcia su Fiume, città in cui rimane ben quindici mesi. Ripreso servizio nel 1923 ottiene la nomina a Segretario e nel 1928 quella di Capo dell’Ufficio di Stato Civile.
Nel 1929 rappresenta il Podestà di Trieste nel Comitato per la Valorizzazione delle Grotte di San Canziano, Comitato la cui attività seguirà sempre da vicino, soprattutto nella sua veste di Vicepresidente della società Alpina delle Giulie.
La sua carriera nel Comune di Trieste prosegue ininterrotta, divenendo Capodivisione nel 1930 e Direttore della sezione V dell’Ufficio Tecnico Comunale nel 1931, ufficio in cui rimane sino al 1° giugno 1945 allorché viene sospeso dal servizio in seguito all’epurazione (dirigenti, impiegati e operai venivano allontanati da posto di lavoro se sospettati di essere stati fascisti) sino a che la Commissione Centrale di Epurazione lo reintegra. E’ collocato a riposo con decorrenza 1° settembre 1953.
Entrato all’Alpina delle Giulie nel 1909 (nella Sezione Universitaria), ne diviene Vicepresidente nel 1922 e poi Presidente nel 1960, carica che manterrà per un paio di mandati. Sin dal suo ingresso nell’Alpina è chiamato a ricoprire incarichi di vario tipo: sarà nelle Commissioni alle Escursioni, alla Montagna, per i Sentieri, Segnavie e Belvederi, ma soprattutto sarà presente nell’ambito delle conferenze.
Anche se non risulta abbia mai fatto speleologia attiva, è sempre stato vicino alla Commissione Grotte, presente a tutte le manifestazioni sociali, cene annuali comprese. Nel 1921 prese parte alla complessa spedizione alle Grotte Capovolte di Popecchio, in Istria, documentando fotograficamente, assieme a Giovanni Jenull, le varie fasi dei lavori volti a raggiungere la cavità che si apre sul fianco scosceso di una parete aggettante.
Quando, nel 1929, si costituisce il Comitato per la Valorizzazione delle Grotte di San Canziano è delegato dal Podestà di Trieste a rappresentare l’Amministrazione Comunale.
Durante tutti gli anni ’30, nella sua veste di vicepresidente dell’Alpina fa gli onori di casa in tutte le occasioni in cui erano di ruolo le grotte: Congresso Speleologico Nazionale, inaugurazione dei grandi lavori a San Canziano, accompagnamento di autorità varie nelle grotte turistiche gestite dall’Alpina (nel 1935 accompagna, assieme a Cobolli-Gigli, a San Canziano il ministro Razza).
Nel 1963 domanda di entrare nella Commissione; per l’appoggio dato all’attività della stessa nella sua veste di Presidente della Società Alpina delle Giulie, il Direttivo della Commissione ritiene opportuno nominarlo socio onorario ma in questa veste rimane un anno soltanto, perché vuole essere considerato un socio normale, alla stregua di tutti gli altri: apparirà così negli elenchi della Boegan sino al 1980.
Mentre ha lasciato parecchi scritti di montagna, in ambito speleologico possiamo ricordare il commosso ricordo di Sergio Gradenigo, illustre socio della Commissione Grotte degli anni ’20 dell’altro secolo, pubblicato nelle pagine 50-53 del numero 63 (1968) di Alpi Giulie e una nota su di un diario di Giuseppe Sillani, membro della Commissione caduto nella prima guerra mondiale.
 E’ stato socio della Commissione Grotte dal 1963 al 1980.

Ulteriori notizie su Renato Timeus si possono trovare in:

Finocchiaro C., 1981: Relazione dell’attività della Commissione Grotte “E. Boegan” nell’anno 1980, Atti e Memorie della Comm. Grotte “E. Boegan”, vol. XX (1980): 7-15, Trieste 1981
R., 1981: Renato Timeus, Alpi Giulie 75: 21-25, Trieste 1981