EUGENIO GAIRINGER – 1844 – 1904
E’ stato socio della Commissione Grotte dal 1885 al 1886.
Testo pubblicato su Alpi Giulie 9 (6): 137-140, Trieste nov.-dic. 1904
[…] Nato a Trieste nel 1844, laureatosi in matematica nell’Ateneo di Padova, Eugenio Gairinger venne spinto ben presto dai suoi prediletti studi sulla nuova conduttura d’acqua per Trieste, dei quali egli diede più tardi in sintesi in una relazione insigne (1882), a percorrere la regione carsica, a scrutarne i misteri idrologici, a desiderare ch’essa fosse meglio conosciuta ed apprezzata. Sicché, quando sorse fra noi la prima idea d’una società alpina che si prefiggeva, fra l’altro, anche l’esplorazione sotterranea del Carso, Egli fu tratto spontaneamente ad appoggiarla e ad amarla, scorgendo in essa l’ente che poteva accogliere e vivificare nel suo seno le passioni sportive non solo, ma anche l’amore per quelle ricerche scientifiche alle quali Egli dedicava un culto verace; e fu tra i nostri soci fondatori.
Ma un tal uomo mal poteva starsene nell’ombra in un sodalizio come il nostro, e quando appunto si volle ampliarne la sfera d’azione abbracciando in fraterno amplesso Trieste, l’Istria e il Goriziano, fu ad Eugenio Gairinger che toccò l’onore di dirigerne le sorti, ed a noi il vanto d’averlo a nostro capo.
Eletto presidente nel Congresso generale ordinario dell’8 Febbraio 1886, per tutta la durata della sua presidenza (fino al 28 Marzo 1892) Egli fu l’anima della Società Alpina delle Giulie, ne fu la mente direttrice, il braccio operoso. Da povera ancella, la nostra Società diventata “donna di provincie”, estese l’attività sua all’intera Regione Giulia, ne chiamò a raccolta tutte le forze alpinistiche, quanti fra noi amano la vita libera dei monti, quanti li percorrono con passione di studioso e d’artista, quanti vogliono conoscere la terra in cui sono nati da figli devoti e intelligenti.
Eugenio Gairinger fu il nostro presidente ideale, perché comprese l’alta e patriottica missione della nostra Società, e nell’esercizio delle sue funzioni presidenziali seppe accoppiare la severità dello scienziato ai nobili entusiasmi dell’alpinista. Egli alla nostra attività sociale tracciò un programma vasto e completo, alla cui attuazione tutt’ora intenti, noi, attraverso gli ostacoli che ci frappongono l’apatia e l’indifferenza, tendiamo alla meta ch’Egli pel primo ci aveva additata.
Sapienti cure dedicò ognora alle nostre pubblicazioni sociali, e negli “Atti e Memorie” degli anni 1886-1887 leggesi una sua dotta dissertazione “Sulla determinazione dei limiti estremi per la visibilità da punti elevati”, dove con rara maestria mette le rigide formole matematiche a profitto della poesia dei panorami alpini.
[…] Ben meritò Egli dunque, deposta per l’affollamento delle sue occupazioni la carica di presidente, che la nostra Società gli desse la più grande prova della sua riconoscenza, chiamandolo nel Congresso generale ordinario del 23 marzo 1900, a completare l’eletta triade dei nostri soci onorari con gli illustri Paolo Lioy e Giovanni Marinelli.
Spetta ad altri l’onore di ricordare quanto Eugenio Gairinger abbia fatto nel campo della tecnica a pro’ del suo paese natale, tracciando vasti progetti portuali, edilizi e ferroviari, quanto pure operasse nel patrio Consiglio e nella Delegazione, mentre sull’alto del colle di Scorcola Egli edificava il suo nido di pietra fra il verde del bosco, là in faccia alla sua Trieste da lui abbellita di sontuosi palazzi.
La mano fredda della morte si posò implacabile sui migliori dei nostri, ci rapì in breve volger d’anni la balda forza alpinistica di Antonio Krammer, la vigorosa passione speleologica di Guido Paolina, spense l’eletto sogno d’artista di Giuseppe Caprin, e la mente serena di scienziato di Eugenio Gairinger. […]
– Presidente della Società Alpina delle Giulie dal 1886 al 1892, nel 1900 viene acclamato Socio Onorario per le sue benemerenze verso l’Alpina
Bibliografia speleologica
- 1882: Il provvedimento d’acqua e l’allontanamento delle deiezioni urbane per la città di Trieste, Stabilimento Tipografico G. Caprin, Trieste 1882
- 1882: Relazione all’inclito Consiglio Municipale della Commissione speciale incaricata di studiare i provvedimenti d’acqua per la città di Trieste, Stabilimento Tipografico G. Caprin, Trieste 1882
- 1886: Relazione della delegazione Municipale e parere della Commissione ai provvedimenti d’acqua sulla offerta della Società d’Acquedotto Aurisina, Stabilimento Tipografico G. Caprin, Trieste 1886
- 1888: Pro acqua: resoconto stenografico delle conferenze tenute nel marzo 1888 presso la Società d’Ing. e Arch. di Trieste intorno all’Acquedotto combinato della Bistrizza e del Timavo Superiore o Recca per la città di Trieste, Tip. Caprin, Trieste 1888, pp.29
- 1890: Memoriale di sollecitazione all’inclito Consiglio Municipale per l’attuazione dell’acquedotto Bistrizza-Timavo Superiore (Recca), Atti della Soc. d’Ingegneri e Architetti di Trieste, 12 (3): 1-14, Ed. la Direzione Sociale, Stabilimento Tipografico G. Caprin, Trieste 1890
- 1891: Il provvedimento d’acqua per la città di Trieste. Resoconto stenografico della conferenza tenuta il 5 Dicembre 1889 presso la Società Triestina d’Igiene, Tip. Dolenc, Trieste 1891, pp. 27
- 1893: Sulle caverne dell’Istria (Lettere di T. Luciani), Atti e Memorie della Società Alpina delle Giulie, 1887-1893
- 1893: Sunto della conferenza intorno al progetto di provvedimento d’acqua per la città di Trieste, dal lago di Jamiano o Doberdò, tenuta il 9 dicembre 1890, Stabilimento Tipografico G. Caprin, Trieste 1893
- 1896: L’Acquedotto di Aurisina, Estr. dal Giornale Edile
Ulteriori notizie su Eugenio Geiringer si possono trovare in:
– – , 1904: Eugenio Gairinger, Alpi Giulie 9 (6): 137-140, Trieste nov.-dic. 1904
Generini E., 1884: Trieste antica e moderna, Tip. Editrice Mortera, Trieste 1884, pp. 520; ristampa anastatica, Libreria Int. Italo Svevo, Trieste 1968, pp. XIII, 571
MARINI Dario de Canedolo, 2010: Le grotte del Carso triestino dalla preistoria ai giorni nostri, vol. I, Duino Aurisina, 2010, pp. 168
Rutteri S., 1983: Trieste. Storia ed arte tra vie e piazze. Da San Giusto ai borghi nuovi, ed. LINT, Trieste 1983, pp. 470