PICCOLA GUIDA AI RILIEVI TECNICI DELLE CAVITÀ
Pubblicato sul n. 9 di PROGRESSIONE – Anno 1982
I rilievi delle grotte sono la rappresentazione grafica delle nostre esplorazioni; li eseguiamo per sapere dove siamo arrivati sotto terra e per valutare le eventuali possibiiltà di prosecuzione delle gallerie. Anche con l’aggiunta dei dati geologici, idrologici e meteorologici otteniamo il medesimo risultato.
Per le cavità tecnicamente più complesse accanto ai normali rilievi usiamo aggiungere dei rilievi tecnici, in cui siano resi evidenti le difficoltà, i pericoli, la quantità di materiale necessario all’esplorazione, l’«attrezzatura della grotta» (ad esempio spit, chiodi, corde fisse ecc.). Tutto questo riusciamo a decifrare da un rilievo tecnico ben eseguito ed ogni ulteriore discesa-ripetizione della cavità viene effettuata più facilmente.
RILIEVI TECNICI
Le sezioni longitudinali e le piante vengono di solito disegnate su fogli formato U.N.I. A 4 con scala massima 1:2000.
Nell’eventualità che le grotte siano di dimensioni maggiori usiamo adoperare più fogli. In questi disegniamo con appositi simboli l’attrezzatura della grotta, il numero e tipo dell’ancoraggio (p. es. spit, chiodo, concrezione). Per i singoli ostacoli (p. es. pozzo, meandro) indichiamo la profondità oltre al grado di difficoltà. Con ulteriori simboli distinguiamo anche gli altri elementi, importanti per la rapida e sicura progressione, come le correnti d’aria, i percorsi dell’acqua, il pericolo delle pietre instabili. Le parti più complicate (p. es. traversate, ancoraggi complessi) vengono ingrandite per renderle visivamente più comprensibili.
La tabella ha le seguenti rubriche:
- il numero dell’ancoraggio (numerato in direzione della progressione);
- la profondità del pozzo;
- la distanza tra i due frazionamenti;
- la descrizione dell’ancoraggio (specchietto a parte),
- descriviamo la posizione,
- la funzione (portante o di sicurezza) ed il tipo dell’ancoraggio;
- la lunghezza della corda (per ogni singolo pozzo);
- il grado di difficoltà (per ogni singolo pozzo od ostacolo separatamente).
- Le direzione sinistra e destra sono considerate nel senso della progressione; con le parole «in altezza» significa che l’ancoraggio è ad altezza d’uomo (cioè 160 – 180 cm dal suolo) e «su … cm» che l’ancoraggio è elevato dal suolo nella misura annotata. Quando non è segnata l’altezza vuol dire che l’ancoraggio è a meno di 160 cm dal suolo.
N. B. – Per i meandri, le gallerie orizzontali od inclinate, gallerie con fiumi, camini e pozzi che possiamo scalare o discendere senza far uso delle corde, riempiamo solo alcune rubriche delle tabelle.
I GRADI DELLE DIFFICOLTÀ
Nel 1976 la Commissione per la Sicurezza della Lega Speleologica Slovena aveva già fissato la scala dei gradi di difficoltà nelle grotte. Riassumerò le caratteristiche basilari:
- valutiamo le difficoltà degli ostacoli nelle condizioni locali ottimali;
- per i dettagli tecnici usiamo la scala supplementare «T»;
- i gradi delle difficoltà vengono contraddistinti dai numeri romani da I a VI, i dettagli tecnici con la lettera T ed il numero arabo da O a 3.
Conclusione
Lo scopo primario dei rilievi tecnici e di rendere così possibile le ripetizioni delle cavità in maniera rapida e sicura.
Nel malaugurato caso in cui sia necessaria un’operazione di soccorso sarà indispensabile un lavoro coordinato dei gruppi. Il responsabile potrà, usando il rilievo tecnico, fare più facilmente un piano dello svolgimento, tempo, numero di persone, attrezzatura supplementare, metodi di passaggio del ferito oltre gli ostacoli, ecc.
Suggerisco quindi, che i Gruppi Speleologici Italiani del C.A.I. ed anche della S.S.I. facciano stampare i moduli per le sezioni longitudinali e per le piante, le tabelle con le rubriche sopraelencate. Tutte devono contenere anche il nome della cavità (e/o della parte in esame), il numero catastale, il rilevatore e/o il disegnatore, il gruppo speleologico che l’ha eseguito, data del disegno, tecniche utilizzate nell’esplorazione (scalette, corde, metodo DED, ecc.).
Sarebbe opportuno che i rilievi tecnici fossero unificati in tutto il mondo.
Frane Maleèkar
(Inàtitut za raziskovanje Krasa SASU – Postojna (YU)