Domenico Battelin

 

Domenico BATTELIN + Trieste 8.4.1897

Protospeleologo triestino attivo nel XIX secolo.
Di lui A. Schmidl lo descrisse nel 1851 quale collaboratore nelle esplorazioni condotte a San Canziano (Aus den Höhlen, Abendblatt der Wiener Zeitung, 22.3.1851). E’ citato da G. B. Urban (Le Caverne di San Canziano, Il Tourista, a. V (5): 37, Trieste maggio 1898): “… il vigile civico A. Battelin di Trieste, strenuo ausiliario di Lindner nell’esplorazione delle grotte, scampato nel 1860 (sic) per mera combinazione all’eccidio della Grotta dei Morti, causa uno sfinimento successogli in fondo alla grotta per mancanza d’aria, morto povero perché mai da nessuno stipendiato, nel 1897.” che oltre ad errare sulla data della tragedia della Grotta de i Morti (1866 e non 1860) gli mette come iniziale del nome una A e non la D di Domenico.
M. Galli (Documenti inediti e biografie per una “Storia della speleologia”: La Grotta dei Morti, Mondo Sotterraneo, n. u. 1974-75, Udine 1975, pag.137) lo ricorda citando lo scritto di Urban e una relazione relativa i lavori alla futura Grotta dei Morti.
Il documento – relazione della Commissione Acque Recca recante la data 22 febbraio 1862 – è riportato da L. S. Medeot alle pagine 130-131 del saggio “Documenti inediti e biografie per una storia della speleologia (Friuli Venezia Giulia)”, pubblicato sul fascicolo 1973 di Mondo Sotterraneo : “… In quella giornata venne deciso di intraprendere i lavori in una cavità presso il valico del Monte Spaccato e di incaricare il pompiere Batteghin (recte Battelin), veterano di simili imprese”. Da quanto risulta dal rapporto del 22 febbraio – documento ritenuto dal Medeot nel suo insieme di non chiara interpretazione – una prima discesa vi venne effettuata il giorno prima, 21 febbraio 1862, fino a 54 metri di profondità.
Nel necrologio pubblicato su Spelunca del 1897 (Bull. A. 3, n. 11, 1897: Un vétéran des cavernes, pp 139-140) G. Marinitsch ricorda che il Battelin fu incaricato a diverse riprese di ripristinare le scale di legno nell’abisso di Trebiciano e che fu pure valido collaboratore del D.Ö.A.V., dedicandosi negli ultimi anni di vita alla costruzione dei battelli necessari per le esplorazioni a San Canziano.
Altre notizie su questo pompiere (allora chiamato “vigile civico”) si trovano alle pagine 130-131 del citato lavoro di L. S. Medeot che riporta per esteso il rapporto della Civica Commissione Acque Recca del 22 febbraio 1862.
Materiale tratto in buona parte dall’archivio di E. Faraone
 Ulteriori notizie su Domenico Battelin si possono trovare in:
Shaw T. R., 1992: History of cave science, Sidney Speleological Society, pp. 338