CIAK.. SI GIRA
pubblicato su ” PROGRESSIONE N 54 ” anno 2007
Continuando le mie letture in emeroteca mi sono capitati questi due servizi riguardanti le prime riprese cinematografiche effettuate in grotta, dove però non è riportata né la testata né gli autori degli articoli. Si parla in modo ampio della Grotta Gigante, ma anche della grotta Noè, dove si elogiano la resistenza e l’abilità degli speleologi della SAG.
Chissà se tra di voi lettori c’è qualcuno che ha partecipato a questa “avventura” cinematografica o che conosce chi all’epoca ne prese parte? Sarebbe molto bello poter sentire dalla viva voce di un componente della “spedizione” come andarono le cose all’epoca. Qualcuno per caso possiede qualche immagine dell’evento? Forse sarò anche noiosa nel chiedervi ad ogni mio articolo la Vostra partecipazione scritta o riferita a voce, ma è solo così che riusciremo, tutti insieme, a raccogliere materiale per rendere sempre più completo l’ archivio sulla Grotta Gigante.
Mariapia Zay
Si legge da un quotidiano del 27 agosto 1952… Macchine da presa nel regno delle stalattiti
Le grotte e le caverne del Carso, lasciando da parte quelle di Postumia, hanno sempre richiamato l’attenzione degli speleologhi, degli scienziati e degli escursionisti, per la loro bellezza naturale, anche quando questa assume espressioni orride e impressionanti, per i fenomeni che celano e per i ritrovamenti effettuati, che rivestono particolare valore per tanti rami della scienza. Esse, racchiudono tutto un mondo strano, formatosi nel corso di decine e decine di millenni, con le enormi stalattiti, i turbinosi corsi d’acqua che si perdono in misteriosi meandri, e una flora e una fauna che prosperano solo nelle tenebre. In queste grotte che, si può dire, sono antiche quanto il mondo, si è svolta la vita della preistoria, e in esse trovano ricetta animali ormai scomparsi e l’uomo primitivo, le cui vestigia testimoniano il lungo cammino percorso dall’umanità prima di giungere alle soglie delle civiltà.
Questo mondo popolato di mille fantasmi e in cui si possono contare i secoli della terra, ha attratto ora anche l’interesse del cinema, che si propone di divulgare i segreti sullo schermo. E a tale scopo, sabato scorso, una grossa carovana di cinematografari della “ G.P.Caruso”, accompagnati dai più valenti speleologi della Società Alpina delle Giulie, sono scesi in Grotta Gigante con tutto l’armamentario richiesto per assumere un documentario, che sarà il primo sulle grotte carsiche.
I cinquanta fra tecnici speleologhi hanno avuto un bel da fare per introdurre e disporre nel sottosuolo riflettori, gruppi elettrogeni, chilometri di cavo, corde, lampade a mano e mille altri arnesi. Tutto questo ingente materiale basta da solo a rivelare la difficoltà dell’impresa e lo sforzo necessario per condurla a termine. Girare un documentario in quelle condizioni d’ambiente richiedeva, naturalmente, accorgimenti e adattamenti tecnici del tutto particolari, che però sono stati tutti brillantemente, e pazientemente risolti.
Ultimate le riprese nella Grotta Gigante, la carovana si sposterà nella Grotta Noè, dove sarà effettuata una discesa multipla di oltre 60 metri mediante scale d’acciaio e per la prima volta sarà documentata cinematograficamente una calata di speleologi in una voragine carsica.
“ Mondo sotterraneo” sarà così il secondo documentario che la “Caruso” realizza per valorizzare le bellezze artistiche e naturali della nostra zona. Ai cinematografari e agli speleologi della Società Alpina delle Giulie – sotto il cui patrocinio viene realizzata l’iniziativa – auguriamo pertanto un buon lavoro, ripromettendoci di ammirare quanto prima sullo schermo i frutti della loro fatica.
Sempre lo stesso giorno si legge su un altro quotidiano……
Si gira nella Grotta Gigante
Sono stati presentati al cinema Arcobaleno, in visione privata, i due documentari “ Ricordo di San Giusto” e “Mondo sotterraneo” girati in questi giorni a Trieste dalla produzione Caruso. Il materiale non è ancora completo: di “Mondo sotterraneo” mancano ancora delle inquadrature previste nella Grotta Noè e nel Museo della Società Alpina delle Giulie.
-Omissis-
Il risultato fotografico ottenuto nelle riprese in Grotta Gigante è veramente sensazionale.
“Mondo sotterraneo” è infatti il documentario dei ”record”. Record per la prima luce elettrica, per la prima ripresa cinematografica: record di resistenza per la carovana che ha soggiornato in grotta senza concedersi un attimo di respiro per oltre 36 ore, in mezzo ad un groviglio indescrivibile di chilometri di cavo e di riflettori. La Grotta Gigante è stata riprodotta così com’è, nella sua natura selvaggia, con tutti i suoi gruppi stalagmitici crudi e diseguali dalle forme strane e contrastanti. Questo primo tentativo di riprese cinematografiche nelle grotte del Carso è stato così coronato da pieno successo e ciò lo si deve non solo all’entusiasmo che anima il giovane produttore Caruso, ma alla bravura dei suoi più vicini collaboratori ed in particolare a quella giovanissima recluta del cinema italiano, che è l’operatore Pietro Devescovi.
Devescovi è stato prescelto dalla produzione Caruso per dirigere la fotografia di altri tre documentari che verranno girati in Italia a colori con inizio di lavorazione nel prossimo settembre. Questi documentari saranno una parola veramente nuova nel cinema, “Terra”, “Mare”, “Cielo” ne sono i titoli.