2003 – Aggiornamenti catastali in Slovenia

 

AGGIORNAMENTI CATASTALI IN SLOVENIA

 

Pubblicato sul n. 48 di PROGRESSIONE – anno 2003

AGGIORNAMENTI CATASTALI IN SLOVENIA
Riprende dopo alcuni anni di assenza la presentazione di rilievi eseguiti oltre confine, interrotta non per mancanza di buona volontà, ma per assecondare una politica più restrittiva espressa dalla Federazione speleologica slovena – Jamar-ska Zveza Slovenije (JZS) negli anni 1986-2002 nel limitare agli speleologi stranieri l’attività in Slovenia. Viene qui pubblicato il rilievo dell’Inghiottitoio di Crusizza, cavità che è stata minuziosamente descritta in Progressione 24, senza però presentare il rilievo per mancanza di spazio. Per quanto riguarda la posizione delle cavità si presentano in ogni caso le coordinate polari secondo il vecchio stile italiano e per la sola Slovenia pure le coordinate Gauss-Krueger. Per la denominazione delle nuove cavità si tenga presente che il nome sloveno è quello ufficiale presente nel catasto, mentre quello italiano, anche se anteposto, è solo usato a titolo indicativo, perlopiù per indicare la località.
SLOVENIA
POZZO DOPPIO A SUD DI DEBELI GRISA – DVE JAMI
Si trattata di una grande caverna di m 37×70, alla quale si accede dall’alto tramite una voragine di quasi m 60 o un pozzo di m 55. Conviene effettuare la discesa da questo secondo ingresso onde evitare il pericolo di caduta pietre, avendo la voragine in alcuni punti le pareti franose. Dopo una decina di metri si giunge sulla sommità della caverna e i restanti 45 metri sono totalmente nel vuoto, quasi in mezzo alla grande sala che viene illuminata dalla luce che penetra da due ingressi con effetti molto suggestivi. Il suolo della caverna è molto inclinato, in gran parte ricoperto da detriti e purtroppo anche da monlte immondizie. Nel punto più depresso ci si trova in una cavernetta
Dati catastali: VG 1251/ S 3623 IGM 1:25.000 dei Pini, posizione m 1410 O + 2° N dalla chiesa di Storie e m 1410 O dalla chiesa di Storie, coordinate GK 541560-506662, quota ingresso m 348, sviluppo m 80, profondità m 78, pozzi accesso m 59,5/ 55, rilevatori Umberto Mikolic – Rok Stopar, 27-5-1995. INGHIOTTITOIO PANIQUE RACISKE PONIKVE
Questa cavità s’apre alla base di un’imponente parete rocciosa che si trova alla fine della valle del torrente Ruzzole e funge da inghiottitoio temporaneo di tale corso d’acqua. Per raggiungere la grotta si parte dal paese di Racizze e s’imbocca una carrareccia che si dirige a NE. Superato un laghetto si prende una stradina secondaria che scende nella valle chiusa direttamente da ovest. Giunti quasi in terreno pianeggiante conviene prendere una stradina che si mantiene sopraelevata rispetto al livello del torrente e che alla fine gira proprio al di sopra della parete della grotta. La parte iniziale è costituita da una larga e bassa galleria che immette in una sala interna, sempre piuttosto bassa, che chiameremo il Vestibolo. In essa la luce esterna penetra tenuamente attraverso due aperture superate da un ponte di roccia. D’inverno qui la temperatura è prossima allo zero ed è facile che sorgano suggestive formazioni di ghiaccio. L’acqua del torrente normalmente sparisce poco prima dell’ingresso, ma in periodi di abbondanti precipitazioni entra con fragore nella cavità percorrendo lunghi tratti delle gallerie normalmente asciutti. Dal Vestibolo inizia a svilupparsi verso ovest un ramo che diventa attivo in caso di piena e che dopo 70 metri porta ad una saletta dalla quale si estendono tre rami piuttosto stretti. In questa zona si trovano abbondanti depositi d’argilla, pozze d’acqua e fenomeni di concrezionamento. Tornando al Vestibolo, per imboccare il ramo principale, occorre scendere in una lieve depressione verso sud. Si inizia quindi a percorrere una lunga galleria alta in media m 1,4 e larga 4 che viene ad essere la parte preponderante e più caratteristica di questo inghiottitoio. Essa ha il suolo costituito da ciottoli e da lisci lastroni. Dopo 150 metri s’incontra un bivio. Il ramo di destra dopo altri 90 metri immette in una caverna abbastanza spaziosa lunga una cinquantina di metri. Il ramo di sinistra, che durante le piene è il primo ad esser percorso dall’acqua, è lungo 85 metri e dovrebbe pure portare nella caverna, ma l’acceso è precluso da una buca da lettere che non si è riusciti a superare.
Nel punto più depresso della caverna si entra in un foro tra massi di crollo e si scende un pozzetto in libera di m 2,5. S’imbocca così una galleria sottostante che dopo 25 metri giunge su un pozzetto di m 5 discendibile in arrampicata. Esso immette in una caverna discendente avente sul lato sinistro una voraginetta cieca chiusa alla base da un fondo melmoso. Dopo altri 20 metri orizzontali si giunge ad un bivio. Andando diritti, oltre ad un ponte naturale, s’incontra un basso laghetto dall’acqua ristagnante, andando a destra si scende invece in una successione di pozzetti e cunicoli bagnati, tutti fattibili in arrampicata con un po’ d’attenzione, che dopo un dislivello di ben 40 metri conducono nel mezzo di una galleria sottostante. Essa è percorribile in salita per una ventina di metri e in discesa per m 25. In quest’ultimo tratto è presente un torrentello proveniente da un sifoncino laterale e che termina in alcune fessure allagate. Vi sono pure dei laghetti in cui furono notati dei rospi.
Dati catastali: VG 3020/ S 4078 IGM 1:25.000 Castel-nuovo d’Istria, posizione m 1830 E + 1° S dalla chiesa di Racizze, coordinate GK 543664-504146, quota ingresso m 480, sviluppo m 1060, profondità m 94 (-78, +16), profondità pozzi interni 3,5/ 3/ 2,5/ 5/ 5/ 3,2/ 7,4/ 5,5/ 4,5/ 11, rilevatori Umberto Mikolic Rok Stopar, 28-2-1993/ 12-6-1993/ 28-10-1995. CAVERNA A SUD DI POLSANE BLAJEVA PECINA
S’apre sul lato di una dolina ed è facilmente individuabile per la presenza presso l’ingresso di un albero piuttosto alto ricoperto da edera. Dallo sprofondamento iniziale tramite una china detritica si raggiunge in breve una stalagmite oltre la quale si estende una spaziosa caverna lunga m 11 e alta m 5. Essa apparentemente non ha prosecuzioni, fatta eccezione per un cami­no sul lato Nord che a circa quattro metri da terra si allarga con un terrazzino.
Dati catastali: S 5310 IGM 1:25.000 Matteria, posi­zione m 1975 O + 4° N da Marcossina, coordinate GK 542307-504695, quota ingresso m 501, sviluppo m 21, profondità m 7,5 rilevatore Umberto Mikolic 24-10-1987.

POZZO DI RITTOMECE BREZNO PRI RITOMECAH
L’ingresso di quasi 5 metri di diametro s’apre a fianco del fondo di una dolina nei pressi del paese di Rittomece. Esso dà adito ad un pozzo inclinato. Il fondo è completamente ostruito da immondizie. È molto probabile che fino a poche anni fa il pozzo fosse molto più profondo. Si è disceso inoltre un pozzetto laterale cieco che termina con un piccolo vano di m 2×1,5, sovrastato da un camino.
Dati catastali: S 7584 1:25.000 Matteria, posizione m 975 N + 32° O dal Monte Aquila, coordinate GK 5046330-5427660, quota ingresso m 620, sviluppo m 18, profondità m 22, pozzo accesso m 16, pozzo interno m 6,5, rilevatori Umberto Mikolic – Rok Sto-par, 24-1-1989.
GROTTA AI PIEDI DEL MONTE ACUTO REZNO PRI OSTREM VRHU
Questa grotta s’apre entro una curva di un sentiero che corre con alcune serpentine ai piedi del Monte Acuto, in prossimità di un gruppetto di pini neri. L’orifizio è in parte ricoperto da un blocco e poco sotto ad esso un masso incastrato rende incerta la discesa. A -6,5 ci si trova sulla sommità di una china detritica che sprofonda in tre ulteriori saltini. Si giunge così lateralmente in una cavernetta concrezionata di m 1,5×6, sormontata da due camini. Verso N s’apre una fessura meandriforme, larga cm 10, verso S, superato un passaggio basso, ci si trova sotto un terzo camino. Alla sua base furono rinvenute ossa d’animali, per cui si può ipotizzare che esso un tempo comunicava con l’esterno.
Dati catastali S 7586 1:25.000 Matteria, posizione m 525 NE + 16° N dal Monte Acuto, coordinate GK 5044520-5425000, quota ingresso m 550, sviluppo m 14, profondità m 20, pozzo accesso m 6,5, pozzi interni m 3,5/ 3,5/ 2,2, rilevatori Umberto Mikolic -Enzo Obersnel, 19-5-1991.
INGHIOTTITOIO DI CRUSIZZA HRUSISKE PONIKVE
Descrizione e scheda d’armo: vedi Progressione 24.
Dati catastali: VG 3035/ S 1690 IGM 1:25.000 Castel-nuovo d’Istria, posizione m 1500 E + 35° S dalla chiesa di Crusizza, coordinate GK 5432695-5043580, quota ingresso m 498, sviluppo m 810, profondità m 152, pozzo accesso: m 11, pozzi interni m 5/ 12/ 3,5/ 5/ 3/ 12/ 29/ 2/ 11,5/ 7,5/ 3/ 14/ 5/ 8/ 3,5/ 3/ 2/ 3/ 3/ 3, rilevatori Umberto Mikolic, Igor Kocjan, Bojan Spasovic, 1989/ 1990.

Pubblicato sul n. 49 di PROGRESSIONE – anno 2003

POZZO PRESSO RODITTI -PERCINELOVA JAMA
L’ingresso di m 4 x 7 s’apre in un prato nei pressi della ferrovia. Alla base del pozzo d’accesso ci si trova sulla sommità di un cumulo detritico. Verso Sud si esten­de un breve ramo in salita terminante con uno stretto camino. Verso Nord si prose­gue in discesa su un ghiaione in parte ricoperto da immondizie. Nella sala che così si raggiunge si può ancora visitare un rametto a sinistra in forte salita. Dati catastali: VG 353/ S 1149, IGM 1:25.000 Cave Auremiane, posizione m 1360 O + 14° S da Roditti, coordinate GK 541851-505348, quota ingresso m 529, sviluppo pla­nimetrico m 46, profondità m 20, pozzo ac­cesso m 9,2, rilevatori Umberto Mikolic -Laura Bertolini 14-12-2003, rilievi precedenti: Giasetti 18-4-1920.

POZZO CARNIZZA – BREZNO V KRNICI
Questo pozzo s’apre sul fondo di un’am­pia dolina che si estende sotto un sentiero che costeggia in quota, dal lato opposto della carrozzabile, la valle delle case Car-nizza. Era conosciuto anche col nome di Pozzo Georg Schneider. L’ingresso è in parte coperto da un grosso spuntone di roccia e da massi incastrati. Superata la strettoia iniziale ci si trova subito in un pozzo regolare di m 3 x 5 che scende verticale per una quarantina di metri. Qui si può vi­sitare un ramo laterale prendendo una fine­stra, oppure si può proseguire la discesa. A -70 s’incontra un terrazzo e dopo altri 10 metri si tocca il fondo di m 4×9. Dati catastali: VG 1086/ S 968, IGM 1:25.000 Tarnova della Selva, posizione m 225 E + 35° S da Carnizza, coordinate GK 500662-509005, quota ingresso m 1010, sviluppo
30, profondità m 85, profondità pozzo accesso m 70, profondità pozzi interni 10/ 13, rilevatori Umberto Mikolic – Marino Pe-tronio 18-12-1994.

CAVERNA DELLE FRANE -NEVERSKI PODMOL

Questa grotta s’apre sul fondo di una dolina contornata sul lato SE da un sen­tiero, in un bosco di pini neri. Si percorre inizialmente una galleria in­clinata lunga m 60, alta 2-3 metri, col suolo costituito da massi di crollo. All’im­provviso si sbocca in una grande caverna lunga pure essa m 60 ed alta in media 12, larga al massimo 20. Circa a metà di essa sul lato sinistro si nota un finestrone raggiungibile con una breve arrampicata e al di là del quale si può visitare un ramo discendente costituito da brevi tratti di galleria intercalati da due pozzi. La parte finale di questo ramo è fortemente con-crezionata con alcune vaschette di calci­te ed abbondanti colate. Dati catastali: VG 1339/ S 956, IGM 1:25.000 S.Pietro del Carso, posizione m 2275 E + 31° S dal Monte Milesni – Mlecnik, coordi­nate GK 543342-506063, quota ingresso m 585, sviluppo planimetrico m 220, profon­dità m 66, pozzi interni m 5/ 11,7, rilevatori Umberto Mikolic – Enzo Obersnel 20-11-1994, rilievi precedenti Berani 27-8-1923, Luka – Cec 6-10-1985.

Grotta delle Torri di Farneti

GROTTA DELLE TORRI DI FARNETI -JAMA PRI FERNECAH -PECINA POD MEDVEJKOM

Questa bella e facile grotta s’apre sul fondo di una dolina che si estende a destra di una stradina che lambendo il confine dalla parte slovena, sale verso i monti Volciach e Orsario.
Dal riparo sottoroccia iniziale, largo m 10, lungo m 8 e sovrastato nella parte ini­ziale da due ponti naturali, si penetra trami­te un passaggio un po’ basso in discesa in una galleria che ben presto si ingrandisce, dando accesso ad un salone caratterizzato dalla presenza di imponenti stalagmiti. Ini­zialmente la sala è in discesa e appaiono due prime “torri” Quella di destra ha delle dimensioni veramente imponenti e raggiune un’altezza di circa 8 metri. A sinistra si può accedere ad un pianoro perfettamente piatto di terra mista a humus. Salendo in­vece fra le torri si giunge in una saletta secondaria caratterizzata sulla sinistra da un’enorme colonna simile ad un organo. Proseguendo si superano ancora due alte stalagmiti e si giunge sul bordo della sala.
Verso SE, Est e Nord, percorrendo tale bor­do, s’incontrano numerose rientranze, cu­nicoli e pozzetti, questi ultimi tutti discendi-bili senza difficoltà particolari. Verso SO il suolo invece è in forte salita. Si giunge quindi su un pozzetto in calcite con una strettoia per poco non praticabile. Al di sotto si sviluppa unacavernetta e un corridoio che vanno visitati in senso inverso, ovvero proveniendo dall’ingresso e giunti ai piedi della torre maggiore, deviando verso de­stra. Sia nel primo tratto discendente che nel terrazzone piatto sono visibili assaggi di scavi archeologici. Presso l’ingresso si possono ancora visitare due piccole cavernette che si possono considerare fa­centi parte della stessa cavità. Dati catastali: VG 2251/ S 949, IGM 1:25.000 Monte dei Pini, posizione m 700 SE + 2° E dal Monte Orsario, coordinate GK 5409570-5063590, quota ingresso m 350, sviluppo planimetrico m 228,5, profondità m 18,5, rilevatori Umberto Mikolic – Anna Mikolic -Laura Bertolini 6-12-2003/ 26-3-2004, rilievi precedenti A. XXX O. 11-7-1926.