La silice nelle acque del territorio triestino

 

LA SILICE NELLE ACQUE DEL TERRITORIO TRIESTINO (CARSO TRIESTINO E AREE ADIACENTI)

Pubblicato sul n. 23 di HYDRORES anno 2003
Premessa
Nella provincia di Trieste e nelle aree cir­costanti (Carso sloveno, bacino del fiume Vipacco, Istria settentrionale) il Flysch è rap­presentato da una formazione geologica costi­tuita da una alternanza di arenarie, manie, argilliti e siltiti. Questa formazione, in gran parte asportata e intensamente degradata in superficie, succede in continuità stratigrafica alla sedimentazione calcarea che interessa tutta l’area e nella quale ha avuto origine il fenomeno del carsismo così come conosciuto nel mondo.
In grandi linee e da un punto di vista litologico la formazione del flysch, il cui spessore originario è dell’ordine di diverse centinaia di metri, può essere individuata in due litotipi fondamentali: le arenarie e le manie. Le sequenze della sedimentazione sono contraddistinte da una ciclicità in cui strati compatti di arenarie si alternano a fra­gili substrati marnosi con elevata componente argillosa.
Da un punto di vista morfologico ed idro­logico il flysch è rappresentato da affioramenti soggetti ad azione di escavazione di tipo val­livo con torrenti che scorrono per decine di chilometri (è il caso del fiume Timavo supe­riore o Reka) o per qualche chilometro e con bacini variabili tra le decine di Kmq e qualche Kmq. L’esempio classico è fornito dal bacino imbrifero del Timavo che comprende, oltre al fiume Timavo stesso, una trentina di affluenti, scorrenti per gran parte sui terreni del flysch e sui suoli derivati.
Altri esempi minori ma classici sono osservabili nella Birchinia, in Istria e nella stessa Trieste dove veri e propri torrenti minori scorrono sul flysch.
In questi terreni la degradazione da parte delle acque meteoriche è notevolmente più intensa di quello che avviene per le formazioni calcaree e calcareo–dolomitiche del Carso e con formazione di un suolo abbondante.
Nel flysch il processo di degradazione meteorica è accentuato da alcuni fattori sostanzialmente non presenti nei calcari:

  • la diffusione e l’approfondimento con­tinuo del reticolo idrografico con feno­meni di intensa instabilità dei versanti,
  • la veloce disgregazione meccanica e frantumazione degli affioramenti mar­nosi ed argillosi ad opera delle piogge intense,
  • lo scorrimento e l’asporto del suolo nelle massime pendenze ad opera delle piogge ed accumulo continuo del suolo stesso nelle aree pianeggianti,

questi fenomeni sono supplementari al fenomeno principale che è quello della cor­rosione.
Stranamente su tale fenomeno non si è mai investigato in modo analitico ed in particolare, per l’area oggetto del presente studio, non esistono ricerche sistematiche sul processo di corrosione del flysch e sulla sua effettiva entità.
Sotto questo aspetto assume rilevanza lo studio delle acque ed il loro contenuto in silice (Si07) la cui presenza, nelle acque del territorio triestino, è attribuibile esclusiva­mente ai litotipi costituenti il flysch ed ai pro­dotti secondari (terre rosse, argille) derivanti a loro volta dai processi di degradazione e trasformazione dei litotipi marnoso-arenacei.
Vengono esposti i risultati di alcune ricer­che svolte sull’idrologia dei torrenti del flysch dell’area circostante la provincia di Trieste. Vengono evidenziati i livelli di corrosione delle arenarie e delle marne, i conseguenti processi di trasporto in sospensione e di depo­sizione della silice (presente esclusivamente nella forma del quarzo) e le quantità medie di silice in soluzione nelle acque del Carso triestino e delle aree circostanti.

 Abstract

Silica in streams and ground water of region near Trieste.
The silica content of natural water is of particular interest in geology inasmuch as is related to the problems of the origin the terra rossa, the clays and the silty (yellow silty sands and yellow clays) in the areas of the karst of Trieste.
The aim of this paper is the study of the content of silica (SiO,) in the strems and ground waters of the region near Trieste (NE of Italy).
In the fresh waters an equilibrium is established, wich can be represented by the following equilibrium:
(Si02)n+ 2n (H20) = n Si (OH)4
All recents measurements of the concentration of silica in fresh waters of the region give values lower than 7 mg/l.
This is true of soil water, springs, streams and ground waters in vadose zone of the karst.
From the results of the quartz solubility determinations it is possible to derive an empirical equa­tion for the solubility of quartz in fresh water as function of temperature.
The extrapolation of the temperature solubility equation indicates that quartz would have a solu­bility of about 7 mg/l at 11°C and amorphus silica about 60 mg/l.
These chemical data must be constantly present for to recall the geological reasoning:
1 ) in the studied area the silica come from the quartz content in the feldspars, plagioclase and phyllosilicates (micas) content in the flysch and only a part of silica come from the quartz of the sandstone of the flysch.
2) in the rocks of the area of Trieste (limestones, sandstone and claystones) it is not present the amorphus silica.
                                                                                                          MERLAK E.

Scarica l’articolo completo in formato pdf