FIGHIERA’ – CORCHIA
E TANTI TANTI AUGURI!
Pubblicato sul n. 37 di PROGRESSIONE – ANNO 1997
Dov’è il posto migliore per festeggiare il compleanno di uno speleologo? Certamente in una grotta! Per L’occasione è stata scelta la traversata Fighierà-Corchia (Serpente), a detta di molti una delle più belle traversate da fare. Dato che il compleanno capita solo una volta all’anno, anche chi di” ripetizione” (non esplorazione) non ne ha quasi mai sentito parlare, si concede questa gita. Ne risulta un gran bel gruppo di diciassette persone provenienti da svariate città del centro-nord: Trieste, Firenze, Brescia, Bergamo, Livorno e Verona. A dire il vero la festa inizia la sera prima del giro in grotta: la “punta (scherzosamente chiamata) si protrarrà dal venerdì sera (5 settembre 97) alla mattina (o notte per gli extra toscani) della domenica. Una grandissima cena rigorosamente vegetariana (sapete come sono questi speleo…) ospita la maggior parte dei partecipanti: verdure di ogni specie, torte e qualche timida polpetta per i non vegetariani; immancabile il vino, svariati sono i fiaschi di Chianti sulla tavola. Immaginerete da soli le condizioni del “gran bel gruppo” l’indomani mattina! La giornata è davvero splendida, il Corchia si impone alla nostra vista appena giunti a Levigliani. Viene lasciata una macchina all’uscita del Serpente e ci avviamo verso la cima del monte dimenticandoci di Cavia, che non ha perso tempo per prendersi i famosi cinque minuti. Molti si ricordano di non aver patito mai tanto caldo nel risalire un sentiero, è settembre, ma da troppo poco. Sulla cima ci sono solamente i resti del bivacco LusaLanzoni, ancora mi chiedo perché tanta cattiveria verso la gente che in fondo ai cavatori non ha mai fatto del male. Dobbiamo addirittura ritenerci fortuna-Marco Petrì ti perché il cancello all’ingresso del Serpente è aperto, finalmente! Il fiume di persone sparisce in Fighierà, come una piccola cascata. Già dall’inizio le forme sono splendide: un meandrino serpeggiando va a finire sull’attacco del pozzo più bello di tutta la grotta, un cilindro perfetto di 20 metri. Percorriamo il Fighierà fino alla quota di -500 metri. In questo tratto di grotta si incontrano belle gallerie inclinate intervallate da pozzi poco profondi. La prosecuzione èveramente agevole per tutti. Giunti in una saletta dove attendiamo di riunirci tutti quanti, passiamo attraverso un cunicolo, nella via di Valinor che ci porterà in Corchia, precisamente in salone Manaresi. Da questo punto la sequenza scivolo – P. Lame – P. Portello” si sussegue come ogni volta, e come ogni volta penso che è veramente un gran bel buco. All’imbocco della galleria delle Stalattiti ci dividiamo. Un gruppo va verso il fondo, mentre l’altro prosegue risalendo le gallerie degli Inglesi fino alla base del P. Empoli. Mentre risalgo il pozzo e imbocco la “buca da lettere”, vengo accompagnata da un rombo lontano. Diluvia fuori? Se diluvia dev’essere il finimondo!! Impossibile Vedo l’uscita, le prime luci dell’alba, e il rumore diventa assordante. Mi trovo avvolta in questo enorme phon che è l’uscita del Serpente; sputata fuori quasi con violenza, realizzo quanto respira questa montagna! Tutto è finito, le candeline si sono spente. Licoris Toncinich
Hanno partecipato:
Gianni Guidotti, Marco Bertoli, Alessandra Lotti G.SF.; Matteo Baroni – U.S.A.L.; Matteo Rivadossi, Luca Tanfoglio, Claudio Castegnatti, Luca Casali – G.G.B.; Valentina Seghezzi –U.S.B.; Paolo Alberti – G.S.S.G; Stefano Scala,Enrico Chiomento – U.S.V.; Massimiliano Palmieri (il festeggiato), Marco Sticotti, Louis Torelli – C.G.E.B.; della S.A.G. Ezio Gorella e Licoris Toncinich