Ndoc Mulaj è stato socio onorario CGEB dal 2014 ora è tornato nella sua terra, per sempre. Lo ritroveremo nei sentieri, sulle alte cime, nelle lunghe grotte e nei corsi d’acqua cristallini del Nikaj-Merturi, il suo spirito è lì. Con profonda deferenza, le nostre condoglianze alla sua splendida famiglia.
La Commissione Grotte “E.Boegan” Trieste
Avevamo conosciuto Ndoc Mulaj in ALBANIA durante l’ultima spedizione di settembre 2011 nel corso del progetto – Nuovi incontri con l’associazione “Alpe” Istituto che si occupa della valorizzazione dell‘area culturale di appartenenza di Nikaj – Merturi presso il distretto di Bajran Curri in Albania. Ndoc Mulaj quale Presidente dell’associazione ha garantito una piena collaborazione per le spedizioni della CGEB attraverso una supervisione operativa al fine di migliorare i nostri rapporti in zona e creare nuove possibilità esplorative coinvolgendo le realtà umane ancora operative sul posto e disponibili per un primo ripristino dei sentieri e della viabilità. A tale progetto aveva partecipato anche il Dipartimento di Geoscienze dell’Università di Trieste nella persona di Franco Cucchi, che aveva illustrato i presupposti scientifici, sportivi e di ricerca legati alle attività esplorative della CGEB in tali aree.
Tale collaborazione si è mantenuta in tutte le spedizioni svolte dalla CGEB in Albania fino a 2016 che hanno riguardato le arre prossime al monte “Suka e Mazit” tra i 500 e 800 metri di quota dove, grazie ai suggerimenti di Ndoc Mulaj, l’interesse si era focalizzato su alcune cavità presenti nei contatti tra terreni scistosi ed alcune formazioni carbonatiche relativamente vicine a corsi d’acqua affluenti del lago. L’obbiettivo è stato l’individuazione del carsismo epigeo e ipogeo, a quote meno elevate, contestualmente all’attività del gruppo in zona dal 1993, attività che ci ha visti impegnati in “Shpella Zeze” a Qerec, in diversi pozzi in quota elevata sugli altipiani del massiccio delle Hekurave, alla Shpella “Perr e Boshit”, sul monte Boschit, al Monte “Grykave te Hapta”, ed in “Shpella Kakverrit”.
Per la CGEB – Paolo Toffanin