52° Corso di Introduzione alla Speleologia – Trieste. CGEB- un’esperienza unica.

Edito su Progressione 66

Quasi un anno fa , si è concluso il 52° Corso di Introduzione alla Speleologia, un evento che per me aveva tutto un’ aspetto nuovo e che mi ha tenuto impegnato con gran piacere ed entusiasmo per più di un mese. Impegno ripagato con bellissime esperienze, talvolta faticose ma stupende e nuovi amici, conoscenti , devo dire le persone di grotta sono persone speciali. Un ringraziamento speciale va a tutti coloro che hanno reso possibile questa nuova meravigliosa avventura: in primo luogo i membri del gruppo e gli istruttori, sempre pronti a dare il massimo per la buona riuscita di ogni evento, a tutti i soci della Sezione SAG -CGEB , per la loro disponibilità e l’appoggio, anche nei momenti più difficili ma che con tenacia si superano. Insomma un risultato finale ottenuto con la partecipazione e il contributo di molte persone a cui va il mio sincero ringraziamento, un grazie speciale a chi fianco a fianco in corda mi ha supportato sostenuto aiutato magari a volte anche odiandomi ma sempre li presenti , un impegno che spero serva a far crescere il gruppo CGEB e a far appassionare più persone a questo mondo stupendo che è la speleologia e che ringrazio di aver conosciuto, peccato non averlo fatto prima. Cerco di esprimere con un messaggio semplice come è nata questa esperienza mia personale, molti amici e in primis i miei genitori mi chiedono:

Perché vai in grotta?” È questa la domanda che spesso mi fanno . E la mia risposta spesso e volentieri è: “perché non andarci?”. Ho iniziato questo percorso per vari motivi, primo di tutti è la curiosità che ho sempre avuto per nuove esperienze nuovi mondi, la passione per la natura che da sempre ho , una natura forse nascosta sotto terra ma che quando la scopri rimani senza parole , sudore, fatica, istruttori che ti supportano, stimolano e insegnano ma ne vale la pena. Il mondo ipogeo, accresce in me la curiosità di scoprire io stesso le meraviglie che si nascondono sotto terra. Inoltre l’idea di superare i vari limiti, che in fondo noi ci imponiamo, mi allettava molto. Grazie all’esperienza fatta , si mette alla prova il corpo ma anche e soprattutto la mente. Come ultima considerazione vorrei fare la più importante, cioè quella sul gruppo. Immaginavo che mi sarei trovato bene, ho trovato e conosciuto persone che mi hanno accolto sin dalla riunione pre corso in modo famigliare e trattato con rispetto , aiutandomi nella crescita in questo campo, come dei genitori, dei fratelli maggiori. Anche se la maggior parte del lavoro su corda è individuale, c’è sempre qualcuno vicino a te, che non ti lascia solo, anzi anche con qualche parolaccia ma non ti molla mai ti aiuta supporta, sopporta e insegna come venirne fuori. Dopo il corso ho iniziato a girare un po di grotte sul nostro Carso triestino, assieme a esperti come Andrea che ringrazio e a Marco “Cavia” che anche all’ultimo basta un sms “Manuel vado far una vasca ….vieni??” e se combino corro subito con gran entusiasmo per visitare un luogo fantastico e per apprendere sempre cose nuove da esperti come loro. Ringrazio sia gli ex compagni di corso che gli istruttori che assieme ci hanno dato le basi per poter iniziare a far un po di esperienza, proprio quest’ultima che deve ancora crescere e maturare molto in me ma che nonostante i mille turni di lavoro e impegni di famiglia, non demordo e ci tengo a crescere La mia soddisfazione più grande? Beh ringraziando Alessio e Igor che mi hanno odiato ma aiutato assieme agli altri presenti, aver affrontato la risalita della grotta Davor in Slovenia durata quasi 15 ore , una della più impegnative uscite fatte post corso ma una bellezza unica nel suo genere. Grazie ragazzi!!!

Ragazzi affrontate la speleologia è un mondo fantastico , fatto di natura e di persone speciali. Un caro saluto a voi tutti

Manuel Cleva.