Ennio GHERLIZZA 1929 – 2006
Ennio Gherlizza, classe 1929, era entrato giovanissimo nell’ambiente speleologico frequentando nell’immediato dopoguerra il Club Alpinistico Triestino con cui ha partecipato alle varie imprese culminate nel 1953 nel raggiungimento del fondo della Grotta Guglielmo in Lombardia, soprannominata allora “la Terribile”. Seguì la scissione della sezione speleologica della società che diede vita all’attuale Gruppo Grotte “Carlo Debeljak”, segnando da lì a poco la fine del CAT.
Gherlizza non seguì la strada degli altri grottisti, ma fu proprio lui, una quindicina di anni più tardi, a ridare vita al Club Alpinistico Triestino rifondandolo dal nulla a seguito delle sollecitazioni del figlio Franco. Nei seguenti 35 anni di vita del gruppo, pur non praticando ormai più un’attività speleologica vera e propria, è sempre stato presente alle uscite sociali, non mancando di farsi carico della gestione della società, a costo di rimetterci di persona.
Anche negli ultimi due anni, ormai minato nel fisico e provato da lutti famigliari, non ha mancato di prestare il proprio aiuto, occupandosi pazientemente del generatore in funzione all’esterno della grotta, ai giovani impegnati nella riesplorazione dei quell’Abisso dei Morti che lo aveva visto protagonista da giovane.
Esperto calligrafo e paziente disegnatore, ha lasciato in silenzio la sua firma discreta su un’infinità di disegni e rilievi che hanno impreziosito le numerose pubblicazioni sfornate dal gruppo, e non solo.
Tratto dal testo di MK (Mauro Kraus) pubblicato sul n. 120, nov. 2006, della Gazzetta dello speleologo.
Ennio Gherlizza negli anni ’80 ha curato con Spinella i primi numeri della rivista “La Nostra Speleologia”, pubblicazione allora edita congiuntamente dalla Sezione Grotte del CAT e dal Raggruppamento Escursionisti Speleologi Triestini. Per sua iniziativa ai soci del CAT veniva distribuito un “Notiziario”, foglio mensile fotocopiato contenente informazioni spicciole sull’attività e programmi del Club. Conscio dell’importanza della diffusione della conoscenza del mondo ipogeo presso un pubblico sempre più vasto iniziando dai giovanissimi, Ennio Gherlizza ha dedicato molto del suo tempo all’accompagnamento in grotta di scolaresche (iniziato già alla fine degli anni ’50 del XX secolo); per questo motivo il CAT ha voluto intitolare alla sua memoria la propria Scuola di Speleologia.
Nel Club Alpinistico Triestino, da lui rifondato, ha ricoperto vari incarichi: Presidente nel 1993,vicpresidente nel 1994, revisore dei conti dal 1997 al 2000, segretario dal 2002 al 2004. Successivamente i soci del CAT lo hanno voluto Presidente ad honorem.
Lavorando alla Cassa Marittima Adriatica ha modo di conoscere Dario Marini, speleologo di punta della Commissione Grotte E. Boegan con cui stringe amicizia e per il quale tratteggia i rilievi di uno degli aggiornamenti catastali (Grotte della Venezia Giulia – dal 5046 al 5126 VG, Trieste 1981).
Il 17 dicembre del 1994, “per il suo pluriennale impegno nell’attività esplorativa nell’ambito del Sodalizio da lui guidato e della speleologia triestina” il Comitato Difesa Fenomeni Carsici gli ha assegnato la Targa al Merito san Benedetto Abate.
Dal Catasto risultano rilevate da Ennio Gherlizza le 1464 e 1698 Fr.
Bibliografia speleologica
- 1976: [con F. Zuppar] IIa spedizione speleologica sull’altipiano del Monte Canin dal 23 al 31 agosto 1975, C.A.T., Bollettino della Sezione Speleologica 1974-1975: 20-46, Trieste 1976
- 1980: [con G. Spinella] Note su alcune cavità presso Forni di Sopra (Alta valle del Tagliamento), La Nostra Speleologia, 3: , Trieste set. 1980
- 1980: [con R. Vaclik] Monte Canin miniera speleologica, Tuttocat, 1 (1): 12-39, Trieste 1980
- 1981: A proposito di tradizioni. Oilé grotista, La Nostra speleologia, a. II, n. 5: 7, Trieste giu.-set. 1981
- 1982: Tradizioni speleo canore, La Nostra speleologia, a. III, n. 7: 25, Trieste giu. 1982
- 2001: [con F. Zuppar] IIa spedizione speleologica sull’altipiano del Monte Canin 23- 31 agosto 1975, La Nostra Speleologia, n. u. 2001: 30-30,
Ulteriori notizie su Ennio Gherlizza si possono trovare in:
- Gherlizza F., 2012: Muli de Grota, Centralgrafica, Trieste 2012, pp.248
- Marini D. de Canedolo, 2010: Le grotte del Carso triestino dalla preistoria ai giorni nostri, vol. I, Duino Aurisina, 2010, pp. 168
- Marini D. de Canedolo, 2011: Le grotte del Carso triestino dalla preistoria ai giorni nostri, vol. II, Duino Aurisina, 2011, pp. 182
- Milella S., 2006: Ennio Gherlizza e il suo CAT, Tuttocat, n. u. dicembre 2006, Trieste 2007: 9-11
- Monaco L., In questo numero, Tuttocat, n. u. dicembre 2006, Trieste 2007: 1