SPEDIZIONE INVERNALE NELL’ALTOPIANO DELLE HEKURAVI

Pubblicato sul n. 57 di PROGRESSIONE – Anno 2010
Alcuni soci del C.A.I, simpatizzanti della Commissione Grotte E.Boegan che già in precedenza avevamo partecipato alla spedizione in Albania 2009, sono tornati nel mese di aprile (9 al 16 aprile) sull’altopiano delle Hekuravi, in Albania in spedizione invernale per individuare nuove vie di accesso più agevoli e l’imboccature di nuove cavità.
Alcune nuove e inaspettate novità hanno permesso di passare il confine albanese ad ogni ora in quanto non c’è più la necessità di stipulare l’assicurazione per i veicoli in quanto il foglio verde copre ora anche l’Albania; anche le tasse di ingresso sono sparite a differenza delle volte passate.
Per raggiungere la zona di esplorazione non è stato utilizzato il consueto traghetto (solo uno al giorno ed è necessario fare la fila di prima mattina) metre è stata percorsa la strada Scutari – Puke – Fushe – Fiere – Bairam Curri. Detta strada è molto migliorata anche se ancora richiede una guida accorta. I tempi di percorrenza Trieste – Scutari si sono ridotti pertanto a 11 ore più altre 5 ore per Scutari – Bairam. La spedizione invernale ci ha consentito di effettuare due sopralluoghi nella valle di Dragoni.
– nel primo si è raggiunto il paese di Dragobi constatando che l’itinerario da nord (valle est-ovest da Dragobi con sentiero principale per l’altopiano) si può percorrere dall’inizio solo a piedi e in condizioni di pericolo elevato di valanghe (molta neve non trasformata versante nord).
– nel secondo si scorgevano evidenti cavità sulla destra orografica della valle di Valbona ed una evidentissima risorgiva – sempre sulla dx orografica – raggiunta con qualche difficoltà e visitata per circa 90 metri (grande sala finale – difficoltà limitate) già rilevata nel ’92 dalla spedizione Padovan (rilievo perso) e nel 2007 dalla società cecoslovacca (rinvenuta targhetta metallica).
E’ stata poi effettuata una salita al lago Ponaril, sovrastante Bajram Curri, quota 1350 metri circa e nell’unica Stana (baita locale) in accettabili condizioni si è potuto fissare il campo base. Le condizioni proibitive del tempo e la pericolosità della neve hanno impedito di realizzare il progetto originario di attraversata dell’intero altipiano. Partendo ogni volta dal capo base abbiamo trovato tre itinerari atti a raggiungere parti diverse dell’altipiano.
L’esperienza ha permesso di mettere a punto alcuni aspetti legati a:
LOGISTICA
a Bairam albergo dignitoso con bagno in camera e servizio ristorante a prezzi modici (18 euro al giorno camera doppia) è necessario prenotare d’estate parlando con il cuoco che parla italiano. lo stesso cuoco ci ha custodito il furgone nel suo giardino privato con modica somma (35 euro). Per raggiungere la baita è necessario disporre di un buon fuoristrada. Il mezzo trovato – un Pajero di 20 anni ci ha portato sino al limite della neve (1200 metri) costo 50 euro – la vetustà della macchina nonché l’attività lavorativa del conducente non sempre disponibile rendono necessaria una soluzione migliore . La strada continua in ottime condizioni dal nostro punto di sosta sino alla baita con un certo utilizzo stagionale – su precedenti favorevoli esperienze è probabile un possibile appoggio a prezzi ragionevoli da parte dei malgari (latte formaggio pane ecc.). Nel periodo invernale c’è la possibilità di rifugio in detta stana (pavimento umido, tavolato con possibilità max di 6 sacchi a pelo affiancati ma nessuna possibilità di fuoco all’interno.
VITTO
E’ stato portatop da casa ma si è constatata l’esistenza di mercato locale fornito di tutto
PERCORSI DI MONTAGNA
La neve abbondante (superiore al metro ) ha reso facile la progressione con gli sci sugli itinerari scelti. L’esperienza suggerisce che alle quote della vegetazione la progressione sui medesimi itinerari può essere resa ardua da diversi fattori.
OBIETTIVI RAGGIUNTI
Iil più importante l’aver trovato la via più semplice e veloce per raggiungere ed esplorare l’altipiano. Per la ricerca dei fori soffianti la stagione anomala ha reso la ricerca impossibile per l’eccessivo innevamento.
CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE
La disponibilità di un fuoristrada è indispensabile e permette di programmare esplorazioni della zona di durata anche settimanale. L’esplorazione invernale sarebbe da rifare in stagione più avanzata. Gli sci si sono rivelati fondamentali per l’esplorazione invernale. La zona è sempre più frequentata ed è necessaria la nostra presenza annuale in loco.
Adriano Balzarelli
