La Grotta Ombretta compie quarant’anni

 

La Grotta Ombretta compie quarant’anni

 

pubblicato su ” PROGRESSIONE N 51 ” anno 2004

Introduzione
Diverse volte avevo sentito parlare da speleologi triestini della Grotta Ombretta che s’apre nelle colline alle spalle di Rupinpiccolo. Mi era stato detto che si trova in un canale e che è costituita da un pozzo d’accesso al quale segue una spaziosa caverna. Il rilievo poi, eseguito da Romano Ambroso, attivo e appassionato speleologo degli anni 60’, ma forse disegnatore non tanto abile, mi aveva sempre fatto pensare che probabilmente varrebbe la pena di provare a rifarlo. Quando ho sentito che anche l’amico Franco mi menzionava la grotta Ombretta, dicendomi che in verità l’aveva scoperta lui e che l’avrebbe rivista volentieri, colsi subito l’occasione per effettuare una visita assieme e rilevarla accuratamente. La scoperta, come mi ha raccontato Franco, è avvenuta circa 40 anni fa in modo alquanto singolare: un abitante di Rupinpiccolo ha convinto l’amico ad effettuare uno scavo in un punto del tutto insospettabile. Dopo un discreto lavoro venne alla luce solo un grosso masso, ma, rotto anche quest’ultimo, si aprì quasi all’improvviso l’imbocco del pozzo d’accesso. L’esplorazione fu alquanto sommaria e in effetti la visita recente ha permesso di esplorare qualche nuovo cunicolo e un rametto che a partire dal fondo sale fino alla base di due camini concrezionati, uno dei quali, parallelo alla caverna principale, comunica con essa tramite una finestra.

Descrizione

L’ingresso di m 1,3 x 1,5 è ubicato lungo un solco torrentizio asciutto che a valle della cavità prosegue fino ad una conca con un grande prato. Il pozzo d’accesso presenta all’inizio una strettoia con una lama un po’ instabile e successivamente è alquanto contorto, con diversi ripianetti. Verso la parte finale, con un facile pendolo, si può visitare una cavernetta che si innesta a “U” sul pozzo stesso e superato ancora un ponte naturale si sbocca infine in una piccola stanzetta. Da qui oltrepassato un passaggio basso e un po’ fangoso si perviene ad una prima caverna ben concrezionata, larga m 12 e alta m 9. Il suolo scende ripidamente e in breve si giunge in una seconda caverna di dimensioni maggiori. Essa è traforata da diversi pozzetti e baratrini che convergono in un reticolo di cunicoli sottostante. Conviene effettuare la discesa in uno dei pozzetti sul lato destro della caverna che hanno profondità minore e si può così facilmente raggiungere il fondo del pozzo maggiore che s’apre sul lato sinistro della caverna. Da esso si può proseguire in alcuni cunicoli fangosi che portano alla massima profondità, oppure si può risalire un corridoietto che porta alla base di un alto camino che comunica con la caverna principale tramite una finestrella. Dalla base di questo camino spostandosi in arrampicata a sinistra si raggiunge un’ultima saletta, sovrastata da un camino più piccolo e molto concrezionata.

Dati catastali

VG 4238/ 1298 Grotta Ombretta, CTR 1:5000 Rupinpiccolo 110064, posizione 13°46’30”0 – 45°44’14”3, quota ingresso m 372, sviluppo planimetrico m 90, profondità m 45, pozzo accesso m 17,8, pozzi interni m 12/ 4/ 6,3, rilevatori: Umberto Mikolic – Franco Florit 27-11-2004.
Umberto Mikolic