
L’Eisriesenwelt è oggi la maggiore attrazione turistica sotterranea dell’Austria ed una delle grotte turistiche più rinomate del pianeta. Ma qual’è la storia della sua scoperta e delle prime esplorazioni? Esplorando il mio archivio ho recuperato un vecchio Spe-laologischers Jahrbuch del 1922. Si tratta di una delle prime pubblicazioni speleologiche uscite in Austria dopo la fine della Grande Guerra. Il volume è stampato a cura di Ru-dolf Willner della Bundeshohlenkommission e di Georg Kyrle – Vorstand des Speläologis-ches Instituts und Geshaftsfuhrender Reda-kteur. Volume stampato in Vienna nel 1922. Contiene una accurato studio morfologico della grotta a firma di Otto Lehmann. Il libro contiene anche una buona documentazione fotografica compiuta durante le spedizioni organizzate tra il 1919 ed il 1921. È una buona occasione per fornire ai lettori un frammento di visione storica di questo mondo sotterraneo ghiacciato.
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Le prime esplorazioni organizzate sono attribuite a Anton von Posselt Czorich, e ri. salgono al 1879. L’esploratore aveva rilevato la cavità partendo dalla quota di 1640 metri fino ai 1709 metri, arrestandosi all’altezza dell’Eiswall che si elevava per circa 20 metri costituendo ai tempi un muro invalicabile. Le esplorazioni successive, condotte dal grande esploratore Alexander von Morke, avevano superato l’Eiswall nel 1912 e successivamente raggiunto la galleria chiamata Midgard nel 1913. La Grande Guerra aveva drammaticamente interrotto le spedizioni (lo stesso Morke morirà sul fronte già nel 1914). Nel 1919 riprendono le spedizioni organizzate e sono eseguiti i primi rilievi topografici accuratissimi. Nell’ottobre di quest’anno gli esploratori raggiungono il Dom des Grauens (fanno parte della squadra Poldi Fuhrich ed i fratelli Oedl, figure di spicco della Speleologia di allora).

Il 18 agosto del 1920 viene raggiunto il Tropfsteindom con uno sviluppo dell’asse principale di diversi chilometri ed il 30 ottobre raggiungono il Riesenshlund. In fig. 2 Poldi Fuhrich presso una struttura a karren nel settore chiamato U-Tunnel. La fig. 3 riporta la discesa di un pozzo nel settore della Mausefalle I. I rilievi topografici della grotta sono eseguiti da due ingegneri: W. Freih von Czornig e Robert Oedl. ed il primo rilievo ufficiale della cavità viene pubblicato nel 1922 in scala 1:2000. Si tratta di un rilievo accurato di elevata precisione, riportante i dettagli del percorso, le quote e le date di raggiungimento dei singoli punti; il disegno e la stampa sono a cura di von A. Lober. Questo documento, di cui una copia è di proprietà della Commissione Grotte “E. Boegan”, è stato utilizzato successivamente per integrare il rilievo definitivo eseguito nel 1933 a cura dello stesso Oedl e di Gustav Abel e stampato a Berlino a cura di Druck d. Preuss Geolog. Landesanstalt. Anche una copia di questo secondo rilievo è di proprietà della Commissione – i due rilievi sono stati donati alla Commissione il 31 ottobre 1936 direttamente da Gustav Abel – vedi intestazione della lettera originale di trasmissione dei documenti qui allegata parzialmente. Esiste un carteggio originale Abel – Boegan, conservato nei nostri archivi e relativo alle problematiche riguardanti il turismo sotterrano.

I PROTAGONISTI
- Anton von Posselt-Czorich: primo ad esplorare l’ingresso dell’Eisriesenwelt; si arrestò di fronte ad un muro di ghiaccio nel 1987. È suo il rilievo della prima parte della grotta. Dopo la sua scoperta, segnalata al Club alpino austriaco, la cavità fu dimenticata per un lungo periodo.
- Alexander Mörk von Mörkenstein (1887-1914): uno dei fondatori della speleologia austriaca insieme a Rudolf Saar, Angermayer e Riehl. Operò nei più importanti complessi carsici dell’Austria esplorando, anche con Hermann Bock, le cavità del Dachstein. Fu l’ideatore della ripresa delle esplorazioni sul Tennengebirge e nella Eisriesenwelt. Trattenne rapporti di amicizia con la speleologa Poldi Fuhrich. Allo scoppio della Grande Guerra fu inviato come ufficiale in Galizia dove morì sul fronte presso Nisko nell’ottobre del 1914.
- Leopoldine (Poldi) Fuhrich (1898-1926), prima grande donna speleologa impegnata in importanti esplorazioni. Assieme a von Mörke costituì per anni un modello per la Speleologia moderna (Johannes Mattes, 2013 – Alexander von Mörk and Poldi Fuhrich: The Conceptions of Heroes in Cave Exploration in the Early Twentieth Century Earth Science History, 32, 1: 132-149). Morì accidentalmente in una grotta del la Stiria. A Lei è dedicata una sala della grotta Eisriesenwelt, la Poldi Dom, rilevata nell’agosto del 1921.
- Walter Freih von Czörnig-Czerhausen (1883-1945). Triestino di nascita, è uno dei protagonisti dell’epopea dell’Eisriesenwelt che iniziò ad esplorare nel 1913. Insieme a Robert Oedl eseguì il complesso rilievo topografico della grotta, rilevo che fu successivamente ripreso nel 1933, alla fine delle esplorazioni. Robert Oedl (1898-1978). Coetaneo ed amico di Poldi Fuhrich, con la quale collaborò nelle esplorazioni della Eisriesenwelt. Tecnico eccezionale, si distinse per le notevoli capacità topografiche in cavità, insieme a von Czörnig. Tra il 1921 ed il 1922 studiò San Canziano compiendo molti rilevamenti nell’area circostante applicando anche la tecnica degli stereogrammi. Poldi e Oedl sono ricordati anche da Tre-vor Shaw nel suo recente Škocjanske Jame 1920-1949.
Enrico Merlak