SAVIO Spartaco (Trieste 25 settembre 1961 – vivente)
Spartaco Savio, l’attuale 19° presidente della Commissione Grotte della Società Alpina delle Giulie, è nato ad Trieste il 25 settembre 1961
Da giovanissimo, a 14 anni, inizia a frequentare le grotte del Carso Triestino e s’iscrive al XI corso della Commissione Grotte nel 1976. Nel 1978, dopo aver frequentato il corso di speleologia, entra a far parte della “Boegan” operando con il gruppo di giovanissimi che oltre a scendere negli abissi classici del Canin (Gortani, Davanzo, Vianello ed altri abissi), vi aprono all’esplorazione di nuovi collegamenti che andranno, negli anni successivi, a tessere il mosaico del Complesso del Col delle Erbe. Sono gli anni delle giunzioni Davanzo-Gortani e delle esplorazione chilometriche delle regioni fossili del Bus d’Ajar. Alla metà degli anni ’80 con questo gruppo, inizia una seria di immersioni speleosubacquee di profondità, che si concretizzano con le immersioni nel sifone finale del Gortani a -945, un record assoluto per l’epoca in Italia, durato sino al 2015.
E’ quindi presente in tutte le campagne esplorative degli anni ’80, ’90, 2000 ed attuali in Italia (Canin, Veneto, Lombardia, Sicilia, Marguareis), e all’estero (Messico, Jugoslavia, Brasile, Francia, UK, Ungheria, Cecoslovacchia, Albania).
Prende parte all’esplorazione dei maggiori abissi d’alta montagna sul Canin sloveno (Veliko Sbrego, Ceki 2, Abisso Egidio) e italiano (Sisma, RoLo, Led Zeppelin, immersioni in Gortani a -645). Presente anche nelle importanti esplorazioni delle maggiori cavità in esplorazione sul Carso triestino di quegli anni ed in quelli successivi: grotta Lazzaro Jerko, grotta Savi, grotta Skilan, Grotta Impossibile, Abisso Kralj, Supernova, Grotta Martina, Davorjevo Brezno (SLO) ed tante altre.
Sul fronte della speleosubacquea, partecipa in presa diretta ad esplorazioni di sifoni terminali al M.te Cucco (Umbria), all’abisso della Genziana (Veneto), alla risorgiva Goriuda (FVG), Antro di Bagnoli (Carso Triestino), Risorgiva Tamaroz (FVG), alla Spluga della Preta (Veneto) alle Risorgive del Timavo (Carso Triestino) in Sardegna e Slovenia. Nel 1987 ottiene il brevetto della scuola nazionale di speleologia subacquea della SSI e consegue il brevetto (1998) di “Cave dive instructor” della International Association of Nitrox and Technical Divers.
Fin dal primo esordio sulla scena speleologica, Savio è parte attiva e partecipe nella struttura del CNSAS: nel 1980 è volontario effettivo della prima squadra TS, ne diviene caposquadra nel 1983. Seguirà tutta la scalata nella struttura di soccorso, in ruoli sempre più impegnativi e di responsabilità: nel 1985 diviene capo stazione, passa a delegato regionale speleologico negli anni 2000 e diviene vice presidente regionale per il periodo 2007-2015
Nel frattempo, sempre in ambito della struttura nazionale del CNSAS, ottiene le qualifiche d’istruttore nazionale di soccorso speleosub e istruttore regionale di soccorso forre.
Anche la didattica speleologica lo vede protagonista locale e nazionale. Nel 1987 viene nominato INS della SNS del CAI e da questo momento inizierà un’intesa attività in qualità di direttore di corsi di speleologia, corsi di tecnica, esami per istruttori di speleologia, docente a diversi corsi a livello nazionale ed esaminatore per gli accertamenti per IS e INS della Scuola Nazionale di Speleologia del CAI.
Sempre nel settore dell’insegnamento e della didattica, nel 1998 è pioniere e promotore per la formulazione del riconoscimento della Legge Regionale n. 2 del 16 gennaio 2002 che istituisce in FVG la figura di guide speleo e maestro di speleologia: in tal senso nel 2002 assume il titolo di “Guida Speleologica Maestro di Speleologia” e nel 2008 quella di istruttore/verificatore per la nomina di guide speleo.
E’ in possesso, per gli interventi in ambito CNSAS e di messa in sicurezza delle cavità della regione FVG, della licenza di fochino (ottenuta nel 1994) e di osservatore nivologico AINEVA (2004).
Nell’attività sci-alpinistica effettua diversi percorsi nelle Alpi Giulie (versanti italiani e sloveni), nelle Dolomiti, in Valle d’Aosta, ed all’estero in Austria, Svizzera, e Slovenia: organizza, gestisce e prende parte da istruttore a corsi per la movimentazione in ambiente alpino invernale ed uscite di rilevamento stratigrafico per la realizzazione dei bollettini nivologici dell’Osmer ARPA FVG. Ha alle spalle numerose salite d’alpinismo sul Monte Bianco, Monte Cervino, Gran Paradiso, numerosissime vie d’arrampicata sul Bianco, Civetta, Tofana, Tre Cime, Bilapec, Coglians, Peralba, e vie di ghiaccio/misto sul Bianco e cascate di ghiaccio in regione FVG ed arco alpino orientale..
Imprenditore autonomo nel settore dell’edilizia costruttiva, negli ultimi anni è impiegato (con ditte Sikker, Saipem ed ENI) su territorio nazionale ed internazionale in qualità di “training and tutoring on the job” su piattaforme petrolifere off-shore, pozzi d’estrazione e piattaforme on-shore, per istruire gli addetti alle tecniche di accesso con funi. Le capacità imprenditoriali ottenute in anni di lavoro sul “campo”, hanno portato la figura di Spartaco Savio a realizzare diversi progetti per la Commissione Grotte, tra i quali nel 1998 la realizzazione del bivacco speleologico D.V.P. sul M. Canin, nel 2011 la realizzazione della “ferrata Coloni” in Grotta Gigante e nel 2002 la realizzazione della centrale operativa del soccorso speleologico del CNSAS a Padriciano (TS).