CAMPAGNA SPELEOLOGICA A CASSANO ALLO JONIO (COSENZA)
Pubblicato sul n. 4 di PROGRESSIONE – Anno 1979
Ha avuto luogo dal 2 all’11 maggio 1979 la quarta campagna speleologica della Commissione Grotte «Eugenio Boegan» a Cassano allo Jonio (Provincia di Cosenza).
Con le precedenti spedizioni era stata rilevata la notevole importanza del fenomeno carsico profondo nel piccolo massiccio dolomitico del Monte S. Marco – Il Muraglione — prossimo al capoluogo — localizzando una quindicina di cavità.
In particolare, erano state esplorate le due grotte di S. Angelo, aprentisi a quota 440 circa, che presentano un rilevante interesse per l’andamento dei vani, per la loro morfologia e per i depositi di riempimento. Delle due grotte era stata rilevata completamente la Grotta Superiore di S. Angelo (che presenta uno sviluppo planimetrico complessivo di m 1005) e, limitatamente ad alcuni rami, la Grotta Inferiore.
Lo scopo principale della campagna del maggio 1979 era stato individuato nel completamento del rilievo topografico della Grotta Inferiore — particolarmente complessa per la presenza di più sistemi di gallerie e caverne sovrapposte — e nell’esplorazione della Grotta sopra le Grotte di S. Angelo, visitata parzialmente nel corso delle spedizioni del 1978.
Gli obiettivi prefissati sono stati conseguiti nel corso della campagna.
Col rilievo completo della Grotta Inferiore di S. Angelo (sviluppo planimetrico totale m 1325) è ora possibile definirne esattamente l’andamento delle gallerie ed in particolare della grande caverna centrale, accessibile attraverso più percorsi, che è risultata essere lunga circa 100 metri, con una larghezza massima di m 30. Gli enormi blocchi di crollo che ne occupano la parte inferiore individuano una serie di vani intercomunicanti, che in più casi sboccano in gallerie sottostanti o laterali rispetto all’asse principale della caverna. Sano state inoltre effettuate osservazioni sulla morfologia dei vani e sui depositi di riempimento, dati principalmente da gesso — di norma microcristallino —, guano e concrezionamenti calcitici, con il prelievo di campioni nei punti più significativi. Particolare cura è stata dedicata alla documentazione fotografica dei fenomeni ed alle ricerche biologiche. E’ da segnalare, a questo avviso, la presenza nella cosiddetta «Sala del Vegetale» della Grotta Inferiore — di un intrico di radici che si diramano sul pavimento calcitico del vano, occupando una superficie complessiva di circa 100 metri quadrati; in più casi è stato osservato un particolare sviluppo degli apparati radicali in corrispondenza di vaschette di concrezione e, soprattutto, di piccole stalagmiti, fino a formare dei veri «nidi» di filamenti nelle zone interessate da costante stillicidio.
Nonostante la prossimità degli ingressi delle grotte Superiore ed Inferiore (le due cavità si aprono ad appena sette metri di distanza) e l’andamento concorde delle gallerie, non è stato possibile rinvenire alcuna comunicazione interna fra i vani delle stesse.
La Grotta sopra le Grotte di S. Angelo è risultata essere costituita da due gallerie parallele, che si sviluppano lungo le stesse fratture su cui sono impostati i vani principali della Grotta Superiore di S. Angelo, In più casi è stata accertata una comunicazione diretta, ma impraticabile all’uomo, fra le due cavità. Anche in questa grotta sono notevoli i depositi di riempimento, dati da guano e gesso. Lo sviluppo rilevato è di m 233. La esplorazione si è arrestata in corrispondenza di un allargamento della galleria, al cui fondo si apre una profonda fessura; le difficoltà nell’avanzamento sono da ricercarsi soprattutto nella presenza dei riempimenti di guano e gesso, che rendono particolarmente viscidi ed instabili i passaggi, e nell’intensa fratturazione della roccia.
Le ricerche nelle cavità sono state integrate da rilevamenti topografici in superficie e ricognizioni per la ricerca di altre grotte sul gruppo del Monte S. Marco – Il Muraglione.
Particolarmente intensi sono stati i contatti con l’Amministrazione comunale di Cassano allo Jonio, che ha appoggiato concretamente la spedizione. I risultati conseguiti sono stati illustrati ai cittadini di Gassano durante una conferenza-dibattito.
Nel Comune di Morano Calabro è stata visitata la Grotta di S. Paolo, già esplorata dal G.S.P. C.A.I. – U.G.E.T. nel 1961.
Hanno partecipato alle ricerche: M. Bianchetti, S. Bozzini, B. Cova, S. Duda, C. Fi nocchiaro, F. Gasparo, S. Landi, B. Redivo, C. Semorile, U. Tognolli, M. Trippari e S. Zucchi.
Fulvio Gasparo