ROBERTO RICCIARDIELLO (RICH) 12.12.1947 – 22.09.2006
Testo pubblicato su Alpi Giulie, 100/2 ,Trieste 2006
E’ stato socio della Commissione Grotte dal 1969 al 2006.
Il settembre2006 ha portato via all’Alpina un altro affezionato socio: Roberto Ricciardiello. Entrato nella società nel 1967 dopo aver frequentato un corso di speleologia (il terzo, diretto dal compianto Marino Vianello) ha preso parte nei suoi anni giovanili a tutte le iniziative esplorative della Commissione Grotte. Pur se più attivo alle ricerche nelle grotte del Carso triestino, non ha mancato di essere presente anche in quelle del Canin, meta negli anni ’60 e ’70 di molte spedizioni.
Allorché la vita, come spesso succede, lo ha costretto a ridurre sempre più l’attività di campagna non ha abbandonato l’Alpina e la sua Commissione Grotte: non solo è stato presente a tutte le manifestazioni sociali, a cominciare dalle annuali cene che vedono uniti in convivio soci vecchi e nuovi, ma ha anche dato il suo contributo alla vita societaria con l’assunzione di incarichi sia nel direttivo della Commissione Grotte che in quello dell’Alpina. E’ stato infatti non solo nel direttivo della Commissione Grotte ma anche in quello della SAG in cui per un triennio ha ricoperto pure l’onerosa carica di tesoriere.
Roberto Ricciardiello, Ricc per tutti, è stato stroncato da un male fulminante che in pochi giorni lo ha tolto all’affetto, ma non al ricordo, dei molti amici che contava nella società.
Ulteriori notizie su Roberto Ricciardiello si possono trovare in:
Savi G., 2006: Roberto Ricciardiello (Rich) 1947-2006, Progressione 53: 88
P G (Guidi P.), 2006: Roberto Ricciardiello, La Gazzetta dello speleologo, n. 118, Trieste set. 2006
Il ricordo di un amico
pubblicato su ” PROGRESSIONE N 53 ” anno 2006
Caro Rich, che amicizia la nostra! Ricordi, ci conoscemmo negli anni ’80, tu tesoriere ed io consigliere nel Direttivo dell’Alpina. Eri sempre elegante e circondato da belle donne, cosa che ti aveva meritato il soprannome “el Conte”, forse partorito un po’ dall’invidia.
In quel tempo tu non venivi in grotta con noi del gruppo scavi, ma partecipavi attivamente all’attività sociale della Commissione. In grotta ci siamo conosciuti alle Torri di Slivia, in occasione di un’escursione da te organizzata per il Collegio del Mondo Unito, escursione seguita poi da altre ed infine dal Corso di Speleologia per gli allievi del Collegio. Eri sempre presente alle cene sociali: memorabile fu quella di Prepotto in cui, per sfuggire ad una “salatura” che volevamo farti salisti su di un albero ed in cui i tentativi da noi fatti per tirarti giù finirono per strapparti completamente i pantaloni, facendoti tornare a casa praticamente in mutande. L’ultima tua escursione in grotta l’abbiamo fatta alla Grotta Gualtiero, assieme ad un gruppetto di amici.
La nostra amicizia, che si basava su interessi comuni, non è mai venuta meno: oltre alla passione per le grotte ci univa pure quella per le moto. La domenica era un rito incontrasi in Piazza Unità per l’aperitivo, e qui lunghe chiacchierate sui pregi e difetti della tua moto e – nella stagione giusta – sul motomondiale.
Mi hai anche rivoluzionato la vita, perché sei tu che mi hai fatto conoscere quella che sarebbe poi diventata mia moglie, facendomi pure da testimonio alle nozze.
Te ne sei andato in meno di un mese, troppo poco per salutarsi, troppo poco per ricordare i momenti belli e brutti che la vita ci aveva riservato e nei quali, vicini, ci siamo sostenuti a vicenda.
Non ti dimenticherò mai, e sarai sempre nel mio cuore.
Ciao Rich.
Glauco Savi