Franco Legnani

 

FRANCO LEGNANI – (1924 – 2002)

Sciacca 1958. Da sinistra in piedi: G. Perot

Pubblicato sul n. 47 di PROGRESSIONE – anno 2002
 Il  giorno 8 ottobre 2002 ci ha lasciato un altro vecchio socio della Commissione, Franco Legnani. Nato il 15 marzo 1924, era giunto all’Alpina giovanissimo, nel 1935; medico appena laureato, si è inserito nella società interessandosi subito alla preistoria del Carso, disciplina che lo appassionerà e che coltiverà per decenni. Il suo primo contatto con la preistoria è avvenuto attra­verso Mario Jurca (dicembre 1951, sopral­luogo agli insediamenti di Muggia Vecchia), in quegli anni operante nell’ambito della Commissione Grotte. L’attività di ricerca in grotta era allora concentrata soprattutto alla Grotta dell’Orso, 7 VG; degli scavi, iniziati il 2 marzo 1952 (dal vecchio Libro delle Re­lazioni sappiamo che alla prima uscita han­no preso parte Jurca, Legnani, Oio, Ortola­ni), darà relazione sul numero di Alpi Giulie del 1953.
Negli anni immediatamente successivi, chiusa la collaborazione con lo Jurca, av­viene l’incontro con Francesco Stradi, appassionato investigatore di preistoria carsi­ca forse troppo presto dimenticato. Con lui, e con un piccolo ma determinato gruppo di amici, in seno alla Commissione dà vita alla Sezione di ricerche preistoriche Raffaello Battaglia, sezione che razionalizza le ricer­che di preistoria sia sul Carso (individua­zione sul terreno e catalogazione di castel­ieri e grotte preistoriche) che nella sede (allestimento di un laboratorio e di uno stu­dio con biblioteca e archivi), Il periodo a cavallo degli anni ‘50 e ‘60 è per la Sezione fecondo di iniziative e di risultati — indivi­duazione di nuovi insediamenti preistorici sia in grotta che all’aperto, scoperta a Dui­no del tempio ipogeo al dio Mitra — il mag­giore dei quali è senz’altro lo scavo con­dotto alla Grotta dei Ciclami. In questa grotta, già segnalata dal Battaglia in un suo lavoro del 1927, le ricerche furono effettua­te con criteri allora in anticipo sui tempi; la trincea a T, scavata sino a quattro metri di profondità ha messo in luce una stratigrafia completa che testimonia la presenza del­l’uomo sul Carso dal mesolitico ai giorni nostri.
Sui risultati ottenuti vennero quindi pub­blicati da Legnani vari contributi, i più origi­nali dei quali possono essere considerati quelli eseguiti sui pollini provenienti dai vari livelli degli scavi alla Grotta dei Ciclami, studi che hanno permesso di ricostruire la vege­tazione del sito dalla sua apertura verso la fine della glaciazione wùrmiana, dovuta al crollo laterale della volta, ai tempi storici. Buona parte dei dati ottenuti in questo set­tore sono poi stati pubblicati nella sua ope­ra più conosciuta, la Piccola Guida della preistoria di Trieste, libro pubblicato dalla Commissione nel 1968 e che ancor oggi desta l’interesse degli studiosi del ramo, non essendo stato tuttora sostituito da stu­di più recenti.
Ma non solo di preistoria si interessava Legnani. Bravo medico (lo è stato anche di parecchi soci della Commissione), non solo ha curato la parte sanitaria della spedizio­ne del 1958 nelle grotte vaporose del Mon­te Kronio, ma ha awiato nei bagni a vapore di via Veronese, assieme ad altri colleghi,
un’indagine sul comportamento del corpo umano sottoposto ad alte temperature con umidità del 100%. I risultati di questo stu­dio, preparatorio alla spedizione cui poi Legnani ha partecipato quale medico, sono stati pubblicati l’anno successivo in appo­sito volumetto.
Membro della Commissione Grotte dal­la metà degli anni ‘50, dal 1958 aI 1964 ha fatto parte del suo Direttivo; nell’ambito della stessa nel 1958 ha sostituito il dottor Aldo Valles nell’incarico di conservatore, incom­benza che ha mantenuto sino alla soppres­sione della carica, avvenuta nel 1983 in seguito alla consegna alla locale Sovrinten­denza ai Monumenti di tutto il materiale ar­cheologico raccolto nei decenni precedenti (centinaia di cassette di reperti, organica-mente suddivisi per grotta, taglio, tipolo­gia).
Con la scomparsa di Franco Legnani un altro pezzo del nostro passato cessa di essere cronaca ed entra a far parte della nostra storia.
                                                                                                     Pino Guidi

BIBLIOGRAFIA SOMARIA

 [con Mario JURCA] La Grotta dell’Orso presso Gabrovizza, N. 7 VG: relazione degli scavi eseguiti negli anni 1950-1951 – Alpi Giulie 1953: 12-21.
Gli uomini fossili della Venezia Giulia – Rassegna Giuliana di Medicina, 11 (1): 32-33, Trieste gen. 1955.
Il cervello dell’uomo di Neanderthal – Rassegna Giuliana di Medicina, 11(2): 58-59, Trieste feb. 1955.
Sindromi neuropsichiche in rapporto all’alpinismo – Rassegna Giuliana di Medicina, 11(5): 160-162, Trieste mag. 1955.
Le grotte preistoriche della VaI Rosandra – Rassegna Giuliana di Medicina, 11 (6): 188-189, Trieste giu. 1955.
Sull’origine dei popoli della Venezia Giulia – Rassegna Giuliana di Medicina, 11 (7): 220-221, Trieste lug. 1955.
L’eredità di Caino – Rassegna Giuliana di Medicina, 11 (10): 322-323, Trieste 011. 1955. I castellieri della Venezia Giulia – Rassegna Giuliana di Medicina, 11 (12): 383-384, Trieste dic. 1955.
I paleoantropi d’italia – Rassegna Giuliana di Medicina, 12 (4): 122-124 e (5): 162-163, Trieste aprile e maggio 1956.
L’arte nella preistoria – Rassegna Giuliana di Medicina, 13 (1): 32, Trieste gen. 1957. [con Gastone MODUGNO e Aldo RAIMONDI] Sudorazione ed elettroliti – hp. La Modernogra­fica, Trieste 1959: 1-83.
La caverna dei Ciclami (Carso triestino) (Comunicazione preliminare sui risultati raggiunti nelle campagne di scavo 1959 -1960 1961) – Alpi Giulie 56 (1 960-1 961): 22-25, Trieste 1962.