Le arie di Prosecco

 

ANCORA SULLE ARIE

Pubblicato sul n. 48 di PROGRESSIONE – anno 2003

Nel giugno 1993, sul numero 28 di Progressione, era stata data la notizia dei risultati ottenuti da Giuliano Zanini con il sistema delle “fumigazioni” (immissione di fumi puzzolenti all’ingresso di grotte aspiranti e controllo della loro presenza in quelle soffianti) in alcune cavità site a nord di Prosecco.Allora con questo sistema molto empirico – non tutti percepivano gli odori -erano state collegate con la Grotta dell’Austriaco, 853 VG (aspirante) cinque grotte: la Grotta del Maestro, 5300 VG, la Grotta Nuova di Prosecco, 4053 VG, il Pozzo dell’Aria, 5204 VG, la Grotta presso la 5300 VG o Grotta dei due Ginepri, 5786 VG, la Grotta presso la 5786 VG (soffianti).A distanza di dieci anni, nella primavera del 2003, Giuliano Zanini, Franco Gherbaz e Gianni Scrigna hanno ripreso le ricerche nelle stesse grotte, usando però un sistema più razionale, quello dell’aria forzata, sistema ampiamente descritto da Giuliano sul numero 45 di Progressione. Un ventilatore, azionato da una batteria d’auto, è stato sistemato all’imbocco di un pozzo ubicato sopra la Grotta dell’Austriaco e con la stessa comunicante; chiuso l’ingresso della Grotta dell’Austriaco venivano controllati gli accessi delle grotte circostanti mentre il ventilatore aspirava o insufflava aria. I risultati sono stati istantanei, chiari e privi di ogni ombra di dubbio: immediatamente dopo l’accensione del ventilatore – i vari operatori erano collegati mediante telefoni cellulari – si notava un accentuato movimento dell’aria alle entrate delle cavità controllate. Nel caso della Grotta del Maestro il foglio di nylon messo sopra la griglia che la chiude veniva addirittura strappato dalla forza dell’aria. Alla fine dei lavori era quindi confermato il collegamento, già suggerito dieci anni or sono, fra la Grotta dell’Austriaco, la Grotta del Maestro, la Grotta dei due Ginepri e la Grotta Nuova di Pro­secco, quest’ultima divenuta – dopo le grandi scoperte effettuate negli anni testé trascorsi – la Supernova. Non è stato invece confermato il collegamento con la Grotta dell’Aria; questa, dopo l’apertura di un collegamento con una cavità vicina, risulta, almeno nelle stagioni fredde, soltanto aspirante. Il sistema di ricerca basato sulla forzatura delle arie – sia in aspirazione che in immissione, già utilizzato con successo nelle grandi grotte della Val Rosandra, si è rivelato affidabile, facilmente impiegabile e soprattutto con il pregio di fornire risultati immediati.
Pino Guidi