Grotta O di Fernetti

 

MINISISTEMA PRESSO IL CAVALCAVIA DI FERNETTI (4685 VG)

Uno speleologo scende nella Grotta del Soffione. (Foto D. Marini

Pubblicato sul n. 46 di “Progressione “ – anno 2002

PREMESSA

Con il perfezionamento delle ricerche di collegamenti fra grotte, perfezionamen­to che ha avuto in quest’ultimo periodo un’impennata notevole grazie all’introdu­zione del procedimento di forzatura del numero 45 della Rivista, i piccoli sistemi di grotte si avviano a diventare sul nostro Carso se non ancora la regola, sicuramen­te non più un’eccezione. Morfologicamente queste strutture si possono dividere in due categorie: i relitti di gallerie anticamente attraversate da un corso d’acqua e i siste­mi di cavità puntiformi complesse che si uniscono ad una certa profondità.
A suo tempo erano stati descritti su queste pagine alcuni sistemi di cavità ap­artenenti al primo gruppo (Grotta dei Ciclami — Grotta delle Perle, 2433 e 2699 VG); Grotta del Bufalo — Grotta Sirza, 4335 e 859 VG). In attesa di veder pubblicato l’appena completato sistema Grotta ad Est di Borgo Grotta Gigante — Grotta Doria e Grotta delle Geodi, 3876 — 3875 — 21 VG, nonché di veder realizzati i megasistemi della VaI Rosandra (intanto Grotta delle Gallerie — Grotta Martina, 420 e 5640 VG, poi si vedrà), ecco una breve descrizione di due grotte fra loro vicine, appartenenti alla seconda categoria e ambedue fortemente soffianti, aperte in quel di fernetti una nel 1972 dal Gruppo Grotte Carlo Debeljak e l’altra da dieci anni dopo da noi, fra di loro comunicanti.

LA STORIA

lI 23 dicembre 1981 nel corso di una battuta di zona Glauco individua sul fianco di una dolinetta innevata un tratto sassoso in cui la neve è sciolta e dal quale s’alza una corrente d’aria calda. Gli scavi, imme­diatamente intrapresi, mettono in luce un pozzo di una mezza dozzina di metri, molto stretto, il 26 dello stesso mese la strettoia è forzata e si scendono questo e un ulteriore piccolo pozzo; si allarga quindi un’altra stret­toia, si supera un altro pozzetto e finalmen­te si sbuca in un’ampia caverna. Il giorno seguente si apre un P 7 che sbocca nella caverna della vicina Grotta ad Ovest del Cavalcavia di Fernetti, 4685 VG, e si inizia ad allargare l’ingresso di un pozzo posto poco sopra il pozzo di collegamento. I la­vori sono portati a termine soltanto il 10 aprile – nel frattempo era stata aperta la Grotta delle Tibie in cui Bosco s’era frattu­rato un ditone – con l’apertura dell’ultimo pozzo della nuova cavità e la stesura del rilievo.

 GROTTA AD OVEST DEL CAVALCAVIA Dl FERNETTI

Un pozzo di 25 metri (p. 1), malage­vole per la presenza di un marcato re­stringimento a tre metri di profondità e reso complesso dalla presenza di ponti naturali, porta ad una galleria concrezio­nata, in leggera discesa, lunga metri 15 alta in media 6 e sormonta da vari camini (pp. 2-5). Verso il fondo della stessa, sulla parete Est, s’apre un’ampia finestra (p. 3) che dà adito ad un pozzo oieco di tre metri e ad un pozzo di 21 metri, molto stretto e reso pericoloso dalla presenza di massi in equilibrio instabile; alla sua fine una fessura impraticabile (p. 4) impe­disce l’accesso ad un sottostante salto valutato profondo 3-4 metri spirante una leggera corrente d’aria.
L’accesso alla grotta si presentava in origine come una fessura muschiata di cinque centimetri di diametro da cui usci­va una forte corrente d’aria e la cui forza­tura ha richiesto al Debeljak, gruppo sco­pritore, mezza giornata di lavoro.

DATI CATASTALI – (4685 VG – 2180 REG)

 IGM 1:25.000 F 40A Il SO – Poggioreale del carso
Long.:   1’ 21’ 40 – Lal.: 45’ 41 38’
CTR 1:5000 – 110101 – villa Opicina
Long.:   13’ 48’ 52,1’ – Lat.: 45’ 41 44,2”
Quota inqr.: m 312 – Prof.: mt 45
Pozzo est.: m 24,5 – Pozzi int.: m 8,6- 11 -4?
Lungh,: mt 25
Ril.: Verbini. CGCD, 06.02.1972

GROTTA DEL SOFFIONE

Allo stretto pozzo d’accesso, profon­do sei metri, seguono due ulteriori piccoli salti (quattro e tre metri) impostati su una frattura orientata WNW-ESE; un breve cunicolo (pp. 6 – 8) conduce quindi ad una caverna dalla pianta romboidale aven­te gli assi di metri 5 x 10 (pp. 8 – 9), ingentilita al centro dalla presenza di una volta e le pareti adorne di festoni stalatti­tici. Alla base del pozzo di tre metri sono stati aperti due ulteriori pozzi: uno di sette metri di profondità (p. 5) che sbocca nella parte finale della galleria della 4685 VO, ed uno di 21 metri (p. 6) al cui fondo una fes­sura (p. 7) lascia cadere le pietre per ulte­riori 8/10, raggiungendo così la stessa quota di fondo del supposto P 4 della grotta vicina. L’esame delle planimetrie lascia supporre che i due pozzi non discesi possano finire in uno stesso ambiente.
Nella stessa dolina, a pochi metri dal­la Grotta del Soffione, è stato aperto, sempre dal Gruppo Grotte C. Debeljak e sempre nel febbraio 1972, uno stretto pozzo profondo 15 metri, interrotto a metà da un ripiano e terminante con fessure non praticabili (Pozzo tra i Rovi, 4683 VG); il collegamento, abbastanza probabile, con le due cavità dianzi descritte non è stato ancora effettuato.
Hanno partecipato, in varia guisa, ai lavori nella Grotta del Soffione Bosco Natale Bone, Dario Marini, Roberto Prelli, Glauco Savi e lo scrivente

DATI CATASTALI – (4683 VG)

IGM 1:25.000 – F 40A Il SO – Poqgioreale del carso
Long.:   1” 21’ 40” – Lat.: 45’ 41’ 38”
CTR 1:5000 – 110101 – villa Opicìna
Long.:   13’ 48’ 52,2” – Lat.: 45’ 41 44,6’
Quota ingr.: m 308 – Prof.: m 35
Pozzo est: mt 6 – Pozzi int.: mt 4 – 3 -7 (raccordo) – 21 – 10?
Lungh.: m 24
Ril:  Bone, Guidi, Savi, CGEB-SAG, 10.3.1982

                                                                                                Pino Guidi