ASPLENIUM VIRIDE HUDSON E SAXIFRAGA ROTUNDIFOLIA L. NELLA SIROKA JAMA (127 VG)
Pubblicato sul n. 24 di PROGRESSIONE – Anno 1990
Nel corso delle più recenti ricerche speleobotaniche sono state indagate alcune notevoli cavità situate nell’adiacente territorio jugoslavo, nella zona compresa tra Materija e Markovscina.Per le particolari situazioni topoclimatiche e microclimatiche evidenziate in tali cavità, le relative associazioni vegetazionali risultano molto interessanti, presentando talvolta delle specie che di norma si sviluppano appena negli orizzonti montani più elevati, quali faggete e piceeti.Una cavità particolarmente significativa sotto il profilo speleobotanico è la Siroka jama (Grotta Larga, 127 VG), situata 1900 m a Sud-Est di Materija (Matteria), alla quota di 420 m, non molto distante (circa 1 km) dal versante meridionale del M. Majnik (685 m).
Si tratta di un’imponente voragine, rilevata il 19,4.1914 da A. Ceron, la cui vasta imboccatura (32×28 m) presenta il margine settentrionale quasi del tutto celato dalla fitta boscaglia illirica e quello meridionale, più elevato, quasi scoperto da cui si argano potenti e suggestive numerose emersioni rocciose.
La discesa nella voragine può effettuarsi abbastanza agevolmente dal lato nord, presentante un dislivello di una quindicina di metri. Si giunge così alla sommità di un notevole cono detritico il quale presenta una tipica vegetazione d’ambiente fresco ed umido. Le specie più significative in tale sito sono: Lunaria rediviva (Crucifera molto alta di immediata individuazione) e poi Corydalis ochroleuca, Senecio Fuchsii, Phyllitis scolopendrium, Geranium robertianum, Dentaria enneaphylios, Anemone hepatica, Actaea spicata e Lamium orvala. Sui grossi massi situati al fondo della china, quasi all’imboccatura delle due ampie gallerie, si può inoltre osservare una vegetazione d’orizzonti subalpino ed alpino, in cui>si distinguono Oxalis acetosella, Chrysosplenium alternifolium, Adoxa moschatellina, Saxifraga petraea frammista a varie Epatiche, quali il comune Conocephaius conicus Fegatella conica), ed a Muschi diversi tra cui Thamnium alopecurum, quasi sempre presente nei baratri e nelle voragini carsiche.
Anche le pareti della cavità appaiono in gran parte coperte da un’abbondante e rigogliosa vegetazione con preponderanza di Polypodium interjectum, di Phyllitis scolopendrium, di Asplenium Fiuta-muraria, di Corydalis ochroleuca, di Hieracium muro-rum, di Moehringia muscosa, di Acer pseudoplatanus, di Dila cordata e di Carpinus betulus. Alcune di tali specie erano state già osservate dal Club Touristi Triestini nel corso di una visita alla voragine effettuata nei primi anni del secolo.
Situazioni vegetazionali analoghe a quella presentata dalla Siroka Jama si possono tuttora osservare in altre cavità della zona, quali la Caverna Ziatich di Scandanscina (378 VG), l’inghiottitoio di Odollina (128 VG) e la vicina Caverna Zoospeum.
Ciò che contraddistingue la Siroka Jama da tutte le voragini sinore esaminate è la presenza in esse di due singolari specie: Asplenium viride Hudson (Asplenio verde) e Saxifraga rotundifolia L. (Sassifraga a foglie rotonde o Sassifragacimbalaria). Sono state individuate a stretto contatto, quasi alla base della strapiombante parete sud, in una larga nicchia scarsamente illuminata, umida e fredda, assieme ad Asplenium trichomanes, a Cardaminopsis arenosa, a Saxifraga petraea, a Cystopteris fragílis e a Phyllitis scolopendrium.
Asplenium viride, piccola Felce appartenente alla f amiglia delle Aspleniaceae, è una specie emicriptofita rosulata a distribuzione circumboreale. Sul Carso triestino ed in quello jugoslavo in cui si apre la voragine, essa non risulta essere stata mai segnalata. Marchesetti l’indicava per i monti del Goriziano e dell’Istria, mentre Pospichal la citava per il Monte Maggiore. Non risulta menzionata neppure nella poderosa monografia fitogeografica relativa alle voragini di San Canziano curata da Morton. E’ peraltro abbastanza comune nella regione montana del Friuli-Venezia Giulia.
Nella Siroka Jama, Asplenium viride presente in una decina di esemplari nastriformi, immediatamente distinguibili per il fatto che essi si sviluppano proprio accanto al più comune Asplenium trichomanes. Di conseguenza, l’individuazione della specie risulta alquanto facilitata, presentando essa precisi e significativi caratteri distintivi. Tra questi, ad esempio, i segmenti che appaiono brevemente peziolati, romboidi-ovati, inseriti in due serie alterne sul rachide che è caratteristicamente verde (da cui il nome della specie).
Saxifraga rotundifolia L. è un’orofita protetta a distribuzione Sud-Europea Caucasica, dotata di notevole plasticità ecologica, generalmente adattata a stazioni ombrose, quali boscaglie riparie, faggete, piceeti e cespuglieti umidi del piano subalpino, dagli 800 ai 2300 m di altitudine. Mentre non risulta segnalata per il Carso triestino, appare abbastanza comune nella regione montanadel Friuli-Venezia Giulia e sui rilievi elevati dell’istria montana, come ad esempio nella zona compresa fra il Monte Maggiore ed il Monte Sissol. Marchesetti l’indicava rarissima sul M. Slaunig (M. Taiano) e nei dintorni di Brestovizza, località posta a Sud-Est di Rodik (Roditti).
Nella voragine, Saxifraga rotundifolia è presente nella stazione citata in una quindicina di esemplari, tutti in buone condizioni vegetative. Al momento della sua individuazione (26.7.1990) quasi tutte le bianche pannocchie, corimbose e multiflore, si trovavano in piena fioritura. Caratteristici apparivano allora i petali bianchi punteggiati, alla base, di rosso o di arancione e tipiche le foglie reniformi-arrotondato, grossolanamente crenate, lungamente picciolate, soffuse di morbida ciliatura.
Da quanto pur brevemente esposto, la Siroka jama rappresenta un particolare ambiente in cui risulta molto evidente la stratificazione microclimatica e vegetazionale; essa può pertanto considerarsi un’esemplare voragine di studio, soprattutto sotto questo punto di vista.
Elio Polli