Karl Moser

 

Ludwig Karl MOSER – Teschen (Tesin – Rep. Ceca) 7.11.1845 – Bolzano 2.6.1918

Cenni biografici

Karl Ludwig Moser nasce a Teschen (Tesin – Repubblica Ceca) il 7 novembre 1845, frequenta le scuole elementari, quelle reali e quindi il liceo cattolico nel paese natio. Causa l’opposizione del padre non può frequentare, come suo desiderio, l’Accademia d’Arte; a Vienna nel 1866 si iscrive alla Facoltà di Medicina, abbandonata ben tosto per la Facoltà di Scienze. Consegue l’abilitazione all’insegnamento nel 1870 e la laurea l’anno seguente. Insegna dapprima come supplente a Krems, poi a Vienna, e quindi alla K. K. Staats-Ober-Realschule di Teschen ove rimane sino al 1876, anno in cui si trasferisce a Trieste per insegnare matematica, fisica e scienze naturali al Liceo Statale (K. K. Staats-Ober-Gymnasium) sino al 1904, anno in cui è posto in quiescenza. Dal 1877, dopo tre anni di “praticantato”, ottiene il titolo di professore. Già dall’inizio della carriera a Trieste gli è affidata la cura e la gestione del Laboratorio di Scienze del Liceo, le cui collezioni di fossili e minerali arricchirà nei successivi ventott’anni.
Amante della natura, i giorni non impegnati nell’insegnamento li trascorre sul Carso inframezzando le giornate dedicate agli scavi archeologici – in grotta, ma anche nei castellieri e nelle necropoli – con escursioni in montagna. Naturalista eclettico, non toccato dall’allora emergente suddivisione e specializzazione della scienza in mille branche, L. K. Moser si interessa di mineralogia, sismologia, archeologia, botanica, etnografia, zoologia, ornitologia, entomologia, storia e naturalmente di speleologia, carsismo e speleoclimatologia, riversando il suo sapere su 261 scritti, nel 39% dei quali tratta di speleologia, grotte, carsismo.
La sua attività di studioso, scrittore e conferenziere lo porta ad avere stretti rapporti con studiosi e istituzioni varie: è corrispondente della Commissione Centrale per lo studio e la Conservazione dei beni Artisti e Storici, collaboratore della Prähistorischen Commission der Kaiserl. Akademie der Wissenschaften di Vienna, Mandatario del Circolo Scientifico Militare di Trieste e della Società Ornitologica di Vienna, membro della Società Zoologica e Botanica di Vienna, membro del Verein für Höhlenkunde di Vienna, collaboratore del Hofmuseum e dell’Istituto Geologico, membro del Cosmopolitan Correspondence Club, socio della Sezione Litorale della Società Alpina Austro Tedesca – Section Küstenland des Deutschen und Oesterreichischen Alpenverein – DÖAV.
Muore a Bolzano, ove si era temporaneamente trasferito, il 2 giugno 1918.

L’apporto alla speleologia

Stabilita la residenza a Trieste Moser si iscrive alla locale sezione DÖAV, iniziando poco dopo (1880) gli scavi nella grotta dell’Orso (7 VG) in cui raccoglie teschi dell’orso speleo. Nel 1883, per formalizzare l’attività speleologica del DÖAV, si fa promotore della costituzione nel suo seno di una sezione speleologica, l’Abteilung für Grottenforschung, sezione con cui conduce una serrata attività per alcuni anni, esplorando (sempre con l’occhio dell’archeologo) molte grotte del Carso, fra cui nel 1886 quella che sarà poi conosciuta come Grotta del Pettirosso (260 VG), cavità cui dedicherà in pratica tutta la sua vita di ricercatore.
Quando gli uomini dell’Abteilung für Grottenforschung decidono di puntare tutta la loro energia e attività sulle Grotte di San Canziano e sul Reka–Timavo sotterraneo, prosegue le ricerche per conto proprio, facendosi accompagnare nel periodo 1886-1892 da alcuni dei suoi studenti che indirizza così all’attività speleologica. Fra i tanti nomi che risultano dai suoi diari di scavo ci sono quelli di speleologi che hanno lasciato in seguito ampia traccia del loro operato: Johann Andreas Perko, i fratelli Leo ed Ernst Felix Petritsch, Norbert Krebs, Wilhem Suringar, Rudolf e Camillo Seeman, Amerigo Hoffman, come pure di altri che ritroviamo poi nelle cronache del Club dei Touristi Triestini. La collaborazione con gli speleo del DÖAV prosegue comunque inalterata sino a quando viene interrotta per dissapori con la Direzione dello stesso che affida al Direttore del Museo di Storia Naturale di Trieste, Carlo Marchesetti, l’incarico di eseguire gli scavi archeologici nella Grotta Tominz a San Canziano. In questo periodo Moser scava alla Cotarjova (264 VG) accompagnato da Suringar (aprile 1891-marzo 1892) e alla Grotta Romana (850 VG) con Hoffman e Perko (febbraio 1892).
Non ci sono riscontri documentali ma è molto probabile che la costituzione, nei primi anni ’90 del XIX secolo, del gruppo speleo studentesco Der “Hades”, associazione formata proprio dagli studenti che lo accompagnavano in grotta, sia dovuta se non a una sua iniziativa, sicuramente alla sua influenza. Un segno della sua presenza nell’ambiente speleo di allora è fornito dall’iconografia speleologica presente nelle pubblicazioni del C.T.T.: rilievi e cartine topografiche sono sempre eseguiti sul modello adottato dal Moser.
Nel gennaio 1895 entra nel Club dei Touristi Triestini che nell’Assemblea del 30 marzo lo nomina Presidente; viene rieletto anche gli anni successivi e rimane in carica sino al 28 novembre 1899, giorno in cui cede il posto al dott. Ermino Metlicovitz. E’ un periodo per il Moser di feconda attività: conduce una campagna organica di scavi nella Grotta del Pettirosso (220 giornate effettive di lavoro), scopre una tomba preistorica presso Nabresina, tiene una serie di conferenze che illustra presentando “Tabelle paleontologiche” realizzate con il materiale proveniente dai suoi scavi, pubblica sul bollettino del C.T.T., “Il Tourista”, relazioni, studi e descrizioni della sua attività, dona al C.T.T. una serie di minerali della sua raccolta personale. Nel 1897 allestisce nella sede del Club una mostra dei reperti preistorici da lui raccolti. A nome del C.T.T. dona poi al Museo di Storia Naturale di Trieste e a quello di Vienna stalattiti e formazioni calcitiche raccolte nelle grotte del Carso. Al Museo di Trieste invia pure le “ossa diluviali” scavate nella Grotta Tilde. Sotto la sua direzione il C.T.T. inizia le pratiche per la costruzione della “Vedetta Giubileare” con cui il Club intende festeggiare i 50 anni di regno dell’imperatore Francesco Giuseppe.
Anche se nel nuovo secolo non fa più parte del Club dei Touristi Triestini Moser, oltre a continuare a portare i suoi alunni in Carso (aprile 1903, Caverna delle Tre Querce – 1102 VG), partecipa a tutte le manifestazioni più importanti del Club, mantenendo buoni rapporti con il mondo speleologico. Nel 1905 (e poi nel 1906, 1909 e 1910) scava con Perko alla Grotta Pocala (91 VG), nel 1907 accompagna sul Carso i membri del nuovo Hades, il Höhlenforscherverein Hades (forte e ben attrezzato gruppo speleo di cui per un periodo è presidente), a visitare i suoi scavi alla Grotta dell’Orso e al “Castello di Attila”.
Nel 1907 Johann Andreas Perko, suo allievo e compagno di scavi, gli dedica una delle grotte preistoriche del Carso, la Jama na Doleh meglio conosciuta ora come Grotta Moser, cavità in cui il Moser ha iniziato gli scavi nel 1894 con l’aiuto degli studenti Sila, Trevisini e Grassi, scavi poi proseguiti dal 1898 e coronati da ampio successo (vario materiale fittile e due sepolture). La cavità è stata successivamente inserita nel catasto curato dalla Società Alpina delle Giulie con il numero 1096 VG.
Karl Ludwig Moser ha ricevuto, sia da vivo che da morto, più critiche che elogi per la sua opera di archeologo. Mentre si può pensare che i giudizi su di lui espressi in Italia durante il ventennio fascista possano essere stati condizionati da motivazioni politiche, quelli avanzati lui ancora vivente (Marchesetti) o nel XXI secolo (Mader) debbono essere considerati più obiettivi. Si può, però, serenamente affermare che la sua presenza nel Litorale austriaco ha inciso positivamente sul nascente mondo speleologico, contribuendo alla creazione del Grottenforschung Abteilung della Section Küstenland des Deutschen und Oesterreichischen Alpenverein – DÖAV (1883, il più forte gruppo speleo di fine Ottocento del mondo), dello Hades dei suoi studenti (1892), del Comitato Grotte del Club Touristi Triestini (1896) ed infine dello Höhlenforscherverein Hades (1906). Nonché indirizzando alla speleologia molti giovani. Non per niente nell’Österreichisches Biographisches Lexikon è ricordato come “Naturwissenschaftler und Höhlenforscher”. (PG)

Bibliografia speleologica

L. K. Moser in quarant’anni di attività scrisse moltissimo, spaziando nei vari campi in cui si era dedicato, passando dagli scritti divulgativi, rivolti al grande pubblico, alle notizie sugli scavi e alle relazioni per riviste scientifiche. L’elenco completo dei suoi scritti è stato presentato da Matej Zupancic nella Giornata Internazionale di Studi, Trieste 21.11.2008, e pubblicato alle pagine 289-300 dei relativi “Atti”. A completamento di questa scheda biografica sono presentati, ordinati cronologicamente, soltanto alcuni dei lavori riguardanti la sua attività speleologica.
1884

  • Bericht über die Ausgrabungen in der Höhle “Berlova jama” nächst Nussdorf in Krain, Bericht der Präh. Commission, 7: 321-328
  • II. Kleine Mitteilungen, Höhleforschung, Mitt. der Section Höhlenkunde des Öst. Touristen Club, 3, 2: 30-31
  • Die neueaufgedeckte Grotte bei Divazza, Triester Zeitung, 13.6.1884: 2
  • Die neuentdeckte Grotte bei Divazza, Mitt. DÖAV, 9: 320-322
  • Feuilleton. Reka-Höhlen-Forschungen, Triester Zeitung, 25.11.1884: 2

1885

  • Die Nussdorfer Grotte “Zegnana jama” nächst Adelsberg, nebst Bemerkungen über einige andere Grotten und Höhlen des Karstes, Mitt. der Section Höhlenkunde des Öst. Touristen Club, 4, 3-4: 31-33
  • Höhlen. Die Eishöhlen des Tarnowaner und Birnbaumer Waldgebirges, Mitt. DÖAV, 11, N.F. 1, 10: 123-124
  • Feuilleton. Die Eishöhlen des Tarnowaner und Birnbaumer Waldgebirges, Triester Zeitung, 28.5.1885

1886

  • Notizien: Ausgrabungen in der Höhle bei Duino, Ann. des K.K. Naturhistorischen Hofmuseums Wien,, 1, 24
  • Neue Höhlen und Grotten im Küstenlande, Mitt. der Section Höhlenkunde des Öst. Touristen Club, 5, 2: 17-19
  • Geschichtliche Notizen über die Grotte von Sct. Servolo (slav. Socerb) und das Schloss gl. Namens bei Triest, Mitt. der Section Höhlenkunde des Öst. Touristen Club, 5, 3: 37-42
  • Sektion “Küstenland” des D.u.Oe.A-V., Mitt. der Section Höhlenkunde des Öst. Touristen Club, 5, 3: 42

1887

  • Notizen: Ausgrabungen in der Höhle am „Skol“ bei Präwald, Ann. des K.K. Naturhistorischen Hofmuseums Wien, 2: 125-127
  • Bericht über Höhlen in Krain, Mitt. der Section Höhlenkunde des Öst. Touristen Club, 6, 1: 4-5
  • Das Fremdenbuch von San Canzian, Mitt. der Section Höhlenkunde des Öst. Touristen Club, 6, 1: 8-9
  • Höhlen nächst Senosetsch in Innerkrain, Mitt. der Section Höhlenkunde des Öst. Touristen Club, 6, 4: 49-51
  • Höhlen bei Präwald in Innerkrain, Mitt. der Section Höhlenkunde des Öst. Touristen Club, 6, 4: 51-52
  • 3. Jhrber. 1884, Ornis, 3: 151

1888

  • Untersuchungen prähistorischer und römischer Fundstatten in Küstenlande und in Krain, Mitt. der Prähistorischer Komm. der Akad. des Wissensch., 1: 7; 2: 8-9; 3:9-12; 4: 12-21; 5: 22; 6: 22-23; 7: 23-25; 8: 25-26; 9: 26-30; 10: 7-32
  • Bericht über die Untersuchungen einiger Höhlen von Innerkrain und Küstenland während des Jahres 1887, Mitt. der Section Höhlenkunde des Öst. Touristen Club, 7, 2: 12-13
  • Neue Höhlen im Küstenlande. I, Höhle Bellinca bei Storje. II, Höhle bei Runca nächst Storje, Mitt. der Section Höhlenkunde des Öst. Touristen Club, 7, 2: 17-19
  • Bericht über Ausgrabungen in der Tominz-Grotte an der unterirdischen Reka bei St. Canzian im österreichischen Litorale, Das Ausland, Stuttgart, 42: 827-829

1889

  • Jhrber. 1888, Sitber. (Jan.), Mitth. Anthropologischen Gesellschaft in Wien, n.f., 9
  • Höhlenfahrten im Karstgebiete, Mitt. der Section Höhlenkunde des Öst. Touristen Club, 1, 3-4:29-30
  • Die Eishöhlen des Tarnowaren und Birnbaumer Waldgebirges, Zeitschr. DÖAV, 20: 351-368

1890

  • Der „Karst“ in naturwissenschaftlicher Hinsicht geschildert, Jhrber. über des k. k. Gymnasium in Triest veröffentlicht am Schlusse des Schuljahres 1890, 40: 3-42
  • Die Pecina jama (Felsenhöhlen) bei Plesivica in Küstenlande, Mitth. der Section Naturkunde des Öst. Touristen Club, 2, 9: 249-250

1891

  • Sitzungsberichte, Mai-Jun., Mitth. Anthropologischen Gesellschaft in Wien, 21, N-F., 11

1892

  • Bericht über vorgeschichtliche Funde in die Hohle von Zgonik bei Prosecco im österreichischen Litorale, Mitth. Anthropologischen Gesellschaft in Wien, 22, N.F. 12
  • Ueber Tropfsteinbildung, der Naturhistoriker, Wien, 10 (1-3): 21-27

1893

  • Aus dem Insectenleben in Höhlen und Dolinen am Karste, Mitt. der Section Naturkunde des Öst. Touristen Club, 5, 5

1894

  • Bericht über die Ausgrabungen in der Felsenhöhle bei Permani in Istrien, Sitzungsberichte, Mitth. Anthropologischen Gesellschaft in Wien, 24, N.F. 14
  • Ueber Höhlenfunde in der Umgebung von Nabresina, Sitzungsberichte, Mitth. Anthropologischen Gesellschaft in Wien 24, N.F. 14
  • Ueber Höhlenfunde in der Umgebung von Nabresina, Correspondenzblatt der deutschen Gesellschaft für Anthropologie, Ethnologie und Urgeschichte, 25: 137-138
  • Notizen, 144: Nabresina, Mitth. k. k. Central Comm. Erforschung und Erhaltung der Kunst und Historischen Denkmale, N.F. 20:249
  • Ueber Felsenhöhlen des Karstes, als Wohnungen des praehistorichen Menschen, unter Hervorhebung des geologischen Characters derselben, an der Hand einer reichen Sammlung aus dem Hausrathe dieser Bewohner, Tageblatt der 66. Versammlung deutscher Naturforscher und Aertze zu Wien, Leipzig, 217
  • Einige aus dem Leben der Fledermäuse, Nature, 43, 6-9: 66
  • Die unterirdische Reka, Natur, 43, 6-9, 101
  • Saldame, Öst. Landwirthschaftliches Wochenblatt, Wien, 20, 32: 249-250
  • Der Höhlenlehm als Dungmittel, Öst. Landwirthschaftliches Wochenblatt, Wien, 20, 47: 370-371

1895

  • Sitzungsberichte, Nr. 1, jan.-Febr., Bericht über meine Tätigkeit in dem Jahren 1893 und 1894 auf anthropologisch-prähistorischem Gebiete im österreichischen Litorale, Mitth. Anthropologischen Gesellschaft in Wien, 25, N-F., 15
  • Bericht, Stzg,27.4.1895: 340-342
  • Vorgeschichtliche Befestigung bei Nabresina im österr. Litorale, Antiquitäten Zeitung, 3, 36 (4-9): 281-282
  • Il castelliere di Sta Maria della Neve presso Cernotic, Il Tourista, 2 (6): 54-58
  • Il loto delle caverne quale mezzo concimante, Il Tourista, 2 (2): 11-12
  • Una fortificazione preistorica presso Nabresina, Il Tourista, 2 (3): 22-23, (4): 33-34
  • Le formazioni calcari della grotta di Bresovizza, Il Tourista, 2 (11): 95-96
  • Historisches und prähistorisches über das Vorkommen des Hirsches in Krain, Istrien und dem Oesterreichischen Litorale, Der Weidmann, 26, 44: 363-366
  • Der Timavo und seine Umgebung, Feuiletton, Wiener Zeitung, 197: 1-2

1896

  • Giro alpino sul Kern e visita della Grotta Dante, Il Tourista, 3 (4): 21-22 e 3 (5): 39-40
  • Concrezioni calcari delle Grotte di Lussino, Il Tourista, 3 (6): 50-51
  • Notizen 1., Mitth. k. k. Central Komm. Erforschung und Erhaltung der Kunst und Historischen Denkmale, 22: 44-46
  • Die neue Felshöhle Sirca jama, d. h. Kolbenhöhle bei Nabresina im österreichischen Litorale, Die Natur, 45: 416-419
  • Einst bewohnte Felshöhlen des Karstes im österreichischen Litorale, Globus, 69 (19):302-306
  • Die neue Knochenhöhle von Gabrovica bei Prosecco an der Südbahn, Globus, 70 (11): 178-179

1897

  • Letteratura. Homann Dr. Otto Prof. Europäische Höhlenfauna, Il Tourista, 4 (1): 6-7
  • Stzgbr. 8.3: Ueber die Ausbeutung eines Höhlenspaltes, Mitth. Anthropologischen Gesellschaft in Wien, 27, N.F. 17
  • Bericht über die Ausgrabungen in der Höhle „Zirca jama“, recte Zirkovec, deutsch: Mais-höhle dann über die Funde aus dem Fuchsloche und dem weiten Loche nächst Koflern bei Gottschee, Mitth. k. k. Central Komm. Erforschung und Erhaltung der Kunst und Historischen Denkmale, N.F. 23: 7-11
  • Notizen, 5, Mitth. k. k. Central Komm. Erforschung und Erhaltung der Kunst und Historischen Denkmale, N.F., 23: 37
  • Europäische Höhlenfauna (Besprechung), Natur, 46, 2: 22
  • Diluviale Tierknochen aus der Höhle „Tilde“ von Gabrovica in österreichischen Litorale, Globus 71: 325-328

1898

  • Notizen, 2 (Münzfunde von der Riesengrotte von Brisce bei Prosecco), Mitth. k. k. Central Komm. Erforschung und Erhaltung der Kunst und Historischen Denkmale, N.F., 24: 58
  • Feuilleton. Adelsberg und die neue Grotte, Neues Wiener Tagblatt, 32, 196 (18.7): 1-2

1899

  • Der Karst und seine Höhlen, Triest, Verlag F. H. Schimpff 1899, pp. 129
  • Herr Prof. dr. Moser besuchte … Grignano, Vlasca jama, Pecina jama na dolech, Istrien, Mitth. Anthropologischen Gesellschaft in Wien, 29, N. F. 19: 28

1900

  • Sitzungsberichte 2, Mitth. Anthropologischen Gesellschaft in Wien, 30, N.F. 20: 139

1901

  • Höhlenforschungen im Küstenlande, Mitth. Anthropologischen Gesellschaft in Wien 31, 3F 1: 33

1903

  • Bericht über die in die Jahre 1902 in Osterreich durchgeführten Arbeiten. Küstenland: 2. Die Ausgrabungen in der Höhle „Jama (Pejca) na Dolech“ nächst Eisenbahnstation Nabresina, Mitth. Anthropologischen Gesellschaft in Wien 33, 3F 3: 69-75

1904

  • Konchenbreccie von Cittanova in Istrien, Verh. k. k. geol. Reichsndstalt M, 10-11: 242-243
  • Bericht über die Ausgrabung in der Höhle am „roten Felde“ oder Podkalem genannt, Stzgber. 3. Mitth. Anthropologischen Gesellschaft in Wien 34, 3F 4: 38-41
  • Neue Funde in den Höhlen von Visoule und Fernetic, Mitth. k. k. Central Komm. Erforschung und Erhaltung der Kunst und Historischen Denkmale 3F 3: 43-44

1905

  • Bericht über die Fortsetzung der Ausgrabungen in der Höhle „Jama pod Kalem“ nächst Nabresina, Sitzungsberichte 1904-1905, Mitth. Anthropologischen Gesellschaft in Wien 35, 3F 5: 4-5
  • Fundberichte aus dem Küstenland, Mitth. Anthropologischen Gesellschaft in Wien 35, 3F 5: 50-53
  • Küstenland: Glazial Geschiebe in den Lehmschichten der Höhlen bei Nabresina und S. Servolo, Mitth. k. k. Central Komm. Erforschung und Erhaltung der Kunst und Historischen Denkmale 3 F4
  • Kleines Feuilleton. Die Bärenhöhle bei Nabresina, Wiener Abendpost, Beilage zur Wiener Zeitung, 6 (9.1.1905): 1-2
  • Feuilleton. Die Bärenhöhle bei Nabresina, Triester Zeitung 55, 49 (1.3.1905): 1-2

1906

  • – Über prähistorische Funde von Gradisce und Tabor von Tomaj im österreichischen Litorale, Mitth. Anthropologischen Gesellschaft in Wien, 36, 3F 6: 140-141

1908

  • Bericht über Ausgrabungen in einigen Felsenhöhle von Nabresina, sowie über einige besondere Fundobjekte aus Karsthöhlen, Sitzungsberichte 1-4, Mitth. Anthropologischen Gesellschaft in Wien 38, 3F 8: 29-33
  • Wasserversorgung im Karstgebiete, Mitth. der k. k. geogr. Gesellschaft, Wien, 3: 134-135
  • Zur geologischen Bildungsgeschichte der Adria, Globus, 94, 10: 153-154

1909

  • Über alte und neue prähistorische Karsthöhlenfunde von Nabresina, Sitzung 21.9: 213-216
  • Höhlenfunde von Nabresina, Die Umschau, 13, 52: 1078-1081
  • Das Risanotal, Triester Zeitung, 59, 123 (3.6.1909): 5-6
  • Über alte und neue prähistorische Karsthöhlenfunde von Nabresina, Triester Tagblatt, 30, 9008: 1-2

1910

  • Über Karsthöhlenfunde, Sitzungsberichte 1909-10, Mitth. Anthropologischen Gesellschaft in Wien 40, 3F 10: 10-13
  • Nachrichten: Prähistorische Entdeckungen in einer Karsthöhle, Globus, 97, 51
  • – Alte und neue prähistorische Karsthöhlenfunde von Nabresina, Globus, 97, 24: 373-378
  • Kleine Nachrichten. Neue prähistorische Karstfunde, Globus, 97, 74
  • Kleine Nachrichten. Über die Resultate der neuen Untersuchungen über den unterirdischen Lauf des Timavus, Globus, 98

1913

  • Über Kunsterzeugnisse der prähistorischen Karsthöhlenbewohner, Urania, 6, 32: 521-525

La bibliografia, diretta e indiretta, su L. K. Moser è molto ampia. Indicativamente altre notizie su L. C. Moser si possono trovare in:

  • Balazs d., 1992: Some oustanding persons of the speleological and karstological research in the Alps, Carpathian and Dinaric regions before 1914, Proc. ALCADI’92, Budapest 1992: 125-129
  • Barfield L., 1999: The Moser Collection in the Naturhistorisches Museum, Vienna, Atti della Soc. Per la Preistoria e Protostoria della Regione Friuli Venezia Giulia, XI (1997-1998): 19-62, Trieste 1999
  • Bernardini F., Betic A., 2001: I reperti di L. K. Moser scoperti nel Museo Civico di Storia Naturale di Trieste, Annales, II: 181-186, Koper/Capodistria 2001
  • Cannarella D., 1984: Gli altri pionieri, Encicl. Mon. del Friuli Venezia Giulia, I, aggiornamenti, La ricerca scientifica, Udine 1984: 444-446
  • Flego S., Rupel L. (a cura di), 2012: Ludwig Karl Moser (1845-1918) med Dunajem in Trstom – Ludwig Karl Moser (1845-1918) tra Vienna e Trieste, Atti della Giornata Internazionale di Studi, Trieste 21.11.2008, Ljubljana – Trst/Trieste 2012, pp. 322
  • Mader B., 2002: Karl Ludwig Moser e gli scavi di San Servolo alla luce del materiale archivistico della i. r. Commissione  centrale per la ricerca e la conservazione dei monumenti di storia ed arte, La necropoli di San Servolo. Veneti, Istri, Celti e Romani nel territorio di Trieste, Trieste 2002: 17-23
  • Marini de Canedolo D., 2010: Le grotte del Carso triestino dalla preistoria ai giorni nostri, vol. I, Duino Aurisina, 2010, pp. 168
  • Marini de Canedolo D., 2011: Le grotte del Carso triestino dalla preistoria ai giorni nostri, vol. II, Duino Aurisina, 2011, pp. 182
  • Novak D. et al., 1988: Gradivo za slovensko speleolosko biografijo z bibliografijo, Nase Jame 30, suppl.: 1-192
  • Pirker R., 1975: Moser Ludwig Karl, Österreichisches Biographisches Lexikon, Bl. VI: 389, Wien 1975
  • Shaw T. & Cuk A., 2012: Slovene caves & karst pictured 1545-1914, Zalozba ZRC, Ljubljana 2012, pp 230
  • Svoljsak D., 1984: Moser Ludwig Karl, Primorski Slovenski Biografski Leksikon, 10: 462-463