Thomas De Marchi

In ricordo di Thomas

Thomas De Marchi – Trieste 24.10.1980 – 23.07.2015

In ricordo di Thomas
Per una di quelle leggi a noi incomprensibili, in un normale momento della vita, un vento flebile ma deciso ha decretato che per Thomas il tempo a disposizione era scaduto ed era giunto il momento di spegnere la candela e lasciare affetti, amici, impegni.
In queste situazioni di perdita, in chi rimane riemergono meccanicamente ricordi di altri amici prematuramente scomparsi, e nelle associazioni di idee cadiamo nel banale errore di disorganizzare la realtà.
Cercando di afferrare chi non c’è più, chi non varcherà più quella soglia, chi non risponderà più alle chiamate o alle e-mail, i pensieri corrono e sbattono contro muri di gomma o cadono nel vuoto attraverso un labirinto di domande senza risposta e di presunte certezze – vaghe o senza fondamento – pensieri che infine ci spingono nella lontana stanza della stanchezza.
La morte nel nostro vissuto quotidiano è sì presente, ma sepolta nella  polvere della cantina mentale. Ma poi, quando viene a trovarci e ci parla, nella stanza della stanchezza un breve frammento di vissuto riemerge, apparentemente senza nessun collegamento:molti anni fa, un dirigente, riferendosi alle capacità dei collaboratori che aveva in organico, mi disse “tutti sono utili, ma nessuno è indispensabile“.
Per una naturale alchimia mentale, con la perdita di Thomas, questa frase buttata là, è riemersa nella sua totale banale inconsistenza: forse nessuno è indispensabile, ma a volte – ed è il caso di Thomas – la perdita lascia il segno perché ipoteca e cambia il futuro, il nostro futuro.
Siamo abituati all’appiattimento, alla banalità, allo standard, soprattutto nei rapporti lavorativi ed umani, ma non è così. Siamo tutti noi, esseri umani, essenze diverse, per formazione e destino. Siamo le anime di quei bambini che non siamo più, che nascondiamo, e non vogliamo più riconoscere.
Thomas, no, Lui è stato una “Colomba Bianca”, ha volteggiato per un breve periodo tra di noi, con modestia ma decisione, con stile, garbatezza, e tanta intelligenza.
Un’anima che ha volato propositiva e generosa, mai interessata – proprio come fanno i bambini – collaborando generosamente, donando senza chiedere nulla in cambio.
Ecco la sua parola magica … generosità. E questa è la sua lezione, il suo messaggio, il suo grande insegnamento: dare senza pretendere nulla, un donare consapevole e libero dall’interesse, di qualsiasi tipo, politico, o economico.
Donare, come conferma e supporto alla consapevolezza dello spirito dell’essere uomo o donna nella natura, assieme a tutte le creature della terra.
Thomas ha donato tutto: la sua intelligenza, le sue capacità, le sue certezze, le sue amarezze, i suoi dubbi, il suo entusiasmo, il suo amore, la sua ponderatezza, il suo tempo che non c’è più ed ancora, come Cristo, il suo corpo, e … i suoi profondi occhi scuri,
tutto solo per noi.
Lo stacco sarà grande, e sarà gramo recuperarlo.
Ciao Thomas

Thomas e la Grotta Gigante

Nel 2009 c’era l’esigenza di rinnovare l’organico in Grotta Gigante, cercavamo una persona idonea alla qualifica di guida, adatta a relazionarsi con il pubblico e che avesse attitudine a intrattenere i turisti e visitatori della Grotta Gigante; Thomas mi venne presentato da Alessandro un caro collega archeologo, e suo compagno di liceo.
Oltre a Thomas chiamammo a colloquio altre due canditati.
In quella mezzora che ci intrattenemmo per dialogare con lui rimasi subito colpito dalla tranquillità e dalla sicurezza espressiva di Thomas, una forma equilibrata di rapportarsi con l’interlocutore che ti metteva subito a tuo agio, in uno strano cambio delle parti, quel suo tono di voce cosi forte ed incisivo ed allo stesso tempo pacato, quell’appena percettibile strascico sulla erre che dava anche un senso di eleganza al dialogo; parlava lento, mi piacque subito.
Le sue ottime conoscenze scientifiche e naturalistiche, e le precedenti esperienze didattiche presso altri enti ed istituti, si rilevarono subito preziose per la nostra attività. Impossibile da prevedere, e che scoprimmo poi con il tempo, fu l’entusiasmo e la passione messe da Thomas in tutte le attività che venivano via via attivate presso la Grotta Gigante.
Con il passare degli anni e degli impegni l’entusiasmo e la passione si rivelarono una caratteristica costante: grazie a Thomas fu possibile una grande espansione dell’attività, sia con progetti nei settori didattici museali che nella promozione turistica, fino a penetrare negli aspetti più strategici e rilevanti della gestione turistica della grotta.
Assieme a questa sua grande capacità tecnica e progettuale, basata su una cultura poliedrica ma profonda, spiccavano con sommesso garbo le sue qualità umane e morali. La sua presenza, i modi gentili, la flemma, ed a volte l’ironia, convergevano in una disponibilità aperta e totale.
Le sue iniziative erano coinvolgenti, anche quando potevano avere l’apparenza di un gioco: sempre le sue idee si concretizzavano in importanti fattori di crescita per la Grotta Gigante.

Ricordo qui solo alcuni degli ultimi impegni di Thomas:

iniziative:

gestione della didattica ed iniziative per le scuole
– Invasioni digitali;
– mostra fotografica “Carso” di Roberto Valenti;
– Base Jump: Davide Cusanelli, 1° salto in ambiente confinato (grotta);
– Bike Trial: Dario Iacoponi ha risalito la Gr. Gigante in bici;
– Highline: Marco Milanese performer di danza aerea, attraversa la Gr. Gigante
– Triestespresso Expo, degustazione caffè in Gr. Gigante;
– Instantmeet di INGRES in Gr. Gigante;
– festa di San Nicolò;
– inoltre organizzazione delle manifestazioni storiche: Befana, cronotraversata del Maestro, calata di Ferragosto.

 Gli scritti:

 – (assieme a F. Forti) La didattica nell’era del digitale: i nuovi laboratori di approfondimento della Grotta Gigante per le scuole, Progressione 58: 125-126, Trieste 2011
– (assieme a F. Forti) Non solo visite guidate: i laboratori didattici della Grotta Gigante, Progressione 59: 91-94, Trieste 2012
– (assieme a F. Forti) 2013. Grotta Gigante e turismo scolastico. Il potenziamento delle attività didattiche contro la crisi del settore, Progressione 61: 71, Trieste 2013
– (assieme a A. Giacomin) Grotta Gigante: web e dispositivi mobili per la diffusione della conoscenza e dei dati, Atti XXII Congresso Nazionale di Speleologia, Pertosa – Auletta (SA) 30 mag.-2 giu. 2015: 213-217  
-(assieme a F. Forti) La didattica scientifica delle Grotta Gigante per le scuole, Atti XXII Congresso Nazionale di Speleologia, Pertosa – Auletta (SA) 30 mag.-2 giu. 2015: 601- 606  

La collaborazione alle iniziative scientifiche:

 – studi sulla consumazione delle rocce carbonatiche;
– misure sulla crescita delle stalagmiti;
– studio del particolato sottile di origine vegetale condotto in collaborazione con il Dipartimento di Sc. Chimiche e farmaceutiche dell’Università diTrieste;
– presenza a vari Convegni e incontri scientifici e didattici;
– presentazione delle attività didattiche della Gr. Gigante al Convegno “Un’aula sotto il   cielo e laboratori d’esperienza” organizzato dal Museo Civico di St. Naturale;
– recupero da fondo della Gr. Gigante dei sensori sismici a corto periodo dell’OGS.
Fondamentale la sua attività di coordinamento del personale, la programmazione degli impegni dello stesso e delle attività correlate.
Negli ultimi tempi Thomas e sua moglie Amanda si erano avvicinati anche alla speleologia attiva partecipando al corso della Commissione Grotte E. Boegan del 2014 per poi partecipare anche a diverse uscite in grotta del post – corso; con lui ero stato poco tempo fa alla Grotta Impossibile, e la prossima esplorazione assieme doveva essere, appena finiti gli impegni estivi, alla Davorjevo.
Ora il tempo e passato ancora, ma alla Davorjevo andremo come promesso.
                                                                                                        Louis

Foto A.Vertovese – Thomas al corso speleo 2014