Nuova luce in grotta

 

RIFACIMENTO DELL’IMPIANTO ELETTRICO E RISPONDENZA ALLA NORMATIVA VIGENTE

Nel 1905 iniziarono i lavori per rendere accessibile al pubblico la grotta. Questi furono ultimati nel 1908. Il 5 luglio alle ore 15:30 si tenne l’inaugurazione ufficiale.

            “L’illuminazione della grotta, cominciata alle ore 3:30 si prolungò fino alle 18:30. In quelle tre ore la Grotta fu visitata da 575 persone, che non finivano di esprimere in mille modi la loro ammirazione per gli spettacoli svariati e degni della massima attenzione degli scienziati e dei profani.”
La grotta era visitabile tutti i giorni. L’ illuminazione era a carburo o più economicamente con semplici candele. La vicinanza della grotta alla città e le notevoli dimensioni della caverna centrale attirarono molti triestini (primo decennio: gestione del Club touristi triestini; visitatori: 23.248).
La Grande guerra sconvolse la situazione esistente. Il mutato clima politico costrinse il Club touristi triestini a vendere nel 1922 alla Società Alpina delle Giulie sezione di Trieste del Club alpino italiano la Grotta Gigante. Nello stesso periodo la Società Alpina delle Giulie entrò in possesso di altre grotte ubicate nella provincia di Trieste e già di proprietà dell’Alpenverein e del Planinsko Društvo (San Canziano, Corgnale, Sottocorona, Grotta del fumo).
Dopo la seconda Guerra mondiale la Commissione Grotte Eugenio Boegan della Società Alpina delle Giulie iniziò a prendersi cura della Grotta Gigante. Si consolidarono le strutture, si installò un nuovo impianto di illuminazione ad acetilene.
Fra il 1957 e il 1963 vennero costruite una palazzina da adibire a biglietteria ed un’altra destinata ad ospitare il Museo speleologico, il primo di questo genere in Italia. Sempre in quegli anni furono installati, a cura dell’Università di Trieste e dell’Osservatorio geofisico sperimentale, dei pendoli orizzontali, per la misurazione delle maree terrestri, e dei sismografi. Il primo impianto di illuminazione elettrica della grotta fu realizzato nel 1957.
La Grotta Gigante ha nel tempo avuto sostanziali trasformazioni, dovute al sempre maggior afflusso di visitatori. Dall’iniziale illuminazione con le lampade a carburo si è giunti, nel 1957, a quella elettrica, che ha dato un forte impulso alla promozione turistica, permettendo visite regolari e sicuramente di maggior spettacolarità.
La Grotta Gigante è tra i soci fondatori dell’Associazione Italiana Grotte Turistiche (A.G.T.I.) e del International Show Caves Association (I.S.C.A.).

 Gli interventi

La media annua dei visitatori è passata dai diecimila dei primi anni Sessanta ai settantamila del periodo attuale. All’interno della Grotta innumerevoli sono stati gli interventi di miglioramento culminati con la realizzazione del sentiero Carlo Finocchiaro, che permette di effettuare il periplo completo della cavità.
Successivamente, nel dicembre del 2005, è stato inaugurato il nuovo Centro accoglienza visitatori della Grotta Gigante, struttura polifunzionale realizzata in armonia con l’ambiente carsico in cui è inserita. Tenendo conto della potenzialità turistica della Grotta Gigante, ricordando che la stessa è diventata un riferimento fisso per il turista che visita Trieste ed il suo interland ed un richiamo di notevole valenza per le numerose comitive, sia italiane che estere, che percorrono la nostra Regione; evidenziando inoltre la notevole valenza culturale della Grotta, testimoniata dalle visite di istruzione organizzate da istituti scolastici di ogni ordine e grado provenienti da tutta la penisola, si è ritenuto indispensabile provvedere ad effettuare lavori relativi al rifacimento dell’impianto elettrico e di illuminazione, in modo conforme alla vigente normativa, e alla messa in sicurezza della cavità.
Gli interventi sono stati realizzati tanto per la salvaguardia della sicurezza del personale dipendente, quanto per quella dei visitatori della Grotta Gigante, nonché per l’ulteriore valorizzazione delle bellezze naturali della Grotta Gigante. Valorizzazione che può essere effettuata solo tramite un adeguato sistema di illuminazione.

 Interventi di salvaguardia dell’ambiente e di sicurezza

Durante i lavori di rifacimento dell’impianto elettrico e messa in sicurezza della Grotta si è provveduto al levo di tutto il materiale inutilizzato ed al trasporto alla pubblica discarica. In questa occasione si è provveduto pure al trasporto alla pubblica discarica di tutto il materiale inquinante (non inerte) che si era andato ad accumulare sul fondo della cavità nel corso dei cento anni di apertura al pubblico della Grotta. Il materiale proveniva per lo più da lavori manutentivi che le varie ditte non avevano provveduto a smaltire. Sono stati quindi rimossi tutti quei materiali potenziali fonti di inquinamento della Grotta Gigante.
In tema di sicurezza per il personale (guide ed amministrativi) si evidenzia che è stato redatto il Documento di valutazione dei rischi per i dipendenti della Società Alpina delle Giulie, proprietaria della Grotta Gigante,  ed è stato  nominato il responsabile della sicurezza. L’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente, in riferimento alle misure di radon ai sensi del D.Lgs. 241/00 presso la Grotta Gigante, ha trasmesso la relazione tecnica finale contenete i risultati delle misure effettuate lungo il percorso turistico. Dalla relazione emerge che “non si segnalano superamenti del livello d’azione fissato dal suddetto Decreto”.

 Caratteristiche generali dell’impianto

La fornitura dell’energia elettrica è esistente, in  Bassa tensione;  il sistema in riferimento allo stato del neutro, è il sistema TT, trifase 400V, 50Hz, il valore di potenza contrattuale è pari a 70kW. L’origine dell’impianto utilizzatore è immediatamente a valle del punto di fornitura di energia elettrica dell’ente distributore (ENEL) ubicato all’interno di un box in calcestruzzo sito nelle vicinanze dell’ingresso alla Grotta; entro il medesimo manufatto si trova l’interruttore generale dell’utenza acessoriato con bobina di sgancio d’emergenza, a tale dispositivo si attesta il montante principale costituito da cavi tipo FG7, fino al quadro elettrico generale dell’utenza ubicato entro opportuno locale tecnico al piano interrato del Centro accoglienza visitatori della Gotta Gigante. Tale quadro elettrico è strutturato con opportune protezioni destinate all’intero impianto dell’utenza, suddiviso in due principali zone, in particolare trattasi dei diversi circuiti di pertinenza del Centro accoglienza visitatori e dei diversi circuiti di pertinenza della Grotta; l’intero impianto dell’utenza è protetto da un gruppo di continuità sempre in linea, posizionato accanto al quadro elettrico generale, quindi all’interno del medesimo vano tecnico, è inoltre ulteriormente protetto da un gruppo elettrogeno con motore diesel, sito in un vano tecnico dedicato, per il funzionamento in emergenza a salvaguardia di disservizi e black-out incontrollabili dell’intero impianto. L’impianto di messa a terra è costituito da una corda di rame nudo di sezione pari a 50mmq collegata ai ferri d’armatura dei plinti di fondazione dell’edificio destinato al Centro accoglienza visitatori; tale corda di rame si attesta al collettore generale di terra ubicato all’interno del quadro generale dell’utenza e da quest’ultimo vengono distribuiti i diversi conduttori di protezione ai diversi circuiti con sezione pari ai conduttori di fase.

 Rifacimento impianto elettrico: rispondenza alla normativa vigente e studio illuminotecnico

L’impianto elettrico, interno grotta, precedente rappresentava il frutto di interventi di vario genere, privi di un progetto generale, ma conseguenza di esigenze emerse nel corso degli anni. Il regolare funzionamento degli stessi veniva garantito da interventi di manutenzione a carattere sia ordinario che straordinario.
L’impianto elettrico in oggetto si divideva sostanzialmente in quattro parti:
1.  illuminazione ordinaria;
2. illuminazione d’emergenza con lampade autoalimentate e gruppo elettrogeno per l’illuminazione ordinaria;
3.  prese di servizio;
4.  impianti di segnalazione per comunicazioni al personale.
La passata situazione degli impianti elettrici era da ritenere normativamente non corretta; inoltre, valutando la filosofia di funzionamento dell’impianto in un’ottica di risparmio energetico e resa illuminotecnica, si riscontrava una tecnologia impiantistica assolutamente obsoleta che ha penalizzato pesantemente l’apprezzamento delle caratteristiche peculiari della grotta, a discapito dell’interesse dimostrato dai visitatori.
Il nuovo impianto elettrico tiene conto della riduzione delle spese di gestione, al fine del contenimento dei consumi energetici e dell’importanza dell’aspetto scenografico, valorizzando le concrezioni e i colori naturali della Grotta stessa.
In concomitanza con la costruzione del nuovo Centro accoglienza visitatori della Grotta Gigante, ed alla richiesta di aumento della fornitura di energia elettrica (70kW), la Società Alpina delle Giulie aveva provveduto all’eliminazione del gruppo elettrogeno esistente (comunque non più affidabile) ed all’acquisto di un nuovo gruppo elettrogeno di caratteristiche elettriche opportunamente dimensionate (50KVA), anche al fine di coordinarne il funzionamento con il nuovo gruppo di continuità. Il funzionamento in abbinamento delle due apparecchiature, permette, all’intero impianto elettrico (Grotta e Centro accoglienza visitatori) con la sola   esclusione dell’impianto di condizionamento del Centro visitatori, di continuare a funzionare in qualsiasi condizione, escludendo qualunque interruzione dell’alimentazione elettrica all’impianto; tale intervento è stato concepito anche al fine di tutelare le strumentazioni scientifiche presenti all’interno della Grotta, utilizzate dall’Università degli studi di Trieste (Pendoli), dall’Osservatorio geofisico sperimentale (sismografo), ed all’esterno del Centro visitatori, ossia la Stazione meteorologica.
A seguito di specifica richiesta per l’omologazione dell’impianto di messa a terra (come previsto dalla normativa vigente) inoltrata all’A.S.S. di Trieste, in particolare al Servizio verifiche periodiche, era stato effettuato un sopralluogo da parte del funzionario preposto al controllo degli impianti, con conseguente rilascio di opportuno verbale di verifica dal quale si evinceva, in merito all’effettivo utilizzo della Grotta sia per visite guidate che per le rappresentazioni artistiche, la destinazione d’uso dei locali, in particolare trattasi di “…luogo di pubblico spettacolo e di intrattenimento come definito dalla norma tecnica CEI 64-8/7 paragrafo 752.2.”
In conseguenza a tale definizione normativa venivano delineati i criteri per il rifacimento degli impianti elettrici in oggetto. Pertanto si è provveduto ad effettuare i lavori di rifacimento di seguito riportati.
a. Individuazione precisa e nuova denominazione dei dispositivi relativi al circuito Grotta all’interno del Quadro elettrico del Cento accoglienza visitatori per la corretta identificazione dei circuiti di pertinenza, a valle delle diverse apparecchiature.
b. Verifica delle caratteristiche meccaniche ed elettriche del cavo principale di alimentazione (montante) esistente, ovvero misura della tensione d’isolamento anche in riferimento alle muffole di giunzione dello stesso; il montante in oggetto è costituito da un cavo multipolare avente sezione pari a 70mmq a garanzia del valore massimo di caduta di tensione pari al 4%, tale cavo multipolare con funzionamento alla tensione di 380V garantisce l’alimentazione ai sottoquadri di nuova installazione.
c. Installazione di quadri elettrici, identificati come sotto quadri di zona (Q1, …, Q6) costituiti da contenitori stagni, aventi opportune caratteristiche adatte al luogo di posa, per l’alloggiamento dei dispositivi di protezione dei diversi circuiti a valle e delle morsettiere atte al collegamento della derivazione dal montante principale.
d. Installazione di corpi illuminanti di diversa tipologia, in particolare con ottiche differenziate a seconda dell’oggetto o scenario da illuminare, accessoriati con lampade di diversa potenza e funzionamento a diversa temperatura di colore per evidenziare e valorizzare le bellezze naturali della grotta.
e. Installazione di corpi illuminanti su supporti adeguati per l’illuminazione d’emergenza e di sicurezza di tutti i percorsi e sentieri della grotta, accessibili al pubblico, con funzione in s.a. (sempre accesa) per garantire l’illuminamento minimo ad un metro da terra, pari a cinque lux sui gradini e tre lux in piano, tali lampade d’emergenza sono collegate a gruppo di continuità specifico e dedicato al solo circuito in oggetto. Il quadro delle luci d’emergenza (Q0) ed il relativo gruppo di continuità sono ubicati in un manufatto sito sul fondo della Caverna.

 Lamp flora (organismi fotosintetici che crescono vicino alle luci artificiali in grotta)

La crescita della Lamp flora (alghe, muschi, cianobatteri e altre piante opportunistiche) sono indotte dalle luci collocate nelle grotte turistiche. Queste specie fotosintetiche introducono gravi distorsioni agli ecosistemi sotterranei. Per fornire un sicuro apprezzamento della Grotta con un minimo impatto ecologico ed estetico sono state utilizzate, per l’illuminazione della Grotta Gigante, prevalentemente lampade agli ioduri metallici MasterColor e temperatura di colore di 3.000 K .
Al fine di garantire comunque un più ampio controllo inibitorio della Lamp flora e quindi per un utilizzo ecosostenibile della cavità, dopo ricerche approfondite, valutata la disponibilità del mercato, si è ritenuto indispensabile utilizzare, a supporto, lampade antivegetative, con supporto di start elettronico, prodotte dalla Philips, del tipo tubi fluorescenti TUV Xtra 36W, che hanno ottenuto la Green certificate 2008. Queste lampade, che sono state poste in opera per un ulteriore controllo della crescita della Lamp flora, entrano in funzione quando tutte le altre lampade che illuminano la Grotta vengono spente.

 Sistema audio sistema di amplificazione digitale certificato EN 60849

E stato installato un sistema di amplificazione sonora conforme alle specifiche IEC 60849, suddiviso in due rack uno interno alla grotta con tutti gli amplificatori di potenza, mentre la centrale di controllo con relative sorgenti e microfono per annunci generali posizionati fuori e connessi con un sistema in fibra ottica ad anello per garantire il regolare funzionamento dell’impianto anche alla presenza di un’interruzione sul cavo di sistema.
Sono state identificate tre postazioni per le visite guidate e tramite una tastierina locale è possibile effettuare la partenza di un messaggio descrittivo nella lingua desiderata.
L’impianto è previsto anche per l’utilizzo di eventuali radiomicrofoni all’interno della grotta, per conferenze, celebrazioni, ecc.
La scelta degli altoparlanti installati è stata fatta in seguito ad una serie di test effettuati con strumentazione acustica all’interno della grotta è sono stati scelti degli altoparlanti della nota azienda tedesca LB ALTOPARLANTI che ha effettuato una customizzazione idonea per l’utilizzo in ambiente difficile come può essere la grotta.
Alla fine di ogni linea di altoparlanti è stata montata una schedina elettronica che comunica con la centrale di controllo il regolare funzionamento del sistema, nel caso contrario fa lampeggiare un led sulla postazione microfonica ed emette un “beep” di allarme per avvisare l’operatore di un eventuale malfunzionamento, inoltre è stato montato un amplificatore di riserva predisposto ad intervenire nel caso uno si rompesse, questo per garantire il regolare funzionamento dell’impianto.

 Sistema comunicazioni radio

Per quanto concerne le comunicazioni tra interno grotta e postazione fissa di ascolto, ubicata nella biglietteria della Grotta Gigante, si è optato per una rete di trasmissione via radio (Motorola) assistita da un ponte, in modo da poter comunicare da qualsiasi punto della Grotta con l’operatore posto all’esterno e viceversa.
Il sistema radio Motorola in tecnologia DMR adottato è composto da:
a. n. 01 stazione ripetitrice Motorola DM3000, assemblata in armadio stagno in acciaio completa di riscaldatore da 20W, sistema di alimentazione e splitter antenna;
b. n. 01 sistema di antenne interno/esterno composto da antenna omnidirezionale Uhf RF330NZ e antenna direttiva Uhf RF611NZ;
c. n. 01 stazione base Motorola DM3600 da installare presso il bancone biglietteria completa di alimentatore, batteria in tampone, microfono e antenna da interno;
d. n. 06 apparati portatili Motorola DP3601 completi di batteria, antenna, clip da cintura e caricabatteria.
Il sistema descritto è stato programmato per le comunicazioni all’interno della Grotta ed anche per la gestione delle emergenze. Per le conversazioni standard gli operatori possono parlare tra portatile e portatile ed anche con la stazione base semplicemente pigiando il tasto PTT della radio portatile o base. Gli apparati portatili sono dotati di un tasto arancione posizionato sulla parte superiore della radio, premendo questo tasto, in caso di emergenza, si attiva un ciclo di trasmissione fissa, quindi l’operatore in grotta può comunicare in viva voce con gli altri apparati e la stazione base la sua posizione e il motivo dell’emergenza per il tempo di quindici secondi, scaduto questo tempo la radio si resetta e la stazione base o gli altri portatili possono parlare con l’operatore che ha attivato l’emergenza stessa. Gli apparati portatili sono inoltre dotati di funzione Man down (uomo a terra) con invio automatico di chiamata d’emergenza quando  l’apparto rice trasmittente viene tenuto in modo non verticale.

 Monitoraggio temperatura

All’interno della Grotta Gigante è stato inoltre installato un sensore di temperatura, i cui dati sono visibili sul mega schermo, già dedicato ai dati meteorologici, ubicato nella sala d’aspetto del Centro accoglienza visitatori. Il sensore di temperatura, impiegato nella Grotta Gigante, è costituito da un elemento sensibile da termoresistenza al platino Pt100 con curva di risposta secondo norme DIN 43760 classe 1/3. Il trasduttore appartiene alla famiglia dei sensori intelligenti in quanto dotato di micro-processore interno che esegue funzioni di controllo del corretto funzionamento, pre-elaborazione dei dati, conversione A/D dei segnali elettrici, ecc. Queste caratteristiche garantiscono eccellente accuratezza, elevata affidabilità dei dati. Il trasduttore è conforme a quanto previsto nella normative Europea su EMC, è protetto contro le sovratensioni e risponde pienamente alle prescrizioni WMO (World Meteorological Organisation).

 Consumi

            A fronte di un notevole miglioramento dell’illuminazione della Grotta e dell’installazione di apparecchiature di sicurezza, è stato sicuramente preservato il consumo energetico dell’impianto in oggetto, relativamente al dimensionamento ridondante di tutti i cavi di distribuzione ai diversi circuiti, ed al dimensionamento delle apparecchiature di protezione caratterizzate da un funzionamento con caratteristica d’intervento di back up. Il quadro elettrico generale, sito all’interno di opportuno vano tecnico al piano interrato del Centro Visitatori, è accessoriato con opportuna strumentazione per la misura dei parametri dell’energia elettrica, in particolare tensione e corrente, riscontrabili in qualsiasi momento; è stato rilevato che mediamente l’assorbimento di corrente elettrica risulta pari al valore di 45 A, ne consegue che il valore risultante di potenza elettrica attiva dell’intero impianto (Grotta e Centro visitatori) è inferiore di quasi il 50% rispetto ai valori rilevati prima dell’intervento.
                                                                                                                                                                                                   Il direttore Grotta Gigante